Ma sinceramente non penso sia proprio così però penso che il corpo a corpo era preso in secondo piano e come più che altro extrema ratio o come supporto del gioco armato.
Poi bisogna anche considerare che la scherma a noi sopravvissuta ed quella che si trova nei trattati é la scherma nobilare,quella popolare non é mai nemmeno menzionata,solo i tedeschi ne parlano nei loro trattati per un periodo che va dal 1300 al 1600 circa,mentre i nostri trattati vedi anche il Flos Duellatorum cita il gioco di spada e boccoliere ma non fa vedere nessuna azione tecnica,proprio perché tale scherma é una scherma popolare e non nobiliare.Poi più passa il tempo più i trattati si dedicano alla nobiltà che da noi non gliene fragava niente di praticare pugilato e lotta.
Cosa che soprattutto la lotta era molto praticata tra i contadini e i pastori ed i nobili ogni tot di tempo creavano dei pali di lotta in cui il popolo si scontrava.
Cosa invece diversa per quel che riguarda ad esempio il pugilato inglese o la savate che ci sono sopravvissute proprio perché dei nobili si erano interessati a tale disciplina.
Cosa che invece non é avvenuta in Italia,Germania o in Olanda dove c'erano fino al 1700 delle buone scuole di pugilato.
Poi un pensiero tutto mio é che per quanto riguarda la scherma il combattimento a corpo a corpo era preferito la lotta che il pugilato,infatti a vedere i trattati dal 1300 al 1600 la lotta é sempre più o meno presente al contrario delle percussioni che le si considera ma in maniera secondaria.
Poi c'era anche di mezzo una questione penso culturale in cui l'italiano era permesso di andare sempre ecomunque in giro armato.
Poi BO non c'ero per cui le motivazioni non le so,le mie sono solo ipotesi che mi sono fatto anche conoscendo o avendo conosciuto certe persone che per dirimere questioni non facevano a pugni ma usavano altro cosa che in altri posti d'Europa le questioni si risolvevano anche a mani,cosa che da noi era più un eccezione.