Every Day Carry

Ma quando uscite di casa non è che viene a prendervi indiana jones eh... magari andate al bar a 100 mt e che fate, gli svitate le mensole coi cacciaviti che avete nel borsello, sparate lo spray urticante al chihuahua della tipa accanto a voi?

Ossignore...e pensare che credevo che alcuni di voi fossero normali.....cooks tu quoque! 

cooks tu quoque! 

questa è una figata, inglese /latino maccheronico 

Ma quando uscite di casa non è che viene a prendervi indiana jones eh... magari andate al bar a 100 mt e che fate, gli svitate le mensole coi cacciaviti che avete nel borsello, sparate lo spray urticante al chihuahua della tipa accanto a voi?

Ossignore...e pensare che credevo che alcuni di voi fossero normali.....cooks tu quoque! 

non hanno mai visto Macgyver 

Io "ragiono così" da quando ho 14 anni. 
Però non ho armi con me.

E' una "forma mentis" che se ti prende da adolescente, è impossibile da dismettere da adulti. E Mcgyver c'entra poco o niente.
E' una via di mezzo tra il pensare "se c'è un piccolo inghippo lo risolvo senza troppo bestemmiare a cercare cosa mi serve" al "non devo dipendere da altri per delle sciocchezze/cose di media entità.".
Non sono comunque uno di quelli che affermava che c'era da prepararsi alla fine del mondo col Millennium Bug, per intenderci.
Sono però convinto che una certa mentalità potrebbe essere utile in disastri come quelli recenti vicino a me.
Sapete tutti come conservare l'acqua in ambito urbano? Come sterilizzarla senza avvelenarvi con comuni detergenti casalinghi se non potete bollirla? Quali contenitori sono più adatti? Come trattare l'acqua che arriva dai soccorsi nelle autobotti? Solo per dire una banalità.
Prima che venga allestita la tenda, il campo, la mensa, cosa fare e come? Se ci si pensi "solo al momento" è una tragedia.
Se è una vita che studi certe cose, nella speranza di non doverle mai applicare, in mezz'ora hai organizzato tutto. O quasi.
Un po' come le AM. Si studiano nella speranza di non usarle MAI per quello che sono state ideate. Però si studiano. Chi più seriamente, chi meno.

Ovvio che in ambito urbano in questi anni mi è capito non più di cinque volte di mettere mano al mio kit.

Poi invece, fino ad una decina di anni fa, attivamente mi andavo volontariamente ad incasinarmi nei boschi per testarmi. Chiamalo trekking al minimo delle risorse. 

Ma quando hai l'Appennino Tosco Emiliano dietro casa, la tentazione è forte.

Ho cercato nel mio ultimo romanzo di condensare questa mentalità. L'idea è piaciuta, dalle reazione dei lettori.

Ma quando uscite di casa non è che viene a prendervi indiana jones eh... magari andate al bar a 100 mt e che fate, gli svitate le mensole coi cacciaviti che avete nel borsello, sparate lo spray urticante al chihuahua della tipa accanto a voi?

Ossignore...e pensare che credevo che alcuni di voi fossero normali.....cooks tu quoque! 

 

Ma la crema per le mani è da fichetti

quando piove

pre gli ombrelli combat c'e' gia' il mio thread, contribuisci! 

Sapete tutti come conservare l'acqua in ambito urbano? Come sterilizzarla senza avvelenarvi con comuni detergenti casalinghi se non potete bollirla? Quali contenitori sono più adatti? Come trattare l'acqua che arriva dai soccorsi nelle autobotti? Solo per dire una banalità.
Prima che venga allestita la tenda, il campo, la mensa, cosa fare e come? Se ci si pensi "solo al momento" è una tragedia.

Perché non scrivi un bel manuale?

Io ho descritto la mia "tobacco tin" che in effetti fa parte della cultura di gente deviata come il sottoscritto, non ho descritto il contenuto della Pushbag 5.11.

-Fazzoletti di carta
-Gel per le mani
-Crema per mani
-Kit spazzolino+dentifricio
-Una penna sfera ed un pennarello
-un piccolo bloc notes (per prendere appunti veramente al volo o fare disegni schizzati, la carta batte ancora lo smartphone in immediatezza)
-Victorinox mid size versione pc-tech (ha tutti i cacciaviti Thorx e Philips)
-Chiavetta USB
-Moneta
-Custodia rigida occhiali
-Varie temporanee ed eventuali. Tra cui l'acqua, appunto.

niente rossetto? :-)

ho notato che qui siamo tutti bravi ragazze e ragazzi: nessuno ha inserito i condom tra le cose che si porta dietro 

ho notato che qui siamo tutti bravi ragazze e ragazzi: nessuno ha inserito i condom tra le cose che si porta dietro 

Rileggi bene la descrizione della mia "tobacco tin" 

ho notato che qui siamo tutti bravi ragazze e ragazzi: nessuno ha inserito i condom tra le cose che si porta dietro 

di solito si mette "davanti"...

Quote from: storm on June 01, 2012, 07:40:08 am

ho notato che qui siamo tutti bravi ragazze e ragazzi: nessuno ha inserito i condom tra le cose che si porta dietro 

Rileggi bene la descrizione della mia "tobacco tin" 

tra le varie ed eventuali? 

Quote from: storm on June 01, 2012, 07:40:08 am

ho notato che qui siamo tutti bravi ragazze e ragazzi: nessuno ha inserito i condom tra le cose che si porta dietro 

di solito si mette "davanti"...

anche lì è questione di gusti 

Quote from: cooks71 on May 31, 2012, 18:35:11 pm

Sapete tutti come conservare l'acqua in ambito urbano? Come sterilizzarla senza avvelenarvi con comuni detergenti casalinghi se non potete bollirla? Quali contenitori sono più adatti? Come trattare l'acqua che arriva dai soccorsi nelle autobotti? Solo per dire una banalità.
Prima che venga allestita la tenda, il campo, la mensa, cosa fare e come? Se ci si pensi "solo al momento" è una tragedia.

Perché non scrivi un bel manuale?

Ce ne sono già almeno dieci in lungua anglosassone decenti sull'argomento. Tutti pubblicato nell'arco di quasi 40 anni.
Mentre in Italia abbiamo pubblicarto nel 1993 solo il "best seller" mondiale di Jhonny "Lofty" Wiseman. "Il manuale di Soppravvivenza dei SAS". Addirittura Mondadori, se non ricordo male (io ho l'originale inglese).
E basta.
Il resto in italiano è fuffa ridicola che sono in sostanza consensati mal fatti del libro sopra.

Ancora una, scusate il parallelismo, l'argomento in Italia (dal punto di vista editoriale) è trattato esattamente come le AM.
Un potenziale enorme pubblico di di praticanti e di semplici incuriositi cerca informazioni, ma gli editori sono molto scettici sull'argomento, quindi pubblicano solo cose che "hanno venduto bene all'estero" (ma non è detto che siano adatta all'audience italiana), oppure evitano, o fanno poco o niente, e male (ma a basso prezzo).
Con l'avvento di internet chi sa cercare ha soddisfatto certe curiosità, e gli editori corrono ai ripari pubblicando robaccia pubblicata da fonti in intenernet, ma è tardi.

Esattamente come le AM, la mentalità del "be prepared", chiede anni di preparazione, esperimenti, studio. E di solito dall'esterno della cerchia di chi pratica certe attività, quando va bene, si ha solo un sentimento di curiosità, se non mal celata ostilità (che però nasconde l'invidia di chi vorrebbe sapere, ma per N motivi non può arrischiarsi a farlo). Esattamente, ripeto, come le AM.

In entrambi i casi (studio AM, studio delle tecniche di "prepardness/survival) il timbro "esalatati" è pronto per essere picchiato dalla gente. Ma solamente in rarissimi casi ho avuto a che fare con veri paranoici che aspettano di fuggire nei boschi per prepararsi alla resistenza alla Terza Guerra Mondiale (ci sono, cmq).
Come ci sono dei folli rissaioli che meriterebbero la carcerazione preventiva, che fanno AM.