L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo

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Offline Andy

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #15 on: May 28, 2012, 15:16:43 pm »
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Molto vero. Scordiamo spesso, però, che il coltello è un'arma insidiosa e di rado ci sono dei veri combattimenti con la lama. Possono esserci, talvolta ci sono eccome, ma sono rari. In genere il coltello salta fuori all'improvviso a freddo o durante una rissa che fino a quel momento era andata a mani nude.
A me onestamente non sembra che qualcuno qua l'abbia mai scordato...  XD

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Offline Diego

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #16 on: May 28, 2012, 16:22:04 pm »
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D'accordissimo sull'importanza della componente shock.

Penso che gli episodi di aggressione col coltello per molti di noi, io in primis, siano molto difficili da analizzare con equilibrio, perchè influenzati, per nostra fortuna, da mancanza di esperienza reale e da una componente emotiva data dalla nostra immagine mentale dell'arma.

Per esempio io sono abbastanza paranoico sull'argomento influenzato dal rispetto dell'arma inculcatomi, insieme alla frase ricorrente “in combattimento il coltello uccide e si usa in ambito marziale/combattivo solo con l'intento finale di uccidere l'avversario, se non sei disposto a usarlo per questo fine, meglio non estrarlo neanche”.

Il concetto va abbastanza bene per finalità didattiche, per non diminuire col tempo l'attenzione in allenamento di fronte ai simulacri e continuare a visualizzarli come fossero armi vere senza perdersi a giocare/cazzeggiare. Semplifica anche molto l'ottica con cui affrontare uno scenario: c'è una lama? La mentalità e l'assetto mentale diventano da mors tua vita mea, senza farsi troppe domande (tipo l'aggressore mi vuole solo minacciare? Mi vuole solo intimidire?) perchè come mindset “carichi” in automatico quello da scenario peggiore (le armi servono principalmente per uccidere, se l'aggressore non avesse messo in preventivo anche di ammazzarmi non avrebbe estratto l'arma).

Di fatto negli episodi di dp, e aggiungo per  fortuna, non è poi sempre così, chi estrae il coltello non sempre ha davvero intenzione di ucciderci (ciò non vuol dire che il mindset mors tua vita mea si adatti comunque e funzioni benissimo in queste situazioni).
“Per strada” è vero che il coltello uccide ma con percentuali inferiori di quelle che ci fanno sembrare i fatti di cronaca nera. La maggior parte degli episodi con coltellate, che si risolvono “bene”, con cuciture al pronto soccorso, sulle pagine dei giornali non ci finiscono proprio perchè per far notizia sui media aiuta molto il fatto che  “sia scappato il morto”.

In pratica ho conosciuto almeno 4 persone che si son prese coltellate (una delle 4 più di un episodio) e se la son cavata, chi più chi meno, bene. I fatti che mi sono invece stati riportati nelle zone in cui vivo con vittima accoltellata che sopravvive sono poi molti di più.
Ricordo per esempio un caso che mi aveva stupito molto in cui il marito con problemi mentali aveva per la seconda volta tentato di uccidere la moglie, la quale era sopravvissuta a un pericoloso taglio alla gola inferto con un coltellaccio da cucina.

Parecchia gente, se non la maggior parte, coinvolta in aggressioni con lame sopravvive. Ciò nonostante, il coltello rimane un'arma maledettamente insidiosa e da non prendere mai sottogamba.

E aggiungo pure che i simulacri di esso in palestra continuano regolarmente a “uccidermi”, nonostante non riproducano a sufficienza  nemmeno l'elemento scioccante che rischierebbe di farmi bloccare in uno scenario reale.

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Offline Dieselnoi

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #17 on: May 28, 2012, 16:33:35 pm »
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Credo derivi dal fatto che, come giustamente dici, si tratta spesso di situazioni di rissa in cui manda la vera volontà di uccidere e l'avversario se ne accorge. Quanto di più simile a dei veri duelli può capitare per strada succede secondo me così. Uno tira fuori il coltello per fare il duro, l'altro anche e ci scappa questa cosa che è per metà  teatro e per metà un combattimeno. Colpi molto lunghi tesi a ferire, come due che si difendono senza che nessuno attacchi. Spesso per fortuna la cosa finisce così (coi tipi che poi si vantano per anni di aver fatto a coltellate), talvolta qualcuno viene colpito in modo un pò più serio.

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Offline Diego

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #18 on: May 28, 2012, 17:20:58 pm »
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Tra gli episodi di cui ho conosciuto gli accoltellati, 2 sembravano essere rapine.
Un altro caso, coltellata d'apertura delle “danze” dopo escalation per futili motivi, lite per strada con uno straniero, non esattamente santi né l'uno né l'altro.
Solo uno pare essere stato bucato all'addome in una "classica" rissa in un locale, non proprio santo neppure lui.
Uno dei due rapinati ha avuto a che fare con le lame anche in qualche caso di rissa in locali in cui faceva il buttafuori. Per assurdo il più “santo” e “regolare” di tutti e quattro.

Un'osservazione interessante, che avevo sentito in palestra da un compagno “in divisa”, era che il pregiudicato uscito di galera e che torna magari a fare una rapina, nel caso vada tutto male, preferisca beccarsi un paio d'anni per lesioni (“qualche taglio") piuttosto che rischiare l'ergastolo (di media in Italia avevo sentito che la pena media scontata per omicidio era intorno ai 15-17 anni) per una stoccata.

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Offline Dieselnoi

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #19 on: May 28, 2012, 17:24:59 pm »
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Pensavo che se usi un coltello fosse tentato omicidio tout court. Sei sicuro che ci sia questa differenza?


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Offline Dieselnoi

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #20 on: May 28, 2012, 17:30:23 pm »
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Ho guardato su google: per rapina non a mano armata il minimo è 3 anni, a mano armata il minimo è 4. Anche se non fai male a nessuno. Mi verrebbe da pensare che se io (incensurato) venissi condannato per rapina semplice (dammi i soldi o ti picchio) alla fine resterei fuori di galera, con una rapina a mano armata mi sa che andrei dentro dritto. Un pregiudicato va dentro di corsa anche se commette una rapina semplice.
Per paradosso probabilmente una rapina con un coltello conviene: molto più facile perchè con un coltello nessuno scerza, all'infine non molto più grave se ti beccano. Almeno finchè non lo adoperi davvero, il coltello.

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Offline Diego

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #21 on: May 28, 2012, 17:49:26 pm »
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Sicuro no. Riguardo la legge, sono ignorante.

A parte l'informalità e il pour parler della conversazione avuta, la mano sul fuoco non la metto neanche sull'osservazione e i numeri di anni che mi son stati detti. Comunque  non parlava di quanto previsto dai codici e in teoria ma quanto si facevano i colpevoli in pratica (e quello che di conseguenza mettono in conto loro per primi, se sono del "mestiere"). 

Un po' come l'impresario edile navigato che legge i tuoi business plan ma nella sua testa si fa le valutazioni e i conti in tasca per affrontare l'operazione in base alla sua esperienza, leggendo la metà  di quanto scritto, anche se all'apparenza esprime consenso con la testa.  XD

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Offline Dieselnoi

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #22 on: May 28, 2012, 17:52:19 pm »
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Haha! Verissimo!

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Offline West Wind

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #23 on: May 28, 2012, 21:56:53 pm »
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Non vorrei fare sofismi,ma credo sia d'obbligo fare un distinguo fra coltello e coltello.
Già cercando un'immagine a caso,parlando di coltelli da cucina possiamo notare enorme differenza fra le diverse tipologie di lama.



Ovviamente più è grande più è pericoloso.
Solo una cosa mi lascia perplesso,la maggior parte dei colpi vengono portati di punta,non credevo venisse istintivo farlo
In principio era la parola...e la parola era WAAAGH!!!

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Offline Andy

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #24 on: May 28, 2012, 22:05:20 pm »
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Sembra che praticamente solo chi l'ha studiato nell'ambito di una disciplina tenda ad andare di taglio...


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Offline West Wind

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #25 on: May 28, 2012, 22:15:22 pm »
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Non so per quale motivo,ma ho sempre creduto che andare di punta sia la soluzione migliore.
Credevo per contro che venisse istintivo usare un coltello per tagliare.
Ma non so perchè avevo questa convinzione
In principio era la parola...e la parola era WAAAGH!!!

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Offline Dieselnoi

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #26 on: May 29, 2012, 10:58:31 am »
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E' la soluzione migliore. Il taglio serve (a meno che non tagli la gola a una sentinella) come tecnica interlocutoria oppure per colpire gli arti allo scopo di cercare di disarmare l'avversario e togliergli sangue nell'ipotesi, però, di un vero duello.

Per uccidere si va di punta. Coltello a"a martello" o a icepick è giù (o su) colpi!

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Offline Gargoyle

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #27 on: May 29, 2012, 11:07:50 am »
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Quote
Per uccidere si va di punta. Coltello a"a martello" o a icepick è giù (o su) colpi!

Parli in riferimento ad uno scontro contro un altro armato di coltello o con uno disarmato?
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.

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Offline Rev. Madhatter

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #28 on: May 29, 2012, 11:09:10 am »
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continuo a pensare che in assenza di protezioni sul bersaglio la presa normale sia infinitamente meglio, senza questioni di lunghezza dell'affondo.
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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Offline Gargoyle

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Re:L'arma più letale nelle mani di un dilettante e non solo
« Reply #29 on: May 29, 2012, 11:11:27 am »
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continuo a pensare che in assenza di protezioni sul bersaglio la presa normale sia infinitamente meglio, senza questioni di lunghezza dell'affondo.

Infatti... giusto li volevo arrivare  :)
Improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.