2. Nella scuola Cheng Ming, di cui Takuan e io abbiamo esperienza (più Takuan, a dir la verità, io sono solo un principiante), si troverebbero pratiche di "lavoro interno". Il primo stadio di tale pratica (ohi, la chiamano loro "nei gong"!) consiste, guarda caso, nel zhan zhuang. Ma per il tempo che l'ho praticato, non ho mai ricevuto istruzioni sull'ascolto (queste casomai le ho ricevute nello yiquan nostrano), ma istruzioni molto più basilari, relative alla postura - come porre le piante dei piedi, le ginocchia, il dorso e l'addome, le spalle, il collo, il capo. Si tratta di un lavoro posturale che, da solo, richiede un grande sforzo (la postura non è davvero rilassata, ma richiede una serie di tensioni in relazione le una alle altre) e una grande precisione. Se c'è lavoro mentale, questo riguarda il continuo monitorare la posizione, perché le tensioni non si allentino, perché la postura non si adagi nel consueto (a me succede sempre...).
Esatto. Ora, qual è il punto di contatto con lo sviluppo dell'energia interna?
Da un punto di vista dei benefici alla pratica marziale degli stili che si basano sulla capacità di muovere il corpo come se fosse una cosa sola e contemporaneamente mantenere il corpo in tensione strutturale sicuramente il ZZ è un esercizio utile ad abituarsi a questo atteggiamento posturale.
E fin qui tutto bene.
Lasciamo perdere tutto quello che riguarda il Qi in termini di Intenzione, di dantien, ecc...
Prediamo invece semplicemente uno dei termini intorno al Qi cioè il "blocco del Qi". La medicina cinese ci dice che se il Qi si blocca allora il corpo si ammala. Perfetto. Quindi il Qi deve scorrere.
Dal punto di vista prettamente marziale non risultano, non dico che non esistano, praticanti che pur facendo ore e ore di ZZ siano diventati dei fenomeni nel combattimento. Però ci possono stare un sacco di "se" e di "ma"
perché personalmente ritengo si combatta e si pratichi meglio esercitandosi nel ZZ. Però non ci prove utili a dimostrarlo.
Ma se non sono diventati dei fenomeni nel combattimento almeno campano di più? Neanche questo è vero.
Non è vero per tutti? Mah...forse qualcuno è campato di più, ma come dimostriamo che è stato per ZZ, lo sviluppo dell'energia interna o altri fattori?
Ci rimangano quelli che sono malati e che facendo ZZ hanno migliorato le loro condizioni di salute. Quindi avevano la malattia per il Qi bloccato e poi l'hanno sbloccato.
Mmmm...Certo ci sono articoli che esaltano il taiji come disciplina che ha migliorato la risposta ai farmaci dei malati di aids. Aumento le difese immunitarie, addirittura qualcuno è pure guarito....
C'è solo un unico problema che fa la differenza fra la scienza e quindi l'omologazione di un sistema e il resto: lo strumento di misura. Hanno più o meno misurato il bosone. Quando misureremo pure il Qi...
Oppure il Qi non si può misurare perché non è come le calorie, le proteine o il colesterolo. Magari è un insieme di "elementi tecnici". Forse è una questione mentale. Ma l'agopuntura? Lavora sul Qi. E qui via a ulteriori fiumi di parole
Alla fine quello di cui sono sicuro è solo dell'apporto fisico della pratica del ZZ e del lavoro mentale.