Personalmente sono un po' fan del concetto di “nonguardia”.
Quando si discute delle varie guardie tendo a sottolineare l'importanza del senso della guardia piuttosto che alle posizioni vere e proprie.
Il senso della guardia è una delle doti che ammiro e in senso bonario invidio di più a (ex) pugili o altri praticanti di lungo corso di sdc che ho conosciuto e con cui scambio/ho scambiato in amicizia, molto più che delle loro posizioni di guardia.
Ho sempre avuto la tendenza a cercare di provare in palestra a cavarmela alla meno peggio mentre il compagno mi attacca anche senza avere neppure uno stralcio di guardia dissimulata.
Per mia fortuna non sono stato molte volte coinvolto in situazioni di particolare rischio, ma l'abitudine a non affidarmi a volte neppure a guardie dissimulate penso mi abbia almeno aiutato un paio di volte, in cui a conti fatti non è successo nulla di che (episodi banali con codice arancio-rosso acceso durante discussioni accese e durate magari anche 10-20 minuti).
Pur senza potermelo permettere per capacità e a mio rischio, anche in sparring adotto spesso per lo stesso proposito guardie basse che giustamente chi mi supervisiona/va e il buon senso sconsigliano.
Dipende pure da quanto stabiliamo prima di affondare i colpi ma mi capita di accettare di prenderne (col conseguente dolorino dopo, come il fastidio alla mascella non ancora sparito in questo momento) di più in palestra per la mia scelta folle piuttosto che abituarmi sempre e solo a fare sparring partendo dall'inizio già ben coperto.
Allo stesso modo mi capita a volte di scegliere di lasciare più iniziativa al compagno oppure obbligandomi a rimanere all'angolo anche quando potrei riuscire a evitare e/o a smorzare l'iniziativa, anche quando non concordato dagli insegnanti.
Ogni tanto in palestra mi ficco nei guai di mia spontanea volontà, per mia curiosità e un po' di incoscienza.
Metto in conto l'eventualità che questa scelta possa influire in modo negativo sui miglioramenti nella guardia vera e propria durante infighting, una volta dato fuoco alle polveri.
Essendo una mia iniziativa e scelta personale accetto anche le eventuali conseguenze sfavoreli, senza pensare neppure di permettermi di consigliarla ad altri.