Se la DP è nata per difendersi (per è me molto meglio uno sport da combattimento, ma questo è un altro discorso! ) a che cacchio servono le arti marziali?
Quasi a nulla.
Dal mio punto di vista molte am, soprattutto tradizionali hanno avuto origine e un'evoluzione orientata da obiettivi di dp, ossia cercando di migliorare le probabilità di sopravvivenza per contesti abbastanza specifici legati alla zona e il contesto in cui sono nate e si sono evolute (ossia tot tempo fa e nel loro contesto erano quello che oggi chiameremmo difesa personale).
Ma oggi direi che sono da considerare intrattenimento e materia per hobbisti, come del resto intendo in modo simile anche corsi di dp e pure sdc.
Nel caso di am, sdc, dp possono poi essere considerati per qualcuno un'attività economica legata all'insegnamento e nel caso degli sdc non solo come figura di insegnante ma anche di praticante quando si riesce a diventare professionisti, non solo per regolamenti ma per introiti economici.
Per la salvaguardia reale della propria o altrui incolumità le conoscenze e abilità dal mio punto di vista sono invece un po' diverse da quelle percepite come luogo comune da moltissimi e sono riconducibili a quelle richieste e sviluppate nei lavori del settore della sicurezza, come per esempio l'indispensabile abilità nel maneggio delle armi da fuoco.
I lavori della sicurezza maggiormente legati ad aspetti collegabili a discipline “da palestra” sono per me quelli dei buttafuori e alcuni sporadici incarichi come guardia del corpo, ma considero questi casi l'eccezione che conferma la regola.
In soldoni, per necessità di dp più che chiedermi con quanta efficienza so tirare un cazzotto o proiettare, mi chiederei quanto son bravo a prevedere, riconoscere e reagire (tramite soprattutto l'abilità di estrazione e maneggio di armi) a potenziali rischi.