Si chiama culo. Anche chi non ha mai fatto niente può uscire da una situazione particolarmente critica, ma questo non significa che il pugile o il lottatore abbiano meno chanche. Basta cercare su Google e vedere quanti sportivi si sono saputi difendere (e pure bene!) in mezzo ad una strada. Io preferisco il ring. Non ho tempo da perdere con le menate mentali da adolescente frustrato.
No,non si chiama culo.
Alcuni dei personaggi che ho conosciuto,erano abituè di situazioni pericolose.
Un paio perchè vivevano in "piccoli bronx nostrani",qualcun altro per professione,e in un altro paio di casi,le classiche "persone tranquille"cui non pestare i piedi(perchè tutti dicono "quando m'incazzo divento terribile";ma questo vale per tutti,con l'eccezzione di pochissimi che più che terribili diventano semplicemente pericolosi,punto).
Detto questo,il meccanismo non l'ho innescato io:anch'io pratico per passione,e do per probabile che un buon atleta in diverse situazioni possa dire la sua:Dempsy che a settant'anni stese due giovani,il lottatore cubano che smenazzò sei poliziotti USA nonostante il taser con cui l'avevano colpito......ma per cronaca,che dovremmo dire allora dei corani che a calci hanno neutralizzato un rapinatore armato di coltello?E del cinese che ha smenazzato a suon di Kung fu i due aggressori (armati)che volevano strombazzarsi la sua ragazza?
Semplicemente mi sembra che la strada e la DP sfuggano a semplici categorie.
Sarà(forse)meglio il BJJ del karate Shotokan,ma se siamo ancora fermi al primitivo "occhio,sono cintura nera"oppure,al moderno"occhio,è un piastrellista",mi sa che di realtà si può proprio parlare poco.