Io ribadisco che, anteporre l'accezione "vera/o" alla propria pratica, è irrispettoso e offensivo verso le altre, che sarebbero conseguentemente fasulle o meno vere.
Tanto nel Bushido/Hagakure, quanto in Sun Tzu, il rispetto verso gli altri, avversari o nemici in quei casi, è parte fondamentale di un atteggiamento che permetta di portare a casa la pelle.
Io ho iniziato la pratica del Karate nel 1970, cercando di vedere e capire tutto quello che potevo, dei vari modi di praticare, sia in Dojo che in gara, senza mai pensare che la gara fosse la battaglia o la strada, anche perchè nel posto dove sono cresciuto non c'era alcun bisogno di ricorrere all'immaginazione rispetto alla strada e ai suoi pericoli.
Mantenersi lucidi nell'incasellare le varie fasi di uno studio, permette di ampliare le proprie vedute, in modo da non intaccare il senso di una pratica con altro, così che la parte sportiva, il confronto, specialmente dove i colpi arrivano e fanno male, è una componente che può diventare importante, per verificare se stessi, le proprie reazioni, la qualità e la realtà di certe convinzioni.
Con alcuni amici del forum, ci si è trovati in più di una occasione, per la voglia di stare insieme facendo ciò che ci piace, occasioni dove ho sempre trovato il modo di far fare esercizi e giochi sotto stress, limitando all'estremo le possibilità di uno solo dei due contendenti, oppure generando il chaos con 7 o 8 attaccanti e 1 difensore.
In quelle fasi è facile capire ciò di cui realmente si dispone, perchè il più delle volte, le molte tecniche che siamo convinti di padroneggiare, rimangono lettera morta, così che ci si possa rendere conto di quanto lavoro ci sia da fare su cose che magari consideravamo acquisite.
Ovviamente mi ci sono sempre buttato, anche perchè detesto chi fa fare e non fa.
Ma pratico anche Aikido, da un pò di anni, una disciplina che non ha componenti sportive, avendo la fortuna di praticare con un maestro che considera l'Aikido un'Arte Marziale, non una ginnastica dolce buona per tutti, dove si lavora dando per scontato che colpi, leve, blocchi e quant'altro....fanno male o sono bugie.
Ebbene l'Aikido non ha minimamente sminuito ciò che, per me, è il Karate, compresa la sua componente agonistica, anzi mi serve a comprenderlo più a fondo.
Chi praticava AM per portare a casa la pelle, aveva, come prima necessità vitale, il bisogno di evolvere, spaziare, integrare, conoscere e crescere, perchè i nemici erano veri, facevano cose diverse e pericolose, per le quali occorreva avere contromisure, pena la pellaccia.
Le similitudini riscontrabili fra le varie Am, sono figlie, da una parte del fatto che si fanno con le stesse due gambe e due braccia, ma dall'altra proprio dei confronti, degli scambi, dell'evoluzione e dell'integrazione.
L'essere tradizionalisti per davvero, come quelli che andavano in guerra, è qualcosa di opposto alla conservazione pedissequa di un codice e di un programma.
Kano era amico di Ueshiba, come di Kase e altri importanti maestri, che si scambiavano conoscenze, migliorando la propria pratica.
Ueshiba forgia l'Aikido unendo una moltitudine di cose, dal Sumo al JJ, dal Daito Ryu ad altro ancora, ma lo stesso fece Oyama con il Kyokushin.
Studiare una Koryu è assolutamente affascinante, ma non va confuso con lo studiare arti da guerra, per uccidere, perchè in mancanza dell'eventualità di una qualsiasi verifica, si rimane nella pia illusione rievocativa.
Io mi ci sono trovato davanti a coltelli, piuttosto che davanti a gente che non voleva farmi tornare a casa intero, sono cresciuto in un clima e in un ambiente fatto così, potendo ben vedere cosa sia la realtà di cui tanto si parla, spesso a sproposito, vedendo quanto di vero o plausibile ci può stare fra ciò che si studia in palestra e quanto accade o può accadere fuori, traendo conclusioni (mai certezze) solo perchè e quando me la sono cavata bene.
Bisogna collocare le cose al loro giusto posto, sapendo che nulla è precluso nella pratica, purchè si rimanga lucidi rispetto alla collocazione delle varie cose.
L'ultima cosa che pretendo è di essere chissà quale maestro, la stima di molti utenti di questo forum, conosciuti in varie occasioni, mi lascia sempre un pò sorpreso, perchè molti di loro sono davvero eccellenti.
Ma ogni volta che ho potuto, sono sempre andato ai raduni, perchè uscire dalle mura di casa, per me, fa sempre e solo bene.