Sono stato mandato in palestra piccolino perchè mia mamma voleva che mi dessi una calmata e imparassi un pò di disciplina.
Ho continuato perchè mi vergognavo a mollare.
Poi sono andato avanti perchè iniziava a piacermi e volevo imparare a picchiare meglio.
In qualche misura, frequentare mi ha indotto a pormi delle domande, così che "picchiarsi per la strada" ha iniziato ad essere qualcosa che non mi stava più molto bene e non mi faceva sentire più figo.
Poi le gare e la gratificazione, la sfida, con gli altri e con me stesso.
Ad oggi mi piace non smettere di imparare nuove cose o nuovi modi per fare quelle vecchie, scoprendo dettagli, scoprendomi capace di fare questo o quello, sentendomi vivo quando ho davanti dei ragazzi giovani e non soccombo.
Ma più che altro, dopo tanti anni, è qualcosa che mi fa stare bene, che mi ricarica, che mi regala una oasi libera da qualsiasi altro pensiero, dove sono esattamente ciò che sono, nel bene e nel male, senza alcun ruolo, lavorativo, amicale o familiare che sia, una libertà di cui non so più fare a meno.