DAY 3
Moni ci aveva avvisato che l'allenamento sarebbe stato piu' duro e ci sorprende proponendoci esercizi tipici del karatè di okinawa...
Ma dopo due minuti stiamo già sudando quindi e' evidente che stiamo sbagliando qualcosa quindi decidiamo di tornare alle cose che conosciamo...
Scherzi a parte, manco con troppo criterio visto che oggi l'allenamento lo conduce lo scocciato degli istruttori anziani, ci siamo sparati il classico allenamento che si vede fare spesso sulla spiaggia da certi reparti quindi il cazzo di passo del giaguaro, grazie al quale la sabbia arriva al colon dopo 5 minuti, fireman carry, affondi con una persona sopra, hand stand push ups e finale con i v-sit up fatti mezzi a mollo.
Ma almeno ci viene concesso un tuffo pulitore.
La giornata prevede, prima della lezione con Yael Arad, il ripasso dei livelli 5 e 6 che di fatto sono tecniche corpo a corpo in spazi estremamente ridotti, il che comporta di fatto impatti costanti.
La mattinata viene pero' movimentata dalla visita a sorpresa di Yossef Lev; Lev, ormai quasi ottantenne, e' un ex bambino poliomielitico che nn solo e' riuscito a lasciare la sedia a rotelle ma e'anche divenuto cintura nera di judo, divenendo il primo maestro di judo di Moni e uno dei primi a frequentare i corsi civili di Imi Lichtenfeld, tanto e' vero che si presenta con una felpa storica prima di deliziarci con alcuni aneddoti, compreso il fatto che Moni a nove anni gli ha rotto la gamba credo con un osotogari...
Riprendiamo sotto un sole cocente (un americano di cui parlavano da mesi come se fosse Ironman s'è spento ieri sera per problemi di idratazione....) e Dio benedica l'Under Armour.
Dopo la solita pausa pranzo da sette minuti stavolta a base di panino con aringa riprendiamo il solito tran tran ma quando meno te lo aspetti, infatti nn avevo gli occhiali, una coltellata mi sfiora l'occhio di mezzo centimetro ma mi spacca poco sotto l'arcata sopraccigliare...
Ma nn servono punti quindi amen, Skype a parte che impedisce la sceneggiata con la famiglia, rodimento di culo a parte che costringe l'Ebreo a intervenire per evitare che col colpevole finisca a mazzate.
Poi e' la volta di Yael, credo mia coetanea, che ci delizia con una lezione di fatto volta agli street take down...e restiamo abbastanza ammirati davanti al suo essere cmq ancora un aliena pure anni dopo il ritiro dall'agonismo (io ho avuto la malaugurata idea di chiederle lumi su un movimento e ho fatto un volo...ma un volo....); il tempo vola e dopo le foto per tutti resta a vedere un esempio dei nostri pressure test restando vicina apposta a noi più anziani....e il figurone lo facciamo perché pur facendo la parte del cattivo, mi prendo a tutta velocità una legnata in faccia con un bastone di quelli che si usano per i picconi e incredibilmente resto in piedi, pur lesionandomi la cartilagine dell'orecchio e aprendomi un bel taglio dietro lo stesso, cosa che ovviamente fa dire alla ragazza a Moni che ha degli allievi davvero tosti...
Il resto degli attacchi a sorpresa vanno ovviamente in scioltezza perché, botte prese a parte (si aggiunge cmq un bel grumo sulla tibia...), Moni ci abbina ai futuri nuovi istruttori, fra i quali uno dei nipoti che fa MMA con il quale ci sollazziamo oltre il consentito....tanto divertimento e un briciolo di invidia per i suoi mezzi fisici ed atletici a soli 18 anni.
Ma il colpo di scena e' a cena quando, a causa dello shabat, siamo costretti a una cena di fortuna in un bar cmq vicino sulla spiaggia dove nemmeno un tramonto da favola può ovviare al dolore dell'assenza del polletto premio....
E domani mezza Tel Aviv ci riderà dietro visto che faremo lavoro in acqua nel giorno più pieno di gente.