innanzitutto complimenti a Mad, ma anche e soprattutto agli utenti che sono intervenuti finora. ho letto un sacco di spunti interessanti, io non avrei saputo da dove cominciare
provo a proporre qualcosa anch'io. io dividerei ciascuna sessione in tre parti (però non ho ancora capito qual è l'ordine ottimale in cui proporle):
in una parte fai vedere qualcosa di squisitamente tecnico: posizione di guardia, qualche colpo interessante (specificando direttamente con quale parte colpire e qual è il bersaglio di quel colpo, senza dare troppe spiegazioni), qualche tecnica di lotta, qualche presa, qualche tecnica di disingaggio (NO PRESE AL POLSO)
in un'altra parte fai lavoro sulle skills, quindi giochi a coppia o in gruppo per stimolare lo sviluppo di timing, footwork, valutazione delle distanze. man mano che passano i giorni magari gli esercizi di questa parte potrebbero assumere un aspetto sempre più marziale/specifico, mentre all'inizio li presenterei sotto forma di giochi veri e propri
nella terza parte, dieci minuti di consigli della nonna (delle dritte belle sveglie su situazioni tipiche) e scenario training in cui, calandosi ogni volta in uno scenario diverso che rappresenti una situazione alla loro portata (l'iconografia classica degli episodi di bullismo più comuni dovrebbe andare alla grande, ma magari spaziare anche un po' sarebbe meglio), devono mettere in pratica i consigli della nonna dati prima, e magari rendersi conto di quanto possono essere utili le abilità che stavano allenando nelle parti che ho illustrato prima di questa. infine, un paio di giorni, se non sono troppi te li passi uno ad uno in uno sparring leggero con colpi a mano aperta