Esiste un discorso pratico e uno concettuale...
A livello concettuale una disciplina volta alla dp dovrebbe fondarsi precipuamente su una serie di tecniche che possano essere messe agevolmente in pratica da chiunque e contro chiunque...e se sul chiunque entra il gioco il discorso della tempistica di apprendimento, sul contro chiunque mai come in questo caso il rapporto uomo-donna è drammaticamente determinante...ossia, una donna normale finisce malissimo nella realtà con molte di quelle soluzioni; ti basti pensare che l'anno scorso in Israele un giorno abbiamo avuto con noi Yael Arad che, oltre ad essere stata una campionessa, è tutt'ora una ragazza in forma e allenata e giocando lei ha provato alcune cose simili col risultato che con gente gnara ma calata nel ruolo l'ha impallata bellamente.
A livello pratico abbiamo lo stesso discorso fatto mille volte...ci sono tecniche che sono molto difficili da far funzionare in contesti ottimali, figuriamoci nella realtà di un'aggressione, immagina poi se a farle è qualcuno con una esperienza ridotta...il rischio, pur nella indubbia ricca concretezza del BJJ, è quello di finire come altre discipline.
Poi io l'armbar nn lo insegnerei ai maschi, figuriamoci alle donne...