Vorrei dire la mia con un articoletto che avevo scritto tempo fa che riassume solo il mio pensiero su cosa è tradizionale e cosa è sdc. Eccolo qui:
Nel mondo delle Arti Marziali si tende a diversificare il tipo di allenamento in sportivo o tradizionale. Spesso però chi fa le distinzioni non ha neanche ben chiaro cosa pratica. Partendo dal presupposto che non voglio dire che una o l'altra sia meglio, voglio solo fare un po' di chiarezza in base alle mie capacità e alle mie conoscenze. Partiamo come logica imporrebbe dall'analisi del termine usato:
Arte Marziale: arte di Marte (dio della guerra) quindi possiamo concepire tutte le arti al fine dell'attività bellica come arte marziale (causa il contenuto del sito ci limiteremo solo a quelle a mani nude).
Per definire sportivo dobbiamo analizzare prima cosa è sport:
Lo sport è l'insieme di quelle attività, fisiche e mentali, compiute al fine di intrattenere chi le pratica o chi ne è spettatore.
Lo sport può essere praticato singolarmente o in gruppo (sport di squadra), senza fini competitivi oppure gareggiando contro altri sportivi. In quest'ultimo caso si parla di agonismo sportivo.
Bene sulla base di questa definizione possiamo senza ombra di dubbio stabilire che l'Arte Marziale sportiva o come è chiamata oggi Sport da Combattimento è l'insieme di quelle attività di derivazione dall'Arte Marziale che vengono praticate con lo scopo di intrattenere uno o più spettatori o per il gusto di competere contro qualcun'altro. Bene possiamo far rientrare in questa categoria tutti coloro che praticano le Arti Marziali con lo scopo di gareggiare. Quindi se durante una lezione escono discorsi del tipo "fai così altrimenti non ti danno il punto" oppure "fai così perchè è più bello esteticamente, sai in gara conta anche quello" allora si è certi di trovarsi in una lezione di sportivo.
Per definire tradizionale bisogna prima stabilire cosa è una tradizione:
Il termine tradizione (dal latino traditiònem deriv. da tràdere = consegnare, trasmettere) può assumere diverse accezioni, fortemente interrelate:
come sinonimo di consuetudine (spesso è utilizzata in tale senso la definizione "tradizioni popolari" o "folklore"), intendendo la trasmissione nel tempo, all'interno di un gruppo umano, della memoria di eventi sociali o storici, delle usanze, delle ritualità, della mitologia, delle credenze religiose, dei costumi, delle superstizioni e leggende; in particolare è detta tradizione orale la trasmissione non mediata dalla scrittura
come corpus più o meno coerente di credenze e pratiche condivise da un gruppo di persone all'interno di un campo di attività umana, come può essere ad esempio una tradizione religiosa o una tradizione scientifica
può essere utilizzato per indicare una ricorrenza ciclica, ad esempio una festa tradizionale
in ambito filosofico (con la iniziale maiuscola: Tradizione), come concetto metastorico e dinamico, indicante una forza ordinatrice in funzione di principi trascendenti, la quale agisce lungo le generazioni, attraverso istituzioni, leggi e ordinamenti che possono anche presentare una notevole diversità
tradizione: come termine tecnico presente con un suo significato specifico negli ambiti disciplinari della filologia e del diritto.
In base a quanto appena detto dobbiamo stabilire quale di questi punti classifica il termine tradizionale nelle AM, infatti non è come tanti pensano il punto uno con i suoi riti con le sue usanze e i suoi costumi a stabilire che si stà praticando un AM tradizionale bensì il punto due perchè definisce "come corpus più o meno coerente di pratiche condivise da un gruppo di persone all'interno di un campo di attività umano" e la tradizione che si porta avanti in determinate scuole è veramente vasta perchè le conoscenze delle suddette scuole sono vaste. Quindi alla luce di queste considerazioni possiamo affermare che si può definire tradizionale una scuola che ha un programma didattico vasto nei contenuti (non a livello tecnico, bensì a livello di principi: tradizione scientifica) certificato da una ricorrenza ciclica (i vari Maestri del lignaggio) nel quale non ci si prepara alla gara sportiva.
Bene detto questo abbiamo definito cosa per la Liu He School è sportivo e cosa è tradizionale. Sempre ribadendo il concetto che uno non è meglio dell'altro, semplicemente è diverso. Ovvio che essendo diversi gli obbiettivi sono anche diverse le metodiche di allenamento e le tempistiche. Chi fa dei paragoni tra sportivo e tradizionale è come se facesse un paragone tra formula uno e rally. Non ci possono essere paragoni, solo tanta voglia di impegnarsi in tutti e due i campi ovviamente in base a quello che si è scelto.
Una piccola nota vorrei però definirla: la gara (quella di combattimento, assolutamente non quella di forma/taolu/kata) se presa in piccole pillole può essere un ottima prova del nove per verificare come si reagisce se si prendono botte in faccia o come si sa gestire il tempo e la distanza in combattimento. Finito questa verifica per un tradizionalista la gara (intesa però come confronto, quindi va bene anche una scazzottata amichevole con qualcuno che pratica altre arti) non ha più nessuna valenza per l'apprendimento, almeno questo è il mio punto di vista. Preciso che ho omesso volutamente le gare di forma/taolu/kata perchè essendo vissute in modo molto personale sono la rappresentazione del modo di interpretare l'arte da parte dell'Artista Marziale quindi in maniera categorica e direi senza possibilità di smentita non si possono banalizzare riducendole a un qualcosa uguale per tutti. Ribadendo sempre il concetto che queste sono le mie personali convinzioni.