Ommamma, non che fosse molto maratoneta, ma era di certo vestito tutto di bianco... abbiamo fatto la salita insieme (ma lui il pezzo prima l'aveva fatto a piedi, io col mezzo - se non ricordo male era una finicolare, ma non vorrei confondermi col Koya-san (dove invece il trenino da Namba diventava una specie di funicolare)...
Ad ogni modo abbiamo fatto il giro dei templi insieme, tutta mattina, e mentre lui recitava il suo mumbo-jumbo, io, per fare il figo, sboronavo le mie conoscenze di sutra e intonazioni shingon (Hasedera-ha) assortite. E naturalmente, visto che dieci anni fa c'avevo il fisico, facevo tutto nel modo giusto, seiza, inchini, recitazione a mezza voce con dita intrecciate che neanche i film di ninja (quello con Franco Nero)...
...poi siamo arrivati a una sorta di baretto-luogo di rinfresco-negozio di souvenir, dove ci siamo divisi. Io entro e, causa il gelo dell'inverno (si era a dicembre) ordino del té e mi fermo a chiacchierare "del più e del meno" col factotum locale, un personaggio di mezza età tra il curioso e lo strambo, come solo in Giappone... e quando questi si allontana, una mezzora dopo, ecco che il pellegrino mi si siede di fronte, anche lui con un bicchiere-tazza fumante, e m ichiede dei souvenir che ho acquistato - un omamori, un paio di sutra, un libro di preghiere... così chiacchieriamo, mi racconta del più e del meno, io chiedo, lui nicchia, io chiedo, lui cede un pochino... e mi dice che nella "vita vera" fa il sararyman, e intanto studia e si prepara per trascendere il suo stato, e attendere Miroku e...
...e abbiamo passato il resto della giornata insieme, a visitare i templi (e un paio di posti che sarebbero stati chiusi ai turisti, ma...
) e abbiamo chiacchierato molto. Un personaggio affascinante - niente di mistico, niente di esoterico, anche se certo quando si concentrava si concentrava, e nel biascicare incantamenti metteva tutto se stesso. L'ho trovato una persona molto "normale" - un bell'incontro con la realtà, per uno che era cresciuto a suon di Sasuke e Kamui (abbiamo parlato di Baggio).
Non è molto, non si è parlato di dottrine esoteriche, non mi ha rivelato come aprire la stanza dei segreti, o come recuperare la spada di griffondoro... ma è stato un gran bell'incontro: per la semplicità che l'ha circondato, per la leggerezza delle nostre chiacchiere, e per la totale immersione con cui quello "yamabushi" (?) si dedicava alle sue pratiche oratorie. Sembrava avesse un interruttore, ed era tutta un'altra persona, in quei momenti (che io badavo bene a non osservare, per rispetto alla privacy
).
Ma, se hai gli interessi che ho io, e hai visitato qualche monastero europeo, o qualche casa di esercizi (presenti i gesuiti?) di cose simili non ti sorprendi