Io cercherei un bastone o qualcosa di simile (a me è successo solo di essere in mezzo mentre due cani erano avvinghiati e in effetti non è affatto simpatico)
Forse può risultare utile (con mille se) se riesci ad andare in una sorta di mata leao col bastone e addormentarlo.
I cani di alcune razze (ma a volte non solo quelle) hanno una soglia del dolore altissima. Una volta innescati non sentono quasi nulla, presumo bastonate comprese, e non mollano, andando avanti con ancora maggiore determinazione.
A me è solo capitato un banale morso di striscio a un avambraccio da un cane piccolo, tipo yorkshire (ha lanciato la testa tra le sbarre della recinzione che ci divideva, mentre parlavo con la padrona a un paio di metri da lui
) e qualche altro tentativo da cani piccoli ai “garretti”.
Per insicurezza degli animali, per incuria o superficialità dei padroni (“tanto è piccolo, ti morde ma fa poco danno”
) ho l'impressione che siano molto più frequenti gli attacchi di cani di piccola taglia rispetto a quelli di taglie più generose.
Mi sono state riportati alcuni incidenti (per errore umano) dalla responsabile di un canile.
Una grossa femmina di fila brasileiro entrata nella gabbia (per sbaglio non era stata chiusa bene la porta mentre il peso massimo era nell'antistante area comune) di un'altra femmina. L'aggredita rintanata in un angolo della sua cuccia e per fortuna il fila per stazza riusciva a far entrare solo la testa dal buco della cuccia “limitando” così i danni.
Per staccarla dalla vittima due donne accorse hanno infilato un bastone sotto la gola del fila femmina e son riuscite ad allontanarla. Fortunatamente era una cagna molto ubbidiente e mansueta con le persone e non si è girata loro contro mentre la dividevano.
In un altro caso invece una persona è entrata senza preavvisi nell'area comune presso le gabbie mentre era libero un incrocio con pastore tedesco, ubbidiente ma di carattere molto aggressivo con gli estranei. E' volato addosso in corso all'uomo (70-75 kg) entrato nel recinto, facendolo cadere e mordendo le braccia con le quali istintivamente la persona a terra si proteggeva. E' bastato che il cane fosse chiamato dalla persona che lo conosceva e che stava pulendo ignara la sua gabbia durante l'accaduto che tornasse abbastanza tranquillo nella sua gabbia.
Per fortuna è stato con pazienza e tanta bravura rieducato da chi l'ha adottato, un ex difensore di mischia di football, un tipo alto e largo come una porta di misure standard, con esperienza riguardo cani di grande mole e temperamento aggressivo.
Guadagnatosi con calma e tempo la fiducia dell'animale, facendosi accettare come capobranco, riesce a gestirlo bene, fermo restando che nella proprietà a cui è posto alla guardia si entra solo in presenza del padrone, ma insieme al quale riescono ora a maneggiarlo anche i veterinari senza sedarlo, cosa impensabile fino a un paio d'anni fa.