Ottica DP, ho chiuso e sono il "clinch"... preferisco trovare il modo di colpire o di buttare giù?
(o meglio, chiaro che se posso colpire per "ammorbidire" lo faccio, ma il mio "end-game" qual è?)
Nelle am filippine, da cui Faedda ha preso gran parte del repertorio del suo sistema, non c'è una netta distinzione tra striking e grappling come in voga negli ultimi anni. Nel sud-est asiatico la cultura non è incline alla catalogazione quanto quella giapponese o la nostra occidentale e questo aspetto anche in ambito marziale didattico può appunto essere considerato una sua croce e delizia al tempo stesso.
Quindi rientra nell'ottica dei sistemi combattivi l'idea di sbilanciare l'avversario per colpirlo con più efficacia e viceversa senza preoccuparsi minimamente se le azioni siano catalogabili come striking o lotta. L'end game stesso potrebbe essere una miscela della due cose.
Di conseguenza se l'ottica di dp è quella tradizionale, la cui differenza più importante con i tempi e i contesti urbani attuali è la mancanza di potenziali telecamere e della bravura della polizia scientifica e le conseguenti implicazioni legali, all'atto pratico a mani nude i proseguimenti all'ingresso si traducono di solito a gomitate, pugni a martello/avambracciate, testate miscelate allo sbilanciamento avversario coadiuvato dall'uso dei nostri arti inferiori in linea bassa.
Se me ne voglio andare in fretta senza arrecare troppi danni è un classico sbilanciare e arrecare qualche danno alle articolazioni (caviglie e ginocchia) degli arti inferiori dell'opponente per garantirsi un vantaggio di tempo nella mia fuga.
Se si vuole finire spesso tra un colpo e l'altro si cerca di lasciare almeno un paio di diverse aree su cui debba intervenire l'ortopedico, almeno una leva cervicale strappata
[1] e 1-2 dislocazioni agli arti.
In ottica tradizionale ancora più 'fondamentalista' colpi e sbilanciamenti simili a quanto scritto sopra possono essere finalizzati al prender tempo per estrarre il coltello
[2] e quindi:
se me ne voglio andare senza proprio far troppi danni una volta controllato l'aggressore mi limiterò a tagliare qualche tendine in alternativa al danneggiamento articolare a caviglie e ginocchia (è un caso considerato ma non il più probabile e principale dal momento che si estae una lama);
Oppure mi assicuro di finire il lavoro che l'uso principale del coltello come arma implica.