La giusta progressione nella arti marziali interne

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usquetandem

Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #15 on: February 20, 2010, 19:24:18 pm »
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...e studiando la forma

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rockyjoe

Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #16 on: February 21, 2010, 12:37:24 pm »
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secondo me l allenamento non cambia di una virgola,perchè le qualità marziali sono quelle indipendentemente dalla stazza e dal carattere.

inerisce invece alla stategia di combattimento il come le usi.

e non può chiedere la cornacchia alla rana,come la cornacchia stessa deve gracidare..

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Offline RR

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Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #17 on: February 21, 2010, 13:51:35 pm »
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secondo me l allenamento non cambia di una virgola,perchè le qualità marziali sono quelle indipendentemente dalla stazza e dal carattere.

inerisce invece alla stategia di combattimento il come le usi.

e non può chiedere la cornacchia alla rana,come la cornacchia stessa deve gracidare..

sai,  non ho capito... :(

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insetto

Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #18 on: February 21, 2010, 15:05:52 pm »
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ah beh certo che se ogni maestro avesse il tempo e la disponibiltà di insegnare in modo personalizzato ad ogni allievo (cosa che in parte succede senza che noi ce ne accorgiamo) la progressione singola si accellererebbe molto
non a caso quando si è in pochi agli stage o alle lezioni si imparano più cose, perchè i maestri hanno più tempo da dedicare agli allievi

Per me invece e' l'inverso. Se gli allievi avessero lo stesso tempo e la stessa dedizione del maestro....

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Offline Raptox

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Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #19 on: February 21, 2010, 18:22:52 pm »
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ah beh certo che se ogni maestro avesse il tempo e la disponibiltà di insegnare in modo personalizzato ad ogni allievo (cosa che in parte succede senza che noi ce ne accorgiamo) la progressione singola si accellererebbe molto
non a caso quando si è in pochi agli stage o alle lezioni si imparano più cose, perchè i maestri hanno più tempo da dedicare agli allievi

Per me invece e' l'inverso. Se gli allievi avessero lo stesso tempo e la stessa dedizione del maestro....

...sarebbero degli ottimi allievi...niente di più...
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione


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insetto

Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #20 on: February 21, 2010, 19:02:43 pm »
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ah beh certo che se ogni maestro avesse il tempo e la disponibiltà di insegnare in modo personalizzato ad ogni allievo (cosa che in parte succede senza che noi ce ne accorgiamo) la progressione singola si accellererebbe molto
non a caso quando si è in pochi agli stage o alle lezioni si imparano più cose, perchè i maestri hanno più tempo da dedicare agli allievi

Per me invece e' l'inverso. Se gli allievi avessero lo stesso tempo e la stessa dedizione del maestro....

...sarebbero degli ottimi allievi...niente di più...

E ti pare poco?
Ora se presupponi che il maestro lo segui xche' lo ritieni valido....

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rockyjoe

Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #21 on: February 21, 2010, 19:21:30 pm »
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secondo me l allenamento non cambia di una virgola,perchè le qualità marziali sono quelle indipendentemente dalla stazza e dal carattere.

inerisce invece alla stategia di combattimento il come le usi.

e non può chiedere la cornacchia alla rana,come la cornacchia stessa deve gracidare..
secondo me la personalizzazione dell allenamento è relativa alla strategia,ma tecnicamente uno la propria arte la deve conoscere tutta,e non solo quello che si crederebbe gli convenga per stazza o carattere al momento di usarla.....

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Offline Raptox

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Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #22 on: February 21, 2010, 19:31:23 pm »
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E ti pare poco?
Ora se presupponi che il maestro lo segui xche' lo ritieni valido....

...valido il maestro...validi gli allievi...un ottima scuola per ottimi maestri di domani

insetto...che discorso stiamo facendo?? mi sembra quasi banale, ma non sei il tipo da discorsi banali...c'è qualcosa che non riesco a cogliere tra le righe..forse??
se è così ti va di esplicitare??

ps. stasera sono così...cotto!! :) :)
...crederai di essere nel punto più alto

In fondo il "taiji" non esiste.... è semplicemente un nome
quello che è certo è che esistono tante Vie che portano a destinazioni diverse oppure altre Vie che portano alla stessa destinazione

tutto sta...a decidere quale strada percorrere e con che destinazione

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insetto

Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #23 on: February 22, 2010, 01:21:10 am »
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beh..la mia domanda è: quand'è che nelle vostre arti interne si comincia a lavorare apertamente sul dantian?

Dipende cosa e' il "dantien". E' una zona che abbiamo tutti dalla nascita?
In caso contrario come si "crea"?

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insetto

Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #24 on: February 22, 2010, 01:31:45 am »
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E ti pare poco?
Ora se presupponi che il maestro lo segui xche' lo ritieni valido....

...valido il maestro...validi gli allievi...un ottima scuola per ottimi maestri di domani

insetto...che discorso stiamo facendo?? mi sembra quasi banale, ma non sei il tipo da discorsi banali...c'è qualcosa che non riesco a cogliere tra le righe..forse??
se è così ti va di esplicitare??

ps. stasera sono così...cotto!! :) :)

Era infatti un discorso banale che seguiva il tuo discorso di maestri che non dedicano sufficiente tempo ed energie al singolo.
Se ti riferivi alla scuola "pagante" dove 1 maestro sta per 2-3-4-5 gg con 30-50 persone be' mi pare inconciliabile per la matematica di sopra. E sopratutto perche' di solito finisci dentro un punto del percorso (stage) dove magari ti manca il prima e quello che vedi / pratichi non e' alla tua portata.

Scartata la prima possibilita' guardiamo ad un contesto differente, dove magari c'e' un contatto piu' duraturo e un maggiore rapporto allievo-insegnante.
In un contesto differente penso che il lavoro maggiore lo debba fare l'allievo e non il maestro perche' e' un'arte esperienziale (esiste in italiano? :D) cioe' e' necessario che l'allievo passi per una serie di passaggi obbligatori che la spiegazione, per quanto dettagliata, del maestro non puo' evitare ne ridurre.

Questi passaggi di esperienza diretta delle pratiche richiedono molta attivita' da parte dell'allievo e relativamente poca dedizione da parte del maestro a mio avviso. Per varie ragioni dal cambiare il modo di gestire corpo e mente alla pratica/tempo necessario perche' il corpo cambi e sia in grado di evolvere al prossimo passo.
Questo sempre in un discorso di non professionisti o cmq discepolato o cose analoghe.


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Offline RR

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Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #25 on: February 22, 2010, 02:30:11 am »
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beh..la mia domanda è: quand'è che nelle vostre arti interne si comincia a lavorare apertamente sul dantian?

Dipende cosa e' il "dantien". E' una zona che abbiamo tutti dalla nascita?
In caso contrario come si "crea"?

questa è una buona domanda..alla quale non posso dare una risposta sicura , ma solo la mia opinione mooolto limitata

l'abbiamo tutti dalla nascita?..beh..un nucleo, un germe , secondo me..è in alcuni più sviluppato in altri no..esattamente come alcuni hanno più "cuore" di altri..o più "mente"..
ma..
la predisposizione che porta alcuni a sentire con più naturalezza questa centralina di comando, deve essere affinata con un lavoro cosciente..
il "campo",  la sede d'energia, come dire, è presente nella nostra struttura psicofisica, e in modo inconsapevole cominciamo a nutrirlo o a svuotarlo con quello che facciamo...
ma
quello che , da quanto ho capito, serve nelle arti marziali è proprio un nutrire cosciente e continuativo questa centralina..con le posizioni, con i movimenti precisi, con le respirazioni e la focalizzazione nella zona , finchè non si ha la percezione netta che il proprio "centro di gravità" motoria e sensitiva non sia sceso nella zona , e si sia prorpio formato.."densificato" e riempito di energia..il "cinabro" appunto
il campo di cinabro..è pieno..ma non è uno stato perenne, lo si può perdere...
il movimento, l'azione, la forza scaturiscono da questo centro e si diffondono verso le estremità, le braccia o le gambe..passando per l'asse centrale...

questo è quello che so e  ho compreso per un minimo di esperienza diretta..di meridiani invece non so nulla..a aparte il formicolio alle mani e piedi..ma non ho mai sentito meridiani...

ps: il piccolo circuito invece non ho mai capito a che serve , marzialmente parlando..e come sia connesso col dantian



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grande jedi

Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #26 on: February 22, 2010, 09:06:46 am »
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Secondo me, il dantien mica si riceve per grazia divina...!
Ci sono ben precisi passaggi fisici esterni obbligatori, (e non sono ne pochi ne facili da aquisire) , prima di risvegliare il dantien...
Saper usare in dantien è un lavoro interno già di un alto livello.
Perciò mi sembra superbo pensare che lo si possa usare o altro con pochi anni di pratica, e sopratutto non volendo fare certi passaggi fisici obbligatori.

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insetto

Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #27 on: February 22, 2010, 09:08:49 am »
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ps: il piccolo circuito invece non ho mai capito a che serve , marzialmente parlando..e come sia connesso col dantian

C'e' una risposta qui o su FAM da parte di YM in merito.
Se non ricordo male non ha (per lui) nessuna attinenza con il lato marziale (del tjq).

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Offline baltoro 06

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Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #28 on: February 22, 2010, 10:13:26 am »
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ps: il piccolo circuito invece non ho mai capito a che serve , marzialmente parlando..e come sia connesso col dantian

C'e' una risposta qui o su FAM da parte di YM in merito.
Se non ricordo male non ha (per lui) nessuna attinenza con il lato marziale (del tjq).

Esatto, ho avuto una discussione in merito con lui sul FAM.
Io, da quello che mi è stato insegnato, sostenevo l'utilità marziale del Piccolo Circolo, lui no.
Ci ho pensato su, ho fatto delle prove ed il risultato è.....che aveva ragione lui.
Difatti ho modificato la mia pratica. :)

@grande jedi: il Piccolo Circolo Quotidiano consiste nel far partire il Qi dal Dan Tian, farlo passare nella zona del Perineo, farlo salire su per il Du Mai (vaso Governatore che passa al centro della schiena) e scendere per il Ren Mai (vaso Concezione che passa al centro nella parte anteriore del corpo) per ritornare al Dan Tian.
E' una pratica usata nel Qi Gong terapeutico. :)

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grande jedi

Re: La giusta progressione nella arti marziali interne
« Reply #29 on: February 22, 2010, 10:18:36 am »
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AH ADESSO SI CHE HO CAPITO....!! :o :o
Si ma questo dantien bisogna prima averlo.... E quà il probblema...!