per favore mi fai qualche esempio? poi, non ti dico che non è così, ma quand'anche in un prodotto ci fosse un componente che a te non interessa, se non inficia il funzionamento del prodotto, e il prodotto rimane comunque anni luce avanti rispetto alle alternativa casalinghe, perché rifiutarlo?
esempi veloci: le 26 sostanze allergizzanti (un elenco qui:
http://www.abc-cosmetici.it/index.php/per-saperne-di-piu/allergie/allergie/) o il "parfum" in tutti i prodotti che non devono profumare: tutti i detersivi per pavimenti che conosco profumano al momento del lavaggio per circa un minuto. Il profumo si esaurisce subito ma la massaia percepisce quella folata come un feedback del funzionamento detergente mentre non è vero: è puro marketing. Ogni elemento aggiunto rientra nel processo, nel costo finale per me e nel 'costo' ambientale; inoltre è un possibile allergizzante: può provocare prurito sfoghi o altro. Penso sia meglio usare meno cose possibili.
Vorrei approfondire questa cosa:
"il prodotto rimane comunque anni luce avanti rispetto alle alternativa casalinghe"
Quali sono i vantaggi pratici della chimica 'spinta'? Da un punto di vista igienico ho l'impressione (pura e semplice) che si tenda ad una disinfezione esasperata e alla lunga controproducente. Quali batteri realmente pericolosi e in che quantità non riesco a togliere con prodotti autartici?
Il potere pulente di questi prodotti è così migliore da dover usare un azione meccanica reale meno spinta e meno passate (= meno fatica)? Invece di sfregare il mocio per terra basta che lo lascio scorrere? Se si, questi vantaggi pareggiano realmente gli svantaggi?
l'unica cosa: lasciare l'acqua nella brocca dalla sera prima ...
Ho iniziato a farlo dopo averlo letto come consiglio su Altroconsumo. Se consumo l'acqua direttamente da rubinetto spesso sento il sapore del cloro; se lascio fuori l'acqua per qualche ora no. Riscaldare? sono troppo pigro... così come faccio ora è perfetto per me.
secondo me non lo fai evaporare. e poi, ripeto, la pericolosità di una sostanza non prescinde dalla quantità in gioco
Paracelso docet: per questo generalizzavo dicendo che non è insano quello nell'acqua potabile.
è ovvio che se usi uno strumento in modo improprio poi non puoi reclamare sul suo funzionamento...
Direi che la vediamo alla stessa maniera: se avessi un acqua cattiva dovrei scegliere anch'io tra filtri o bottiglia. Condivido però la preoccupazione di Nicola per il quale l'utilizzatore medio, "la massaia", non percepisce il rischio reale: "La caraffa colorata, semplice acqua dopotutto: se una leggerezza ogni tanto fosse così richiosa non la metterebbero sul mercato". E iniziano a risparmiare sul cambio dei filtri...
con acqua e sapone puoi rimuovere tutto completamente. ad esempio gli idrocarburi che ti si depositano sui capelli a causa dell'inquinamento la farina di ceci non li toglie
Idrocarburi eh??? uff quante cose devo approfondire, grazie
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il sapone è una sostanza alcalina, ma i detergenti per il corpo generalmente no. ed in ogni caso non è l'alcalinità a renderli 'pulenti', ma ... e queste proprietà mancano tanto alla farina di ceci quanto all'acido citrico
Forse è scorretto dire che lavano perchè sono alcalini come ho scritto prima; è vero però che solitamente i saponi più 'lavanti' lo sono: immagino che la composizione per pulire forte abbia come effetto collaterale l'alcalinità. I saponi possono avere un ph 9-10, se non ricordo male, il cuoio cap tra 4 e 6. il citrico (diluito) dopo lo shampoo riequilibra il ph naturale.
Ho i capelli medio-lunghi ricci: se uso solo lo shampoo normale e basta, dopo è un disastro: duri, crespi, ecc. il balsamo è indispensabile. l'acido citrico funziona meglio di un qualsiasi balsamo abbia mai usato: i capelli sono come descritto in precedenza e non ho un nodo (prima un casino). L'effetto reale coincide con il principio che ho letto. Ha anche abbattuto la forfora!
sul fatto di usare o meno il dentifricio poi la scelta rimane a te, mi premeva solo chiarire che il bicarbonato non pulisce
diciamo che adesso li sto un po' alternando: per ora sul forum c'è chi afferma di usarlo da molto tempo e di avere l'approvazione del dentista ma anch'io vengo cmq dal dentifricio quotidiano e un po' di timore ad abbandonarlo ce l'ho.
Provando con cautela l'autarchia ho già ottenuto dei benefici.
Faccio un conto semplice: io prendo un kg di acido citrico in scatola di cartone e mi costa 4/5euro, a stima mi durerà circa metà anno usandolo per varie cose. Un flacone di balsamo costa più o meno uguale ma ne uso più di due all'anno e lo uso solo per i capelli. Solo i flaconi in plastica sono molti più rifiuti del cartone del citrico. E il processo produttivo di circa 20 elementi chimici con miscelazione contro uno e lo stampaggio dei flaconi?
Non so se hai fatto prove autarchiche: Soluzione di acido citrico al posto del balsamo e bicarbonato per deodorare ambienti come frigo o scarpiere non credo siano minacciosi per la salute. Se provassi (naturalmente se è tuo interesse), potresti darci delle impressioni severe.
grazie, se riesco a ritagliarmi un po' di tempo uno di sti giorni ci do un'occhiata
Grazie a te, tutte le cautele che mi offri sono oro per la mia ricerca
forse anche questo può essere molto utile o curioso per te.
http://www.biodizionario.it/