Ma guarda chi si rivede, Neal Stephenson!
http://en.wikipedia.org/wiki/Neal_StephensonHo letto quasi tutti i suoi libri, ed in effetti direi che questo suo interesse per la scherma e le arti marziali traspare in diverse sue opere, seppure in piccola parte.
- Nel suo primo libro, "The Big U", c'è una bella scena in cui il protagonista Casimir Radon ad un certo punto spezza una sciabola sportiva e buca un polmone ad un altro tizio che vuole ammazzarlo.
- Nel libro successivo "Zodiac", invece, c'è solo un riferimento fugace al fidanzato di una amica del protagonista che pratica una qualche disciplina di spada nipponica.
- In "Snow Crash", il protagonista non solo è mezzo giapponese, ma gira per un mondo in realtà virtuale simil-Second Life armato di una coppia di spade nipponiche, fedeli ricostruzioni di quelle che possiede nella vita reale, ed è il campione indiscusso di combattimento virtuale con armi bianche (ha programmato lui quella funzione).
- In "The Diamond Age", verso la fine compare una letale spada a lama nanotecnologica che taglia il cemento come il burro, più altra roba che non mi ricordo più.
Ecc. ecc.
non mi entusiasma per niente
Neanche a me "entusiasma", però mi incuriosisce il progetto, e mi interessa capire cosa possono tirare fuori di buono, nonostante tutte le difficoltà ben note nel portare la scherma, di qualunque tipo, in un videogioco.
Neal non è un cretino, credo che sia consapevole delle difficoltà, ma è anche vero che fa tristezza pensare che il migliore videogioco di scherma è probabilmente ancora "Great Swordsman" della Taito (19
84).