@Takuan:
Le opere di Agostino puoi trovarle tutte
qui, sia nell'originale latino che in traduzione italiana. Purtroppo la traduzione è stata fatta per lo più da teologi (cattolici) e filosofi (cattolici), che inseriscono nel testo quel che pensano di leggervi.
Per quanto riguarda, invece, il rapporto tra Dante, il tomismo e Agostino: Tommaso stesso, per primo, a causa della struttura dell'insegnamento medievale non può fare a meno di seguire da vicino Agostino, di discuterne le idee e spesso di difenderlo contro i propri contemporanei (non in tutto, bada). Da un lato, questo è dovuto all'uso, nell'insegnamento universitario, delle
Sentenze del Lombardo, che nei loro quattro libri sono dominate da testi agostiniani; e dall'altro, la struttura di fondo del pensiero medievale è - prima di essere altro - agostiniana. In Dante sono presenti fortissime reminiscenze neoplatoniche (il Liber de Causis, filtrato attraverso Agostino e lo pseudo-Areopagita), fianco a fianco con gli influssi domenicani, francescani e, di nuovo, Agostiniani. E lo spiritualismo neoplatonico è mescolato ad una forte mistica del corpo - tipica della spiritualità cittadina del 1300 (pensa alle varie mistiche del XIII-XIV secolo, da Umiliana ad Angela a Rita a... Franscesco
).
Proprio per questa intensa presenza del corpo nelle tre cantiche molti studiosi (e io, che non son nessuno, concordo con loro) rifiutano l'idea che Dante appartenga ai Fedeli. Questi sono, infatti, un movimento iniziatico di natura gnostica - la loro aiskesis si fonda ed è mossa dalla conoscenza; ma nella Commedia vi è sempre una forte componente emotiva, che sprona l'io narrato alla crescita, tanto quanto - e forse più di - la visione intellettuale: la reazione di Dante di fronte a Ugolino è preparata dal suo cedere di fronte alla sfida partigiana in Inf. X, ma la comprensione si fa chiara solo nel Purgatorio. eccetera. E il corpo, col suo eloquente discorso muto, è presente ad ogni verso delle tre cantiche. E non è simbolo, è corpo. Il Valli, studiando Dante negli anni '20-'30, vi inseriva gli interessi e le aspirazioni della sua epoca (e forse lo facciamo anche noi oggi, ma ci piace pensare di essere meno accecati dal nostro tempo) - un'epoca in cui, di fronte all'avanzata oscura degli estremismi (di Destra, di Sinistra, di Centro), e di fronte al fallimento delle fedi tradizionali (nel Comunismo, nel Cattolicesimo, nel Progresso) ricercava in una tradizione antica, ma intellettuale, una possibilità di salvezza.
...e poi, in fondo, ogni mistica medievale, anche e soprattutto quella ebraica, è intrisa di neoplatonismo. E di corpo
... e non c'è bisogno di leggere Dante ad alta voce, per trovarvi la magia; bastano anche solo gli Stilnovisti, i Siciliani, eccetera.