Dunque...visto che non avevo ancora scritto niente, ora dico la mia.
Vero: non tutti i trucchi di May sono regolamentari... c'è stato un periodo in cui, giusto perché era considerato il miglior p4p del momento e aveva il titolo mondiale, non veniva sanzionato. Alcuni invece sono al limite del regolamento.
Altri no, lo sono pienamente. E questo video l'ho legato alla discussione sulla "old school" proprio in virtù di questi ultimi, che sono parte di questa impostazione pugilistica.
Sicuramente in May c'è una forte componente di talento e, si sa, il talento riesce ad andare oltre un certo limite perché oltre alla perfezione del gesto, lui sa creare.
Ma non vorrei si finisse a parlare di May come certa gente parla di B.Lee: ovvero che lui faceva certe cose perché era lui e nessun altro può fare quello, quindi io non ci provo nemmeno a far certe cose.
A me personalmente questi discorsi han sempre dato l'impressione di giustificazioni alla propria non voglia di sbattersi per imparare qualcosa. E si ritrovano in tutti gli sport, eh.
Una persona con un po' di occhio critico e di competenza in materia credo che possa giudicare, in una certa tecnica, quanto è talento e rielaborazione personale, e quanto è perizia e dedizione nello studio e nell'allenamento. Se il talento non lo si ha (e/o non si è professionisti) nessuno ci preclude comunque lo studiare una certa tecnica. Tantopiù che qui si parla di un certo tipo di impostazione pugilistica, e non di un colpo particolarissimo dall'alto grado di difficoltà.
Ci sarebbe poi tanto da parlare sul fatto che se l'intuito e la fantasia non li alleno mai, mai ce li avrò, o li svilupperò, o li renderò migliori. Questione di scelte. Ci sono le scuole didatticamente ingessate, e quelle che lo sono meno, come in tutti gli altri sport. Non vedo però quanto giovi al praticante il non lavorare anche sullo sviluppo di intuito, fantasia, rielaborazione razionale delle tecniche.
Parzialmente vero, secondo me, quel che dice Raven riguardo alla scelta dell'atleta da impostare in un certo modo. Il compito di un allenatore è anche riuscire a far rendere al massimo il proprio atleta non snaturandone le sue caratterisatiche principali, e non tutti rispondono allo stesso modo agli stessi stimoli allenanti, così come alle tecniche. Ciò però, come dicevo, non deve costituire una scusa per non migliorare certi aspetti magari carenti.
@Lenny:
Tempo fa la pensavo più o meno come te, per quanto riguarda il discorso "umano". Ora no.
Chiacchierando con Teri Tom per esempio, ho capito quanto poco sappiamo veramente dei pugili. Ora, purtroppo in questa sede certe cose non le posso proprio raccontare, ma basti sapere che molto dei pugili lo sappiamo dal 24/7. Ecco, giusto per fare un esempio, ormai il format del 24/7 deve far passare che May sia un mercenario a cui non frega un cappero di altro se non dei soldi, che sia spregiudiicato, cinico e determinato a far fruttare tutto il possibile. Di solito il suo opponente invece viene dipinto come il ragazzo povero che attraverso il pugilato sta trovando riscatto sociale, che ha valori umani sani da cui prendere spunto. Ecco, sta specie di teatrino altro non serve che a far girare ancora più veloce la macchina da soldi che è ormai il pugilato (PPW, sponsor, etc.), ma Teri mi diceva invece che ha conosciuto parecchi tra pugili, allenatori e tecnici dei vari entourage che dicono che invece May è completamente diverso da come l'hanno dipinto in questi anni. E, come lui, tanti altri.
Per cui io per primo mi sono dovuto ricredere, e anche se faccio fatica perché ormai mi sono fatto un'idea di umanità di certi pugili, devo pensare che in realtà non ne so niente di ste persone, per cui posso giusto giudicare i loro pugni.