La nuova picchiata del kamikaze senese

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #180 on: January 05, 2014, 16:10:51 pm »
+1
Vedo un tarzanello di vaselina nell' occhio destro.

Tutto Torna

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Offline Saburo Sakai

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #181 on: January 28, 2014, 17:01:18 pm »
+9
Tutto vero, la foto non mostra un momento di grande coordinazione, ma mi pareva racchiudesse abbastanza il "pathos" del match.

Mi permetto di riprendere spesso questa vecchia discussione per permettere a chi vuole di dialogare con me su questi temi senza andare a far baccano in altre sezioni o discussioni. Magari non lo leggeranno in tanti ma spero lo leggano quelli più attenti e interessati all'esperienza diretta sul campo.

Ormai ho raggiunto l'anno e mezzo di pratica pugilistica piuttosto costante, non sono certo un esperto o un gran pugile ma ho comunque raccolto diversi feedback e mi sono "purgato" almeno in parte da anni di stratificazioni di nozioni orientalistiche.
Rimane intatta la mia passione per una certa visione della vita e dell'approccio marziale, ma provo un misto di compassione e fastidio quando mi confronto con ex compagni/e di allenamento che dopo diversi anni di pratica continuano a ripetere a pappagallo quanto sentono dire nel dojo senza farci un minimo di "tara" sopra e senza sperimentare realmente ciò che sostengono al livello teorico. Non che io mi ritenga un illuminato o un risvegliato o amenità simili, fanno bene a fare il loro percorso... ma mi da fastidio vedere l'impostazione bovina e fideistica senza un minimo di spirito critico, nelle AM come nella vita in generale.
E allora ne approfitterò per levarmi qualche sassolino dalle scarpe, forse l'avrete colto da miei post precedenti ma qui sintetizzo alcuni punti in maniera chiara ed incontrovertibile, magari con termini anche forti ma spero di non offendere la sensibilità di nessuno:

1) CHIARIRE COSA SI FA: il karate si vende come tutto e niente, e si presta a fornire mille giustificazioni ad ogni praticante. in questo sicuramente si adatta a tutti, dal trippone al nerd, alla ragazzina invasata, all'allievo che a 50 anni non combina un cazzo nella vita ma lì dentro ha qualche Dan e si atteggia a uomo di mondo. Ho visto delle dimostrazioni di karate puramente sportivo FIJLKAM e (almeno qui da me) FA PENA. Ma veramente, senza scherzi. Un balletto sarebbe molto più onesto ed esteticamente armonioso. Il karate tradizionale FIKTA in compenso non ha un'identità ben precisa, e vive in un limbo dove sopravvivono mille sfaccettature e nessuna persegue alla fine l'eccellenza. Rimane quindi alla fine mirato ad auto preservarsi come struttura ma non esprime qualcosa di competitivo e attrattivo al di fuori del proprio orto. Si parla ovviamente di giovani ed adulti abili ed in grado di fare agonismo, discorso a parte per bambini (sulle mamme l'illusione che il pargoletto si sappia difendere senza colpo ferire fa sempre fashion) e per altre categorie di praticanti, ma che nel medio periodo porteranno ad un abbassamento qualitativo mostruoso la disciplina.

2) QUESTI C***O DI KATA: cosa sono ? A cosa servono ? Cosa allenano ? Dopo approfondita meditazione, seria riflessione ed accurata sperimentazione sono giunto alla conclusione per me SONO UNA CAGATA PAZZESCA. Non li sopportavo quando facevo karate (13 anni), ora poi non li voglio vedere nemmeno col cannocchiale. L'unica cosa che ne giustifica la pratica è, se piacciono, di farli con lo stesso spirito di quelli che collezionano gli orologi della De Agostini. Per il resto come detto altrove servono a mantenere in piedi un meccanismo di potere che eviti il confronto diretto marziale. Da quando ho smesso di farli ed ho dedicato il tempo da questi sottratto ad allenarmi in maniera funzionale con esercizi mirati allo scopo del combattimento ho guadagnato enormemente in forma fisica, tempismo, reattività, potenza e salute, in quanto tutti i dolori articolari e muscolari dovuti all'effettuazione di posizioni assurde ed innaturali se ne sono andati come per magia. Gli unici dolori che ho ora (a parte qualche botta) sono dovuti allo sforzo muscolare in sé, ma mai dovuti a situazioni in cui a fine allenamento non sono nemmeno sudato ma mi muovo per giorni come un ottantenne.

3) LA FIGURA DEL MAESTRO E DEGLI ALLIEVI PIU' ANZIANI: sento ancora miei ex-compagni di allenamento pendere dalle labbra del Sensei o di altri allievi come se qualsiasi cosa dicano o facciano sia oro colato. Se ruttano a tavola, avranno certamente rivelato i segreti del combattimento disarmato contro un reparto di Spetznaz ed i misteri della vita dopo la morte. Non rinnego l'amicizia e la simpatia per il mio vecchio maestro, cui vado anche a far visita, ma credo che ogni cosa vada presa con spirito critico e "scientifico", almeno nel momento in cui si parla di cose fisicamente verificabili. Anche io ero stupito da maestroni veramente veri che a 70 anni facevano allenamenti e sembravano dotati di forza straordinaria. Poi ho trovato anche a boxe gente di 74 anni che senza energie mistiche, occhi a mandorla e aneddoti leggendari, si allena tutti i giorni con i ragazzi e salta la corda come un fringuello. Ma se ci parli ride e scherza e non si erge su un piedistallo come se fosse una statua d'oro da adorare per i poveri mortali.

4) IL PUBBLICO MEDIO: come detto anche in precedenza, il pubblico medio del karate ormai è perlopiù a livelli sotto la media per qualsiasi sport di combattimento. Certo qualcuno forte e bravo c'è, per carità, ma in tutta una regione fai fatica a trovare lo stesso numero di atleti che per qualità e forma fisica si possano rinvenire in un'unica buona palestra di SDC. Per il resto ci trovi di tutto, forme fisiche raccapriccianti e situazioni psicologiche di estrema fragilità e dipendenza, alla ricerca di sicurezze da raccontare a sé stesso e agli altri ma da non mettere assolutamente alla prova. Se non ci sarà una rapida inversione di tendenza temo questa (come altre simili) arti marziali finiranno non per scomparire, ma per diventare il rifugio preferenziale di casi di disagio, di gente che vuole sentirsi un samurai senza ammettere di fare cosplay, di persone che parlano di combattimento ma nei fatti lo rifuggono creandosi millemila giustificazioni storiche, filosofiche, spirituali ecc.ecc.

Avrei altro da approfondire ma per motivi di tempo mi vengono in mente questi argomenti. Se qualcuno volesse ampliare il dibattito sono ben disponibile ad ospitare in questa discussione ulteriori considerazioni, oltre che a chiarire quanto scritto.
Rimango fermamente del parere che il Karate non faccia schifo, ma che ormai per farlo davvero si debba fare altro, in quanto ciò che viene detto in teoria deve essere applicato e verificato in altri contesti.

Se qualcuno volesse obiettare che qui siamo nella sezione "pugilato"... ebbene tutto questo l'ho capito grazie al pugilato. 8)
Saluti e banzai.
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Offline Menosse

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #182 on: January 28, 2014, 17:38:54 pm »
0
Se un paio di anni fa mi avessero detto che tu un giorno avresti scritto un post del genere non ci avrei creduto...
Quote
...diventare il rifugio preferenziale di casi di disagio, di gente che vuole sentirsi un samurai senza ammettere di fare cosplay, di persone che parlano di combattimento ma nei fatti lo rifuggono creandosi millemila giustificazioni storiche, filosofiche, spirituali ecc.
:'(  :thsit:

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #183 on: January 28, 2014, 17:42:06 pm »
0
è stato illuminato, finalmente, accogliete la lieta novella  ;D

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Offline Saburo Sakai

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #184 on: January 28, 2014, 17:44:46 pm »
0
Qui risponde la segreteria telefonica di Saburo Sakai.
Pregasi attenersi a tema senza prendere per il culo.
Lasciare un messaggio dopo il segnale acustico.
Biiiiiip.
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Offline Shurei-Kan

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #185 on: January 28, 2014, 17:45:11 pm »
+1
Saburino.... io AMO profondamente il mio Karate, lo sai...

Ma proprio perchè voglio bene al Karate non posso che appoggiare le tue critiche, severe ma sincere e per me costruttive.

Oss!

PS - Prima che mi scrivi l'ennesimo PM per chiedere chi sono..... sono sempre quel pirla di Shurei-Kan  XD

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Offline Saburo Sakai

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #186 on: January 28, 2014, 17:46:36 pm »
0
Ecco, dal nome pensavo tu fossi Ryujin...  :spruzz:

Mi scuso se posso risultare pesante, ho maturato nel tempo una certa visione, ed anche se ho promesso a me stesso di portare rispetto al mio ex-maestro e di rimanere in ottimi rapporti con i miei ex-compagni di allenamento, ho un groppo in gola micidiale quando ripenso ai tanti anni passati nel dojo ed alle esperienze più o meno direttamente correlate... come il trauma al viso o le mille pippe mentali che mi facevo sul combattimento e l'autodifesa.
Colpa mia certamente, delle mie inadeguatezze ecc. ecc. , ma per me è stato un lungo e laborioso processo di metamorfosi e di separazione da preconcetti. E, credimi, su alcune cose mi mordo lingua e dita per non dirle e non scriverle.

E tutto questo perché in fondo anche io amo il karate, di cui comunque ho assaggiato degli aspetti chiave... perché se non me ne fregava niente sarebbe stato tutto molto più semplice.

Poi faccio considerazioni a grandi linee facendo una media del visto e vissuto, ma ovviamente come ho detto dentro c'è di tutto, anche gente forte e molto intelligente che affronta tutto con spirito critico e non fideistico, e sono quelli che secondo me tengono a galla questa disciplina nella speranza che un giorno ritorni alle origini negli scopi e vada nella modernità con i metodi.
« Last Edit: January 28, 2014, 17:52:37 pm by Saburo Sakai »
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Offline Shurei-Kan

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #187 on: January 28, 2014, 18:00:07 pm »
+1
Ti voglio bene Sauro....

Non c'è bisogno che tu ti trattenga su nulla. Se hai da liberarti di quel nodo alla gola, questo è il posto giusto e con i tuoi modi, sono certo nessuno si offenderà  :)

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Offline Saburo Sakai

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #188 on: January 28, 2014, 18:12:19 pm »
+5
5) LA LEGGENDA DEL COLPO RISOLUTIVO: andrebbe detto che la storia del colpo risolutivo, quello unico, netto pulito e stampato nel punto vitale dell'avversario in modo tale da renderlo immediatamente inoffensivo, è una storia di ricerca puramente simbolica della perfezione sia dal punto di vista di atteggiamento mentale che stilistico. Ma nella pratica è qualcosa di assolutamente rischioso ed inefficace, perché azzeccare un colpo singolo in maniera risolutiva senza prenderne nel frattempo una grandinata è cosa al quanto irreale. Può succedere il colpaccio della domenica a caso o se l'avversario è un inetto completo, ma in tal caso inutile allenarsi per anni. Bene quindi illustrare l'idealità del colpo ben fatto, ma malissimo spacciare questo come qualcosa da ricercare in uno scontro, a meno che non si tratti di un regolamento mirato solo a quello ed in tal caso va detto chiaramente "don't try this at home", o peggio ancora con Fedor in un vicolo buio. Peccato che la combinazione rapida ed efficace venga insegnata nella migliore delle ipotesi dopo anni di forme e colpi singoli, e mai sperimentata su un bersaglio non collaborativo, cosa che negli SDC ti fanno fare alla terza lezione.

6) LE PARATE !!! Ecco... avete mai provato a parate per davvero un calcio dato con la tibia opponendovi l'avambraccio ? Fa un male cane in un'esercizio preimpostato con un partner benevolente, figuratevi con uno che vi vuole dare una pedata in faccia o negli zebedei. Le parate, fatte fare fino all'ossessione per molti anni sono, per ammissione di praticanti di alto livello e di onestà intellettuale, qualcosa di assai rischioso che necessità di un'applicazione assai parsimoniosa e prudente in caso di scontro reale o di competizione, sempre a meno che l'avversario non sia di un livello tale per cui a quel punto se lo picchiate siete dei sadici e non dei guerrieri. Sarebbero, al limite, qualcosa da insegnare ad alto livello dopo anni di padroneggiamento delle schivate, ma viene fatto l'esatto opposto. E qui si introduce il fatto che nelle AMT le cose si insegnano al contrario rispetto alla loro funzionalità... e si apre un vaso di Pandora in cui viene il forte sospetto che dall'oriente ci prendano un po' per il culo...

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Offline Saburo Sakai

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #189 on: January 28, 2014, 18:32:08 pm »
0
Ti voglio bene Sauro....

Non c'è bisogno che tu ti trattenga su nulla. Se hai da liberarti di quel nodo alla gola, questo è il posto giusto e con i tuoi modi, sono certo nessuno si offenderà  :)

Carissimo Luca, l'affetto e la stima sono pienamente ricambiati. Mi piacerebbe anzi se hai voglia (sia te che altri utenti) instaurare un confronto su questi temi perché il mio scopo è sempre quello di imparare e di mettermi in discussione.
Ti abbraccio.  :)
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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #190 on: January 28, 2014, 18:42:05 pm »
+4
Ti voglio bene Sauro....

Non c'è bisogno che tu ti trattenga su nulla. Se hai da liberarti di quel nodo alla gola, questo è il posto giusto e con i tuoi modi, sono certo nessuno si offenderà  :)

Carissimo Luca, l'affetto e la stima sono pienamente ricambiati. Mi piacerebbe anzi se hai voglia (sia te che altri utenti) instaurare un confronto su questi temi perché il mio scopo è sempre quello di imparare e di mettermi in discussione.
Ti abbraccio.  :)

Sabù, non è per sfotterti, ma queste sono cose che io e altri utenti ( tra cui happo, mad ecc) ti ripetevamo anni fa, che discussione vuoi avere adesso che sei convenuto sulle nostre stesse posizioni? più che darti una pacca sulla spalla e dire che hai ragione non credo si possa fare.

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Offline Saburo Sakai

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #191 on: January 28, 2014, 19:08:57 pm »
0
La cosa qui si basa sulla mia esperienza personale e diretta, e mi rendo disponibile ad un confronto sia con chi la pensa come me che con chi la vede differente. Lancio degli spunti ma non voglio indottrinare né ridicolizzare nessuno perché come ho cambiato idea una volta posso capire meglio e cambiarla due non ritenendomi risvegliato o illuminato, appunto.n;-)
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Offline Rev. Madhatter

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #192 on: January 28, 2014, 19:33:05 pm »
+1
Spoiler: show
Tutto vero, la foto non mostra un momento di grande coordinazione, ma mi pareva racchiudesse abbastanza il "pathos" del match.

Mi permetto di riprendere spesso questa vecchia discussione per permettere a chi vuole di dialogare con me su questi temi senza andare a far baccano in altre sezioni o discussioni. Magari non lo leggeranno in tanti ma spero lo leggano quelli più attenti e interessati all'esperienza diretta sul campo.

Ormai ho raggiunto l'anno e mezzo di pratica pugilistica piuttosto costante, non sono certo un esperto o un gran pugile ma ho comunque raccolto diversi feedback e mi sono "purgato" almeno in parte da anni di stratificazioni di nozioni orientalistiche.
Rimane intatta la mia passione per una certa visione della vita e dell'approccio marziale, ma provo un misto di compassione e fastidio quando mi confronto con ex compagni/e di allenamento che dopo diversi anni di pratica continuano a ripetere a pappagallo quanto sentono dire nel dojo senza farci un minimo di "tara" sopra e senza sperimentare realmente ciò che sostengono al livello teorico. Non che io mi ritenga un illuminato o un risvegliato o amenità simili, fanno bene a fare il loro percorso... ma mi da fastidio vedere l'impostazione bovina e fideistica senza un minimo di spirito critico, nelle AM come nella vita in generale.
E allora ne approfitterò per levarmi qualche sassolino dalle scarpe, forse l'avrete colto da miei post precedenti ma qui sintetizzo alcuni punti in maniera chiara ed incontrovertibile, magari con termini anche forti ma spero di non offendere la sensibilità di nessuno:

1) CHIARIRE COSA SI FA: il karate si vende come tutto e niente, e si presta a fornire mille giustificazioni ad ogni praticante. in questo sicuramente si adatta a tutti, dal trippone al nerd, alla ragazzina invasata, all'allievo che a 50 anni non combina un cazzo nella vita ma lì dentro ha qualche Dan e si atteggia a uomo di mondo. Ho visto delle dimostrazioni di karate puramente sportivo FIJLKAM e (almeno qui da me) FA PENA. Ma veramente, senza scherzi. Un balletto sarebbe molto più onesto ed esteticamente armonioso. Il karate tradizionale FIKTA in compenso non ha un'identità ben precisa, e vive in un limbo dove sopravvivono mille sfaccettature e nessuna persegue alla fine l'eccellenza. Rimane quindi alla fine mirato ad auto preservarsi come struttura ma non esprime qualcosa di competitivo e attrattivo al di fuori del proprio orto. Si parla ovviamente di giovani ed adulti abili ed in grado di fare agonismo, discorso a parte per bambini (sulle mamme l'illusione che il pargoletto si sappia difendere senza colpo ferire fa sempre fashion) e per altre categorie di praticanti, ma che nel medio periodo porteranno ad un abbassamento qualitativo mostruoso la disciplina.

2) QUESTI C***O DI KATA: cosa sono ? A cosa servono ? Cosa allenano ? Dopo approfondita meditazione, seria riflessione ed accurata sperimentazione sono giunto alla conclusione per me SONO UNA CAGATA PAZZESCA. Non li sopportavo quando facevo karate (13 anni), ora poi non li voglio vedere nemmeno col cannocchiale. L'unica cosa che ne giustifica la pratica è, se piacciono, di farli con lo stesso spirito di quelli che collezionano gli orologi della De Agostini. Per il resto come detto altrove servono a mantenere in piedi un meccanismo di potere che eviti il confronto diretto marziale. Da quando ho smesso di farli ed ho dedicato il tempo da questi sottratto ad allenarmi in maniera funzionale con esercizi mirati allo scopo del combattimento ho guadagnato enormemente in forma fisica, tempismo, reattività, potenza e salute, in quanto tutti i dolori articolari e muscolari dovuti all'effettuazione di posizioni assurde ed innaturali se ne sono andati come per magia. Gli unici dolori che ho ora (a parte qualche botta) sono dovuti allo sforzo muscolare in sé, ma mai dovuti a situazioni in cui a fine allenamento non sono nemmeno sudato ma mi muovo per giorni come un ottantenne.

3) LA FIGURA DEL MAESTRO E DEGLI ALLIEVI PIU' ANZIANI: sento ancora miei ex-compagni di allenamento pendere dalle labbra del Sensei o di altri allievi come se qualsiasi cosa dicano o facciano sia oro colato. Se ruttano a tavola, avranno certamente rivelato i segreti del combattimento disarmato contro un reparto di Spetznaz ed i misteri della vita dopo la morte. Non rinnego l'amicizia e la simpatia per il mio vecchio maestro, cui vado anche a far visita, ma credo che ogni cosa vada presa con spirito critico e "scientifico", almeno nel momento in cui si parla di cose fisicamente verificabili. Anche io ero stupito da maestroni veramente veri che a 70 anni facevano allenamenti e sembravano dotati di forza straordinaria. Poi ho trovato anche a boxe gente di 74 anni che senza energie mistiche, occhi a mandorla e aneddoti leggendari, si allena tutti i giorni con i ragazzi e salta la corda come un fringuello. Ma se ci parli ride e scherza e non si erge su un piedistallo come se fosse una statua d'oro da adorare per i poveri mortali.

4) IL PUBBLICO MEDIO: come detto anche in precedenza, il pubblico medio del karate ormai è perlopiù a livelli sotto la media per qualsiasi sport di combattimento. Certo qualcuno forte e bravo c'è, per carità, ma in tutta una regione fai fatica a trovare lo stesso numero di atleti che per qualità e forma fisica si possano rinvenire in un'unica buona palestra di SDC. Per il resto ci trovi di tutto, forme fisiche raccapriccianti e situazioni psicologiche di estrema fragilità e dipendenza, alla ricerca di sicurezze da raccontare a sé stesso e agli altri ma da non mettere assolutamente alla prova. Se non ci sarà una rapida inversione di tendenza temo questa (come altre simili) arti marziali finiranno non per scomparire, ma per diventare il rifugio preferenziale di casi di disagio, di gente che vuole sentirsi un samurai senza ammettere di fare cosplay, di persone che parlano di combattimento ma nei fatti lo rifuggono creandosi millemila giustificazioni storiche, filosofiche, spirituali ecc.ecc.

Avrei altro da approfondire ma per motivi di tempo mi vengono in mente questi argomenti. Se qualcuno volesse ampliare il dibattito sono ben disponibile ad ospitare in questa discussione ulteriori considerazioni, oltre che a chiarire quanto scritto.
Rimango fermamente del parere che il Karate non faccia schifo, ma che ormai per farlo davvero si debba fare altro, in quanto ciò che viene detto in teoria deve essere applicato e verificato in altri contesti.

Se qualcuno volesse obiettare che qui siamo nella sezione "pugilato"
... ebbene tutto questo l'ho capito grazie al pugilato. 8)
Saluti e banzai.

Grande per il match e bellissima la foto! io me la appenderei,si vede benissimo la frenesia di tutte con le mani basse e lo sforzo addosso!  :D

Che dire, sono davvero contento di sentirti dire queste cose, non so se tu hai provato il senso di liberazione che senza pretese spirituali o psicologiche ha accopagnato l'equivalente passaggio di "sistema" mio,di arte mortale,di andy e tanti altri.

Ora continua a spaccare culi!
E ti auguro di soffrire come una merda ogni volta che senti un karateka parlare  XD XD
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
(A. S. LaVey )

il test d'ingresso funziona così
"ISCRIVITI GRATIS
va bene
SONO CENTO €
ma avevate detto gratis
SONO PER LE SPESE DI SEGRETERIA ..."

se ti lamenti, non sei adatto ad essere munto, altrimenti cerimonia del the in arrivo e tutti col collo gonfio ad accoglierti

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Offline Saburo Sakai

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Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #193 on: January 28, 2014, 19:39:37 pm »
+3
Grandissimo senso di liberazione e di respiro, è innegabile
Lo spirito viene prima della tecnica.

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MMAmedeo

Re:La nuova picchiata del kamikaze senese
« Reply #194 on: January 28, 2014, 21:27:55 pm »
+2
A leggere la tua storia, Saburo, sembra di rivedermi. Ho fatto il tuo stesso percorso, solo che invece di passare al pugilato mi sono dedicato alla lotta e alla thai, con una forte passione per le gare di MMA. Il bello della vita è cambiare, qualora se ne senta il bisogno. Non c'è cosa più allucinante di rimanere sulle stesse posizioni solo perché il maestrone di karate ha detto che è così. Ovviamente concordo sul fatto che i kata, e non solo essi, siano completamente inutili.
Ad ogni modo, leggendo il forum nel 2014, e paragondone i contenuti ai messaggi di una decina d'anni fa (o forse qualcosa in più, se andiamo a spulciare il famoso gruppo it.sport.arti-marziali) si nota una differenza di opinione sbalorditiva. Oggi posso affermare che le forme non servono a niente. Se l'avessi fatto in passato avrei scatenato l'ira di centinaia di adepti incazzati che mi avrebbero fatto presente che se i kata non funzionano la colpa è mia, perché non mi ci sono applicato a dovere o, semplicemente, perché ho avuto la sfortuna di trovare la scuola sbagliata. :nono:
Attualmente mi reputo un praticante felice: mi alleno, sudo, prendo parte a qualche gara e mi diverto un mondo. Il tutto, cosa importante, in un clima spensierato dove, udite udite, durante la lezione si può anche sorridere e fare domande. :)