dai che hai capito bigD
l'equazione è semplice:
chi fa koryu non dovrebbe interessarsi alle competizioni sportive =chi fa koryu non ha modo di confrontarsi = chi fa koryu non ha empiricamente esperienze di combattimento
si controbatterà che il jj tradizionale (e il budo in genere) non ha nulla a che vedere con lo sport e ci sta.
ribatterò che il jj tradizionale (e il budo in genere) non ha nulla a che vedere con lo stare in palestra a fare solo esercizi collaborativi o a vuoto e,permettimi,ci sta pure questo.
è chiaro ormai su questo lido che la pratica sportiva non è la realtà ma comunque nelle condizioni odierne è l'unica a cui un combattente può avvicinarsi se vuole mettersi in gioco,sta solo a sceglere il regolamento preferito.
1)questo è obbligatorio?
-no,nessuno è obbligato a confrontarsi.
2)ma come fa un praticante di un'arte che è nata per la guerra a confrontarsi senza uccidere l'avversario?
-come hanno fatto tutti gli altri delle altre "arti mortali",in gara/sparring/incontri interstile ecc.. . oppure se ne va ,per l'appunto,in guerra.
3)ma le gare sono la morte del budo.
-forse,per certi versi,la competizione sportiva potrà dare il colpo di grazia al budo,ma a metterlo in ginocchio esausto e incapace di difendesi è stata la fossilizzazione ed il trincerarsi dietro dogmi che in realtà non vi appartengono.
potrei andare avanti per ore....
ah,per non sembrar di parte,ricordo che pratico uno stile che ha la sua nascita in una famiglia samurai e che ha avuto la propria evoluzione ma che viene comunque conservata la tecnica originaria,molto simile agli stili di jj tradizionali che viene poi insegnata a parte,in questo stile non si gareggia,ma ci stiamo spaccando in 4 per trovare un modo di farlo in sicurezza senza perdere le caratteristiche ed i principi dello stile stesso.