l'autoproduzione

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Offline nicola

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Re:l'autoproduzione
« Reply #90 on: August 14, 2012, 15:50:50 pm »
0
ok, le differenze di cui parli sono nella superficie specifica, nel diametro medio dei pori e nella dispersione dei diametri dei pori o c'è anche altro?
e ora chiedi troppo. Questo è uno dei nostri fornitori: http://www.norit.com/.


sì ma:
- per la variabile temperatura è richiesto di tenere la brocca in frigo, io la tengo a 4°C, e questo riduce la fugacità/attività delle impurezze disperse e ne favorisce l'adsorbimento sui c.a.

- l'umidità per un c.a. disperso in acqua non penso sia una variabile di cui tenere conto;
- la compatibilità tra il tipo di c.a. e gli analiti che vuoi sequestrare, senza farsi tante seghe, la verifichi effettuando misure sull'acqua filtrata a differenti livelli di usura dei filtri
- le stesse misure ti rendono conto anche del rischio saturazione, alla fine ci filtri 2-4L d'acqua di rubinetto una volta al giorno per un mese, poi il filtro lo cambi. se hai paura lo cambi ogni 20giorni.. no?
Vero. Ma queste cose le sai tu e le so io. La massai a che compra la brocca le sa? Sai quanta gente ha la brocca e non cambia i filtri?


Quote
forse mi sono espresso male. quando parlavo di stato d'aggregazione, mi riferivo allo stato stabile dell'analita, indipendentemente dalla matrice. un conto è togliere da una soluzione acquosa del cloro, che è un gas, un altro conto è toglierci delle sostanze organiche che in quelle condizioni sarebbero solide o liquide. per le seconde la temperatura ha un effetto minore sul processo di adsorbimento, e lo stesso vale per la pressione, e mi sembra difficile che quando il c.a. arriva a saturazione rilasci tutto. viceversa questo rilascio improvviso è ben più plausibile se si parla di un analita gassoso come il cloro
Ti ribadisco, tu dici "mi sembra difficle che...", mentre io ti dico che noi gestiamo e abbiamo gestito impianti di trattamento a GAC dove il problema della saturazione e conseguente rilascio è una costante. Questo è il motivo per cui la pianificazione e progettazione dei controlli e dei monitoraggi è fondamentale, così come la manutenzione ordinaria (controlavaggio filtri, sostituzione e smaltimento carboni). Sinceramente sognerei anch'io carboni attivi che non vanno in saturazione, ma la realtà è un po' diversa.



Quote
per quanto riguarda batteri e muffe, tenere la brocca in frigo è critico! se la tieni fuori sono d'accordo anch'io che è meglio non usarla. il discorso dell'acqua deionizzata non regge: lo so anch'io che si fa così, ma è come essere contrari a sterilizzare l'acqua col cloro perché Haber ci ha ammazzato un sacco di gente! non puoi paragonarmi gli impianti per la deionizzazione alla caraffa filtrante.. è una questione di misura!
Infatti non siamo certo alla deionizzazione nelle caraffe, ma ci si sta spaccando le palle da tempo immemore a parlare del fatto che le oligominerali sono acque che non sono certo il massimo per uno sportivo, e qui di fatto si depaupera un'acqua potabile di sali minerali e microelementi.
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Offline happosai lucifero

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Re:l'autoproduzione
« Reply #91 on: August 14, 2012, 16:15:27 pm »
+2
ciao Happosai
I prodotti normali, oltre a quello che realmente serve, sono carichi di elementi di marketing che renondo piu 'glamour' consistenza, profumo, aspetto, ma per far questo sono carichi di elementi che possono dare allergie, inquinano, ecc, del tutto inutili. I vorrei autoprodurre tutto il possibile che mi garantisca il livello ottimale (non paranoico) di igiene e salute, con sistemi il meno laboriosi possibile quindi sono contento di avere un'altra fonte.


per favore mi fai qualche esempio? poi, non ti dico che non è così, ma quand'anche in un prodotto ci fosse un componente che a te non interessa, se non inficia il funzionamento del prodotto, e il prodotto rimane comunque anni luce avanti rispetto alle alternativa casalinghe, perché rifiutarlo?

Acqua: io sono partito in effetti dalla situazione che vivo, la mia zona. l'acqua che esce dal rubinetto è incolore e il sapore spesso più che accettabile.
La situazione che descrivi (cittadina e addirittura condominiale) è un'altra sfaccettatura.
Se l'acqua è incolore, trasparente e non 'saporita' abbiamo probabilmente un'acqua potabilissima.
Dopo le classiche partite sul campetto comunale ci si getta in mucchio alla fontanella pubblica: perchè una preconcetta diffidenza per il proprio impianto? Fare analizzare la propria è il must per chi ha dubbi. Io ho fatto così e la mia acqua è ottima (e pure morbida).


se l'acqua che esce dal tuo rubinetto è buona, e non ho alcun motivo di dubitarne (siamo in italia!), sarei io il primo a berla a volontà senza adottare alcuna precauzione. l'unica cosa: lasciare l'acqua nella brocca dalla sera prima secondo me non serve a molto. per liberarti di un gas come il cloro sono più efficaci il riscaldamento (se non addirittura l'ebollizione prolungata) e una forte agitazione meccanica. in mancanza di agitazione, le particelle di cloro si muovono sospinte esclusivamente da moti browniani, ad una velocità di ca. 1mm all'ora. comunque di cloro ce n'è talmente poco che toglierlo non credo possa fare differenza

Le caraffe filtranti usano dei filtri:funzionano se questi sono cambiati con estrema regolarità. Spesso col tempo si lascia un po' andare la corretta manutenzione e la qualità dell'acqua addirittura peggiora.
Magari posso ricercare le fonti e aprire il 3d che suggerivi: io non le uso ma in alcuni casi possono servire.


è ovvio che se usi uno strumento in modo improprio poi non puoi reclamare sul suo funzionamento. io la mia la curo come un fucile di precisione e non ho mai avuto problemi. se la si trascura, mille volte meglio non usarla. se non se ne ha necessità, come nel tuo caso, ancora meglio non usarla! non potrei mai dirti il contrario

Cloro. Anche se per legge lo si usa obbligatoriamente, con me sfondi una porta aperta perchè abitualmente lo faccio evaporare.


secondo me non lo fai evaporare. e poi, ripeto, la pericolosità di una sostanza non prescinde dalla quantità in gioco. ad esempio la transflutrina, la pralletrina e le altre sostanze usate negli antizanzare sono molto più tossiche per l'uomo che per la zanzara. però questa tossicità è misurata per grammo dell'organismo esposto alla sostanza. nonostante sia più tossica per noi, quindi, le zanzare muoiono e noi no, perché una zanzara peserà, stimo per eccesso, 0.3g a pancia piena, mentre io peso 70000g

Le strategie di cui ho letto per cui si usano certi ingredienti sono diversi da quelli che descrivi:
La farina di ceci non pulisce per abrasione: assorbe lo sporco come il talco sulle macchie. Personalmente ciò che percepisco è l'eliminazione quasi totale dell'olio endogeno del cuoio capelluto (cosa che fanno tutti gli shampoo: per questo servono i balsami). Ci sono farine collose che non vanno bene, altre più abrasive che servono per lo scrub sul corpo ma non per i capelli (il che conferma il tuo avvertimento). Per la proliferazione batterica l'osservazione è generalmente giusta ma andrebbe quantificato il rischio di un lavaggio ogni tot, con accurato risciaquo e con l'acido citrico usato dopo (c'è chi usa le argille).


quindi dici che assorbe per capillarità.. può essere, ma sinceramente preferisco un detergente, e ti dico subito perché. la farina di ceci è una matrice con una polarità ben definita (fondamentalmente è amido) e tenderà ad assorbire sostanze con una polarità non troppo differente, mentre con acqua e sapone puoi rimuovere tutto completamente. ad esempio gli idrocarburi che ti si depositano sui capelli a causa dell'inquinamento la farina di ceci non li toglie. e poi rimane il problema dell'amido solubile che ti si deposita sul cuoio capelluto e sui capelli, che onestamente non so quantificare ma che mi fa un po' schifo

L'acqua è leggemente alcalina, shampoo e saponi sono molto alcalini e per questo lavano: il capello è pulito ma l'alcalinità apre le scaglie di cui è composto il capello (diventa duro, crespo e si annoda). L'ambiente acido chiude le scaglie: i capelli sono lisci quindi più morbidi e lucenti; non si aggrappano l'un con l'altro e quindi non si annodano e non si increspano.
Il succo di limone contiene un 7-8% di acido citrico. Una soluzione al 5% di acido citrico anidro (un cucchiaino in un litro d'acqua) ne contiene meno quindi è meglio evitare di farlo andare in piccole ferite o occhi (non vi ammazzarebbe lo stesso). Io ne ho comperato un chilo a 5 euro qualche mese fa e non l'ho ancora finito (lo uso per più cose).


questo mi sembra falso.. le cose non stanno come dici. il capello in pratica è una proteina, è tenuto insieme da legami peptidici (ammidici). un ambiente acido o alcalino catalizzerebbe comunque l'idrolisi della poliammide e rovinerebbe il capello. il sapone è una sostanza alcalina, ma i detergenti per il corpo generalmente no. ed in ogni caso non è l'alcalinità a renderli 'pulenti', ma le proprietà anfifile (o anfipatiche o tensioattive, sono tutti sinonimi) delle molecole presenti. solvatano lo sporco e lo rendono solubile. e queste proprietà mancano tanto alla farina di ceci quanto all'acido citrico

A quanto ho letto è proprio l'alluminio che occlude i pori: li astringe per una reazione della pelle.
Il bicarbonato non tappa: assorbe gli odori e crea un ambiente alcalino che inibisce in parte i batteri, la vera causa dell'odore. Io non smetto di sudare. C'è chi lo affianca all'amido per assorbire anche il liquido o agli oli essenziali. io non lo faccio.


quindi anche questo dovrebbe funzionare per capillarità. bah, io è la prima volta che sento una cosa del genere. e comunque le capacità alcalinizzanti del bicarbonato possono essere rilevanti con acidi molto forti (io stesso l'ho usato un sacco di volte, ad esempio per neutralizzare l'acido solforico quando faccio il fulmicotone), ma col sudore..

Anche sul dentifricio l'uso spiegatomi ha un altro principio: il bicarbonato deve essere assolutamente totalmente disciolto proprio perchè abrasivo (il fondo della soluzione satura non lo smuovo e non lo porto in bocca). E' la sua alcalinità che abbatte la prolificazione batterica dopo mangiato: dopo il lavaggio, col tempo il ph della bocca si riequilibria. Ci sono dentisti che per la pulizia te lo sparano sui denti! la pulizia reale è affidata alla meccanica dello spazzolino e del filo.
Non ho abbandonato del tutto il dentifricio, darò un occhiata al marvis (mi interessa molto l'azione nei punti in cui lo spazzolino non arriva


e quando usi il bicarbonato non usi nessun detergente? comunque quasi quasi invocherei Crux perché ho il dubbio che usare il bicarbonato come dici tu possa avere lo stesso effetto di una terapia antibiotica prolungata: i batteri si selezionano e rimangono in vita solo i più forti.. il che generalmente non è una cosa molto positiva. sul fatto di usare o meno il dentifricio poi la scelta rimane a te, mi premeva solo chirire che il bicarbonato non pulisce

Sul detersivo non ho idea di cosa stai parlando: non ho ancora approfondito e studito :P : sul forum sopracitato c'è chi lo usa così ed è soddisfatto. il moderatore suggerisce generalmente in effetti di aggiungere un poco di lavapiatti bio.
Comunque, visto che sei curioso, ti consiglio di lurkare quel forum: a parte l'acqua tutto quel che so l'ho letto lì.
Nei limiti di sicurezza io sperimento un po' tutto.


grazie, se riesco a ritagliarmi un po' di tempo uno di sti giorni ci do un'occhiata
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Offline nicola

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Re:l'autoproduzione
« Reply #92 on: August 14, 2012, 17:13:09 pm »
+1
il mio micro-orto:






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Offline happosai lucifero

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Re:l'autoproduzione
« Reply #93 on: August 14, 2012, 17:21:41 pm »
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carino :thsit:  ma siete autosufficienti o dovete comunque comprare un po' di verdura? e alberi da frutta ne hai?
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Re:l'autoproduzione
« Reply #94 on: August 14, 2012, 17:42:08 pm »
0
nooo, assolutamente non autosufficienti, per ora. Però abbiamo in programma di aggiungere prodotti. Piante da frutto per ora solo susine. Metteremo qualcosa, ma non ora. Il problema sono le zone in cui abbiamo i pini.
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Offline happosai lucifero

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Re:l'autoproduzione
« Reply #95 on: August 14, 2012, 17:50:27 pm »
0
io i pini li odio.. fanno resina e sotto non ci cresce erba, danno solo i pinoli e da bambino per aprirli con le pietre ci mettevo un sacco di tempo, e tolgono spazio e acqua agli alberi da frutto. fossi in voi li toglierei e li userei per la stufa
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Offline Marco C.

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Re:l'autoproduzione
« Reply #96 on: August 14, 2012, 18:00:22 pm »
-1
Io mi sono comprato quelle caraffe fltranti...e bevo con quelle l'acqua del rubinetto...(cosa ne dici happo?)

Che potresti farne tranquillamente a meno! ;)
Se l'acqua dell'acquedotto è potabile non ti serve altro. A limite, prima di riempire la bottiglia, tieni aperto il rubinetto per una trentina di secondi, in modo da far uscire i residui di sporco, nel caso tu abbia tubature vecchie. Tra l'altro, aggiungo, le tanto amate caraffe, secondo uno studio della Sapienza, non solo non migliorano la qualità dell'acqua (se potabile!) ma, addirittura, potrebbero anche abbassarne il contenuto di sali minerali.

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Offline Aliena

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Re:l'autoproduzione
« Reply #97 on: August 15, 2012, 00:20:25 am »
0
Voi bevete l'acqua del rubinetto o quella in bottiglia?
Rubinetto[1]: è buona!  :-*

Abbiamo anche acqua in bottiglia (in caso di ospiti):

 1. Senza nemmeno "farla riposare"
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Offline Jack Burton

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Re:l'autoproduzione
« Reply #98 on: August 15, 2012, 00:23:21 am »
0
il mio micro-orto:





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ma..l'erba l'hai tolta tu o sei come attila?

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Offline Darth Dorgius

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Re:l'autoproduzione
« Reply #99 on: August 15, 2012, 07:56:29 am »
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Bello nicola! :sur:

In totale, quanti metri sono?
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.


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Offline beppegg

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Re:l'autoproduzione
« Reply #100 on: August 15, 2012, 11:42:44 am »
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Ma il classico "cenere e aceto" per lavare i piatti?
Dio c'è, ma non sei tu: Rilassati!!!!

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Offline salix

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Re:l'autoproduzione
« Reply #101 on: August 15, 2012, 13:02:29 pm »
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Ma il classico "cenere e aceto" per lavare i piatti?
Attenzione: L'aceto non va usato a contatto coi metalli: l'acido acetico è molto potente e li rovina. mobilizza il nichel e dai oggi dai domani rischi di diventare allergico (non è piacevole: è più diffuso di quanto si creda). Magari non lo usi per le pentole, ma il lavello non è d'acciaio? Io userei solo quello bianco per le ceramiche del bagno e le plastiche, personalmente; e sempre diluito molto in acqua (ne usi meno e funziona alla grande lo stesso: provato).

Sta diventando Ar.MA.ssaie XD
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Offline salix

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Re:l'autoproduzione
« Reply #102 on: August 15, 2012, 15:43:30 pm »
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Quote
per favore mi fai qualche esempio? poi, non ti dico che non è così, ma quand'anche in un prodotto ci fosse un componente che a te non interessa, se non inficia il funzionamento del prodotto, e il prodotto rimane comunque anni luce avanti rispetto alle alternativa casalinghe, perché rifiutarlo?
esempi veloci: le 26 sostanze allergizzanti (un elenco qui: http://www.abc-cosmetici.it/index.php/per-saperne-di-piu/allergie/allergie/) o il "parfum" in tutti i prodotti che non devono profumare: tutti i detersivi per pavimenti che conosco profumano al momento del lavaggio per circa un minuto. Il profumo si esaurisce subito ma la massaia percepisce quella folata come un feedback del funzionamento detergente mentre non è vero: è puro marketing. Ogni elemento aggiunto rientra nel processo, nel costo finale per me e nel 'costo' ambientale; inoltre è un possibile allergizzante: può provocare prurito sfoghi o altro. Penso sia meglio usare meno cose possibili.

Vorrei approfondire questa cosa:
"il prodotto rimane comunque anni luce avanti rispetto alle alternativa casalinghe"
Quali sono i vantaggi pratici della chimica 'spinta'? Da un punto di vista igienico ho l'impressione (pura e semplice) che si tenda ad una disinfezione esasperata e alla lunga controproducente. Quali batteri realmente pericolosi e in che quantità non riesco a togliere con prodotti autartici?
Il potere pulente di questi prodotti è così migliore da dover usare un azione meccanica reale meno spinta e meno passate (= meno fatica)? Invece di sfregare il mocio per terra basta che lo lascio scorrere? Se si, questi vantaggi pareggiano realmente gli svantaggi?

Quote
l'unica cosa: lasciare l'acqua nella brocca dalla sera prima ...
Ho iniziato a farlo dopo averlo letto come consiglio su Altroconsumo. Se consumo l'acqua direttamente da rubinetto spesso sento il sapore del cloro; se lascio fuori l'acqua per qualche ora no. Riscaldare? sono troppo pigro... così come faccio ora è perfetto per me.

Quote
secondo me non lo fai evaporare. e poi, ripeto, la pericolosità di una sostanza non prescinde dalla quantità in gioco
Paracelso docet: per questo generalizzavo dicendo che non è insano quello nell'acqua potabile.

Quote
è ovvio che se usi uno strumento in modo improprio poi non puoi reclamare sul suo funzionamento...
Direi che la vediamo alla stessa maniera: se avessi un acqua cattiva dovrei scegliere anch'io tra filtri o bottiglia. Condivido però la preoccupazione di Nicola per il quale l'utilizzatore medio, "la massaia", non percepisce il rischio reale: "La caraffa colorata, semplice acqua dopotutto: se una leggerezza ogni tanto fosse così richiosa non la metterebbero sul mercato". E iniziano a risparmiare sul cambio dei filtri...

Quote
con acqua e sapone puoi rimuovere tutto completamente. ad esempio gli idrocarburi che ti si depositano sui capelli a causa dell'inquinamento la farina di ceci non li toglie
Idrocarburi eh??? uff quante cose devo approfondire, grazie :).
Quote
il sapone è una sostanza alcalina, ma i detergenti per il corpo generalmente no. ed in ogni caso non è l'alcalinità a renderli 'pulenti', ma ... e queste proprietà mancano tanto alla farina di ceci quanto all'acido citrico
Forse è scorretto dire che lavano perchè sono alcalini come ho scritto prima; è vero però che solitamente i saponi più 'lavanti' lo sono: immagino che la composizione per pulire forte abbia come effetto collaterale l'alcalinità. I saponi possono avere un ph 9-10, se non ricordo male, il cuoio cap tra 4 e 6. il citrico (diluito) dopo lo shampoo riequilibra il ph naturale.
Ho i capelli medio-lunghi ricci: se uso solo lo shampoo normale e basta, dopo è un disastro: duri, crespi, ecc. il balsamo è indispensabile. l'acido citrico funziona meglio di un qualsiasi balsamo abbia mai usato: i capelli sono come descritto in precedenza e non ho un nodo (prima un casino). L'effetto reale coincide con il principio che ho letto. Ha anche abbattuto la forfora!
Quote
sul fatto di usare o meno il dentifricio poi la scelta rimane a te, mi premeva solo chiarire che il bicarbonato non pulisce
diciamo che adesso li sto un po' alternando: per ora sul forum c'è chi afferma di usarlo da molto tempo e di avere l'approvazione del dentista ma anch'io vengo cmq dal dentifricio quotidiano e un po' di timore ad abbandonarlo ce l'ho.
Provando con cautela l'autarchia ho già ottenuto dei benefici.
Faccio un conto semplice: io prendo un kg di acido citrico in scatola di cartone e mi costa 4/5euro, a stima mi durerà circa metà anno usandolo per varie cose. Un flacone di balsamo costa più o meno uguale ma ne uso più di due all'anno e lo uso solo per i capelli. Solo i flaconi in plastica sono molti più rifiuti del cartone del citrico. E il processo produttivo di circa 20 elementi chimici con miscelazione contro uno e lo stampaggio dei flaconi?
Non so se hai fatto prove autarchiche: Soluzione di acido citrico al posto del balsamo e bicarbonato per deodorare ambienti come frigo o scarpiere non credo siano minacciosi per la salute. Se provassi (naturalmente se è tuo interesse), potresti darci delle impressioni severe.

Quote
grazie, se riesco a ritagliarmi un po' di tempo uno di sti giorni ci do un'occhiata
Grazie a te, tutte le cautele che mi offri sono oro per la mia ricerca :)
forse anche questo può essere molto utile o curioso per te.
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« Last Edit: August 15, 2012, 15:48:13 pm by salix »
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Re:l'autoproduzione
« Reply #103 on: August 15, 2012, 20:54:46 pm »
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@ Jack: non ho tolto l'erba, semplicemente non l'ho ancora seminata, e comunque non è facile farla venire, quella che vedi è sabbia, siamo a 300 mt dal mare.

@ Dorje: è una striscia dietro casa, circa 20 mt x 3-4 mt.
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Offline salix

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Re:l'autoproduzione
« Reply #104 on: August 17, 2012, 21:54:46 pm »
0
pane, pasta, pesto, sughi, pizza, gelati, succhi, marmellate, dado
Tutto fatto in casa, lavoro della moglie[1] soprattutto, io disturbo e consumo
A breve pure l'orticello, ma quello sarà lavoro mio  :)
 1. che ha anche un lavoro di tutto rispetto come impegno
come si fa un buon dado?
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