l'autoproduzione

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Re:l'autoproduzione
« Reply #75 on: August 14, 2012, 12:17:28 pm »
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È possibile fare un'analisi dell'acqua in uscita dai rubinetti di casa a costi sostenibili? :)
Il primo passo è quello di chiedere alla società che gestisce il servizio del tuo comune. ti fanno un prezzo alto?
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Offline salix

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Re:l'autoproduzione
« Reply #76 on: August 14, 2012, 12:24:27 pm »
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Happo,una domanda. Io ho usato le caraffe filtranti fino a poco tempo fa,fino a quando mi sono accorto che l'acqua del rubinetto è fortemente calcarosa. Così,non sapendo se il calcare venisse filtrato,ho optato per acque in bottiglia dal basso residuo fisso.
 Ho mischiato pane e pesci?
Qui puoi misurare la durezza dell'acqua del tuo comune per verificare se è ad un livello anormale
http://assocasa.federchimica.it/DUREZZAACQUA.aspx

Qui c'è troppa carne al fuoco: suddividiamo i 3D? :)
« Last Edit: August 14, 2012, 12:27:50 pm by salix »
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Re:l'autoproduzione
« Reply #77 on: August 14, 2012, 14:30:33 pm »
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oddìo quanto sono stronzo.. sapevo che mi sarei dovuto fare gli affaracci miei, ora dovrò scrivere per giorni! vabbè, cominciamo con le risposte più brevi, Nicola e Salix li smaltisco a parte

Happo smettila che potrei innamorarmi della tua cultura...


ma quale cultura.. sono solo un ragazzino, solo che studiando chimica da un po' e qualche cazzata l'ho pure dovuta imparare. guarda che ci vuole proprio poco a scoprire le voragini della mia ignoranza. e non è falsa modestia, te lo assicuro


quindi in soldoni l'acqua ci arriva ottima dall'acquedotto.. ce la "imputtaniamo" da soli tenendo male  le autoclave..e poi ci tocca o filtrarla o compranci quella in bottiglia...

Domanda..e se l'autoclave non c'e'?

Jack


esatto, l'acqua negli acquedotti è generalmente ottima. se paragonata a quella di un sacco di altre nazioni, è eccelsa. se l'autoclave non c'è, dipende: se c'è qualche tipo di serbatoio, comunque le problematiche sono le stesse di un'autoclave. ma non pensare che ci voglia chissà quale manutenzione particolarissima ed impegnativa, anzi.. basta non dimenticarsene completamente! (cosa che invece avviene abbastanza puntualmente). se invece tra le tubazioni dell'acquedotto e il tuo rubinetto non c'è alcun tipo di serbatoio, con ogni probabilità l'acqua sarà buona. poi ovviamente puoi verificare chiedendo delle analisi, e bisogna anche circostanziare le mie affermazioni. ad esempio a pisa ci sono delle fontanelle collegate all'acquedotto mediceo, da cui esce dell'acqua molto buona. però per un periodo hanno fatto dei lavori all'acquedotto e l'acqua usciva marrone a causa della terra sospesa. a casa mia (sempre a pisa) dal rubinetto di casa (che credo sia collegato ad un altro acquedotto) esce dell'acqua molto buona, ma appunto non usiamo un'autoclave perché non ne abbiamo bisogno


È possibile fare un'analisi dell'acqua in uscita dai rubinetti di casa a costi sostenibili? :)


scusa bigD, ora come ora non me lo ricordo.. mi informai alcuni anni fa quando un mio amico ebbe un problema e voleva far causa all'amministratore. poi noi risolvemmo chiedendo una cortesia ad un professore (mitico!! il mio prof di biochimica, è veramente un grande!) ma se non sbaglio un po' costicchiavano. non so perché mi sembra di ricordare attorno ai 300euro, ma non fidarti assolutamente

ah, dimenticavo: poi dipende anche dal tipo di analisi che vuoi fare. non eravamo interessati ad un'analisi batteriologica. per cercare metalli o altra roba non viva, invece, non ne ho idea: se mi serve vado in facoltà e me lo faccio da solo
« Last Edit: August 14, 2012, 14:32:11 pm by happosai »
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Re:l'autoproduzione
« Reply #78 on: August 14, 2012, 14:50:02 pm »
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allora.
Uno screening base sull'acqua viene sui 170-200 euro a campione.
Le analisi complete di potabilità stanno sui 700-800 euro a campione.

Tenete conto che le analisi di potabilità dell'acqua di rubinetto sono controllate costantemente in acquedotto, e ti garantiscono al potabilità fino al contatore. Il che significa che se dal contatore al rubinetto l'acqua passa dentro tubazioni vecchie e merdose, puoi avere dell'acqua scadente.
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Offline Jack Burton

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Re:l'autoproduzione
« Reply #79 on: August 14, 2012, 14:51:08 pm »
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Grazie per le info :-)
da me l'acqua e' molto dura, al momento e' l'unica cosa che so.
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Offline salix

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Re:l'autoproduzione
« Reply #80 on: August 14, 2012, 15:12:25 pm »
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La durezza consigliata dalle direttive europee va dai 15 ai 50 °F.
La durezza percepita è sempre molto alta: Non ho mai conosciuto nessuno che pensasse di avere l'acqua non dura (io e i miei vicini compresi) perchè comunque se lasci evaporare il calcare lascia depositi visivbili sul vetro; poi ho verificato la mia: 14°F.
Io consiglio di verificare il valore della propria: potreste scoprire di non aver nessun problema in tal senso.
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Re:l'autoproduzione
« Reply #81 on: August 14, 2012, 15:13:13 pm »
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Voi bevete l'acqua del rubinetto o quella in bottiglia?

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Offline Darth Dorgius

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Re:l'autoproduzione
« Reply #82 on: August 14, 2012, 15:14:11 pm »
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Voi bevete l'acqua del rubinetto o quella in bottiglia?

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Re:l'autoproduzione
« Reply #83 on: August 14, 2012, 15:16:16 pm »
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Io mi sono comprato quelle caraffe fltranti...e bevo con quelle l'acqua del rubinetto...(cosa ne dici happo?)

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Offline nicola

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Re:l'autoproduzione
« Reply #84 on: August 14, 2012, 15:16:29 pm »
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Io acqua del rubinetto. Motivi etici e pratico/economici.
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Re:l'autoproduzione
« Reply #85 on: August 14, 2012, 15:17:30 pm »
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Io mi sono comprato quelle caraffe fltranti...e bevo con quelle l'acqua del rubinetto...(cosa ne dici happo?)

Così su due piedi ti dirà di leggerti le pagine precedenti.  XD
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Re:l'autoproduzione
« Reply #86 on: August 14, 2012, 15:19:35 pm »
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Acqua del rubinetto: lascio evaporare il cloro per qualche ora
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Re:l'autoproduzione
« Reply #87 on: August 14, 2012, 15:30:50 pm »
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allora.. tutti gli studi che ho visionato finora non hanno rilevato quantità apprezzabili di sostanze rilasciate dalle brocche.
Il rapporto che ho visto io, ma che non saprei dove riprendere, invece riporta risultati non molto confortanti, oltre che molto differenti da un tipo di brocca all'altro.


boh.. io ne ho visto tre o quattro su alcuni giornali, due o tre su internet, e poi degli amici in facoltà mi portarono i risultati delle analisi presentate ad uno dei processi.. sinceramente ora come ora manco io saprei dove andarli a prendere. confermo la variabilità, ma i valori erano molto bassi, mi sarei stupito del contrario


i carboni attivi imho non sono un rischio.. se vai in farmacia e dici di avere un po' di aerofagia te ne danno da mangiare. data la loro struttura chimica (che ben si presta alla stabilizzazione cinetica di radicali) avevo il dubbio che potessero essere cancerogeni, ma vedo che sono usati in medicina con grande disinvoltura per cui ho accantonato i dubbi.
Di carboni attivi ce ne sono molteplici tipologie, per cui parlare del carbone attivo in sé significa poco. Ovviamente il grado di "purezza" del carbone è in rapporto agli usi che si fanno dell'acqua che devono filtrare, ma poiché sono di largo uso, è facile avere un prodotto di non buona qualità, con tutti i rischi del caso.
Tieni poi conto che il carbone attivo si produce principalmente dal legno (e quindi, ci si riallaccia il discorso legato alle possibili "impurità").


ok, le differenze di cui parli sono nella superficie specifica, nel diametro medio dei pori e nella dispersione dei diametri dei pori o c'è anche altro?

alla fine quel che conta è la realtà, se la teoria dà previsioni sbagliate va rettificata. per il rischio saturazione l'importante è avere nel filtro una quantità sufficiente di carbone attivo.
Non solo, dipende dal tipo di carbone attivo, dal tipo di sostanze che filtra, dalla temperatura dell'acqua, dall'umidità. Tutti i filtri a CA prima o poi vanno in saturazione.


sì ma:
- per la variabile temperatura è richiesto di tenere la brocca in frigo, io la tengo a 4°C, e questo riduce la fugacità/attività delle impurezze disperse e ne favorisce l'adsorbimento sui c.a.

- l'umidità per un c.a. disperso in acqua non penso sia una variabile di cui tenere conto;
- la compatibilità tra il tipo di c.a. e gli analiti che vuoi sequestrare, senza farsi tante seghe, la verifichi effettuando misure sull'acqua filtrata a differenti livelli di usura dei filtri
- le stesse misure ti rendono conto anche del rischio saturazione, alla fine ci filtri 2-4L d'acqua di rubinetto una volta al giorno per un mese, poi il filtro lo cambi. se hai paura lo cambi ogni 20giorni.. no?


[una domanda da ignorante. dici che una volta arrivato a saturazione il CA rilascia tutto. questo mi sembra plausibile per le specie gassose, non per le altre. sbaglio? perché se fosse così secondo me ce ne potremmo fregare quasi ad occhi chiusi]
Non è esatto. Il problema del rilascio esiste anche per le acque. La taglio corta senza stare a farti esempi di impianti che gestiamo noi, ma se non si fa la dovuta attenzione alla scelta del CA, al dimensionamento dell'impianto e al monitoraggio periodico, il rischio di impaccamento dei filtri con conseguente rilascio è alto.

forse mi sono espresso male. quando parlavo di stato d'aggregazione, mi riferivo allo stato stabile dell'analita, indipendentemente dalla matrice. un conto è togliere da una soluzione acquosa del cloro, che è un gas, un altro conto è toglierci delle sostanze organiche che in quelle condizioni sarebbero solide o liquide. per le seconde la temperatura ha un effetto minore sul processo di adsorbimento, e lo stesso vale per la pressione, e mi sembra difficile che quando il c.a. arriva a saturazione rilasci tutto. viceversa questo rilascio improvviso è ben più plausibile se si parla di un analita gassoso come il cloro

sulla criticità della scelta del c.a e del dimensionamento sono perfettamente d'accordo, ma proprio perché sono così critici se avessero cannato dalle analisi sarebbe stato evidente (ed avrebbero vinto almeno una delle mille cause che hanno fatto alle ditte produttrici)

per i metalli..  una resina a scambio cationico àncora a sè gli ioni metallici con tanta più forza quanto maggiore è la loro carica. se il filtro contenesse atomi di metalli pesanti (che comunque non sono stati rilevati) comunque non te li rilascerebbe mai in acqua! (effetto corroborato da una dipendenza dell'energia dell'interazione dalle dimensioni del metallo, ma qua si va un po' più per il sottile, e il rischio di parlare di effetti di second'ordine non è basso)
Non rilascia ma si impacca, con tutte le conseguenze del caso (proliferazione batteri e muffe). Inoltre anche qui quel che conta non è solo il principio chimico (che è chiaramente efficace), è il COME tale principio viene applicato. Infatti, visto che bazzichi laboratori, in labo come si fa ad avere acqua deionizzata? Con le colonne a scambio ionico (non solo cationico). Per cui il rischio di acque povere di sali minerali da queste brocche c'è (dato che le resine non sono selettive, se non rispetto all'affintià elettronica).


per quanto riguarda batteri e muffe, tenere la brocca in frigo è critico! se la tieni fuori sono d'accordo anch'io che è meglio non usarla. il discorso dell'acqua deionizzata non regge: lo so anch'io che si fa così, ma è come essere contrari a sterilizzare l'acqua col cloro perché Haber ci ha ammazzato un sacco di gente! non puoi paragonarmi gli impianti per la deionizzazione alla caraffa filtrante.. è una questione di misura!

per quanto riguarda l'impaccarsi delle resine, in un mese non succede niente. l'importante è non lasciarle mai a secco. parlo per esperienza, ci ho giocato abbastanza con quella roba, e in diverse occasioni ho riesumato delle resine che avevano la mia stessa età e non venivano usate da alcuni anni! in un mese, se le lasci sempre in acqua, quando le butti sono nuove. casomai si possono esaurire, ma non impaccare
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Re:l'autoproduzione
« Reply #88 on: August 14, 2012, 15:31:48 pm »
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Io mi sono comprato quelle caraffe fltranti...e bevo con quelle l'acqua del rubinetto...(cosa ne dici happo?)

Così su due piedi ti dirà di leggerti le pagine precedenti.  XD


confermo. io sono favorevole alle caraffe, le uso, ma vanno trattate molto bene. per approfondire segui il consiglio di Nicola
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Re:l'autoproduzione
« Reply #89 on: August 14, 2012, 15:33:27 pm »
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non parlo di quello che percepisco...io bevo solo superalcolici :-D
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