A che punto si può fare "sparring"?

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Offline Shashka

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #15 on: July 15, 2012, 16:54:19 pm »
+4
Senza che ti scaldi come ieri però...
Intendo questo:
Hai detto che la noia è una componente fondamentale di qualunque cosa, come a dire che la pratica è buona solo quando è ridondante, poi hai detto che bisogna cercare di combattere la noia negli allievi che è giustissimo. Quindi volevi forse dire che la noia è una parte purtroppo imprescindibile che bisogna eliminare? Che è parecchio diverso da dire che è una componente fondamentale (che sarebbe una cosa di cui non si può fare a meno).

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Offline SassoDiBosco

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #16 on: July 15, 2012, 17:51:46 pm »
0
forse si intedeva " la noia è una componente imprescindibile/massicciamente presente nella pratica "
« Last Edit: July 15, 2012, 17:58:37 pm by SciamanoDiBosco »
But a smile never grins without tears to begin
For each kiss is a cry we all lost

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Offline Barvo Iommi

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #17 on: July 15, 2012, 17:57:17 pm »
+2
forse si intedeva " la noia è una componente imprescindibile nella pratica "
credo che quello che chiedeva Shashka fosse se l'istruttore deve trovare il modo per superarla o se è utile per fare una specie di "selezione" degli allievi

Io sono per la prima  :)

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Offline Shashka

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #18 on: July 15, 2012, 18:02:01 pm »
+2
forse si intedeva " la noia è una componente imprescindibile nella pratica "
credo che quello che chiedeva Shashka fosse se l'istruttore deve trovare il modo per superarla o se è utile per fare una specie di "selezione" degli allievi

Io sono per la prima  :)
Centro pieno.
Ed anche io, sia da istruttore che da allievo, sono per la prima.

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Offline Barvo Iommi

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #19 on: July 15, 2012, 18:43:17 pm »
+1
Fermo restando che: se una pratica non è di base noiosa difficilmente è valida  :)


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Offline Shashka

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #20 on: July 15, 2012, 18:49:17 pm »
+1
Fermo restando che: se una pratica non è di base noiosa difficilmente è valida  :)
Sono convinto (ed ormai abituato ad usarlo come metodo) che conoscendo i principi di base in maniera approfondita e professionale vi si possa  ricamare e costruire attorno talmente tanto che la pratica atta a trasmettere al prossimo tali principi non diverrà mai noiosa o scontata. ;)

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Offline 笨笨

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #21 on: July 15, 2012, 22:04:30 pm »
0
Senza che ti scaldi come ieri però...
Penso che si possa chiacchierare tranquillamente, se le risposte sono chiare e non monosillabiche :)

Quote
Intendo questo:
Hai detto che la noia è una componente fondamentale di qualunque cosa, come a dire che la pratica è buona solo quando è ridondante, poi hai detto che bisogna cercare di combattere la noia negli allievi che è giustissimo. Quindi volevi forse dire che la noia è una parte purtroppo imprescindibile che bisogna eliminare? Che è parecchio diverso da dire che è una componente fondamentale (che sarebbe una cosa di cui non si può fare a meno).

Riprendo quel che ho detto sopra, per punti, e per chiarirlo:

1. La noia interviene in qualunque pratica, e sta poi all'insegnante-istruttore-allenatore variare la pratica a tal punto da renderla meno "noiosa".

2. La pratica in palestra, purtroppo, è solo una parte limitatissima (per quanto necessaria) dello studio. E nella pratica solitaria, quella senza istruttore, volta a padroneggiare i fondamentali, per quanto si possano ideare infinite variazioni sullo stesso tema, prima o poi si incontrerà la noia.

3. Sono d'accordo con Iommi, quando afferma che:

Fermo restando che: se una pratica non è di base noiosa difficilmente è valida  :)

dove però qui non intendo la pratica dell'insegnamento, ma quella dell'approfondimento personale (non so se sia lo stesso nella scherma olimpionica, nel full contact karate si trattava delle classiche ore e ore solitarie dedicate al sacco, o al roadwork

OT
(dio quanto odiavo correre :) all'epoca esistevano solo gli walkman con le cassette, che erano quell'attimo più ingombranti degli mp3 e avevi il marsupio che rimbalzava a ogni passo :| ).

fine OT

Considero la noia "fondamentale" perché la trovo l'ostacolo, il muro con cui prima o poi ti devi scontrare - ed è quel muro che ti permette di crescere - sempre IMHO, naturalmente :) Ho come l'impressione che, non abbattendo quel muro, volta dopo volta, io mi ritrovi a girare nel comodo, senza crescere.

IMHO, appunto - magari è un limite mio, e gli altri crescono tranquillamente senza sentirla. Forse sono io ad aver bisogno di sentire la noia, nel mio lavoro di base :)

« Last Edit: July 15, 2012, 23:22:37 pm by 笨笨 »

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kortobrakkio

Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #22 on: July 16, 2012, 01:16:36 am »
+1
Mmmmmh.
I cinesi.
Mah,io dopo anni di appassionata pratica mi sono riconvertito alla lotta proprio perchè entrare nel loro mondo è troppo difficile.
gli stili interni mi hanno dato molto,ho avuto anche soddisfazioni nello sparring,ma manca sempre quel nonsochè di definito che proviene da una pratica ed insegnamento completi.

E lo sparring l'ho sempre fatto in scuole italiane.

Torniamo ai cinesi.
In alcune scuole si fanno infiniti test di radicamento,connessione,gravità,tuei shou,applicazioni
Non sei mai pronto per combattere,perchè qualunque impegno ci metti,non sei mai perfaettamente accordato quanto dovresti....la cosa un po mi puzza,ma così è.
In altre scuole c'è l'insegnamento differenziato fra allievi interni-esterni.
In Cina ho incontrato gente notevole(che non ho mai visto combattere,ma colpire o dare dimostrazioni di varie capacità,appunto notevoli)che ti insegnava.
Era però un insegnamento da turisti.
Non falso,intendiamoci,ma da turisti.
In pochi giorni eravamo "bravi",solo che poi arrivava lo studente che stava in Cina da due anni e gli dicevano che il suo livello non era buono;ovvio che il nostro essere bravi era di tutt'altro genere(leggi:in due settimene imparavamo bene quel che potevano insegnarci,che era giusto base della base).Inoltre ho scoperto che alle lezioni private(chi pagava)riceveva istruzioni mooolto più approfondite,varie e concrete delle nostre.
E le classi dei loro studenti locali fissi,beh,facevano altro ancora.
Amen.

La questione è che la concezione del corpo e del suo allenamento nelle AM cinesi è complessa,e per passare tutto si richiede tempo e dedizione(e lo sanno anche i maestri,che per questo insegnano quel che possono/vogliono),due cose che forse hai se stai in Cina per anni e riesci a farti accettare in certi ambienti.
Perchè anche in Cina è pieno di gente che è il contrario dei dragoni combattenti,quindi o fai l'incontro giusto o bruci anni e soldi per aria fritta.

Il signore dell'articolo riporta la sua verità.
Spero che visto parla di combattimento,ne abbia fatto esperienza perchè tutti sappiamo ormai quanti parlano e quanti pochi lo praticano.
I tempi di formazione del corpo richiedono effettivamente graduali trasformazioni,ma l'assenza di sparring per lunghi anni è una cosa che ho sentito contestare anche da qualche maestro che mi diceva che anticamente NON era così.
Ma io nell'antica Cina non c'ero,di tecniche di lavoro sul corpo ormai ne ho un buon bagaglio che comunque mantengo,il turismo marziale e i bocconcini via stage mi hanno dato quel che potevano darmi,e la lotta è "vera",vastissima e divertente sia in piedi che a terra.
Quindi mi tengo il dubbio e vado ad annodarmi :)

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Offline empty cup

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #23 on: July 17, 2012, 10:18:34 am »
0
Considero la noia "fondamentale" perché la trovo l'ostacolo, il muro con cui prima o poi ti devi scontrare - ed è quel muro che ti permette di crescere ...
...Ho come l'impressione che, non abbattendo quel muro, volta dopo volta, io mi ritrovi a girare nel comodo, senza crescere.

Per me la noia non è un muro, un ostacolo da superare, ma una pozza di fango che attraversi: esercitarsi per ore non ti prepara nè allevia la sessione successiva; non c'è sollievo, si ripresenta puntuale, ogni volta profonda. La motiviazione cresce molto lentamente, sembra a volte fare scatti in avanti, ma poi è continuamente detratta dalle distrazioni più svariate o dalla stanchezza. Cerco allora di convincermi che la noia non è l'effetto collaterale di una pratica, ma una sua componente fondamentale. La sua presenza arricchisce l'esercizo inducendo alla meditazione su di sè da cui trovo stimolo a continuare.

...yahhwn... ^_^ 

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Offline Shashka

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #24 on: July 17, 2012, 10:31:32 am »
0
Ma voi cosa praticate per annoiarvi così tanto?


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Offline Kufù

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #25 on: July 17, 2012, 10:37:55 am »
+4
 
Ma voi cosa praticate per annoiarvi così tanto?

 XD
un po' come quando il prete diceva "beato chi non si fa corrompere dai piaceri della carne perche' godra' in paradiso" ora e' "beato l'annoiato perche' formera' il corpo taiji"
Giovane furbino io rispondo agli uomini di paglia con gli uomini di paglia, per il sano principio di non sprecare energie inutili. Nel senso che la puzza di sviamento la sento a km, specie perche' ci conosciamo da un sacco e non spreco energie quando fai le nubi d'inchiostro.

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Offline 笨笨

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #26 on: July 17, 2012, 10:45:32 am »
0
La sua presenza arricchisce l'esercizo inducendo alla meditazione su di sè da cui trovo stimolo a continuare.


Oddio, io non sarei mai arrivato a questo!
Ma voi cosa praticate per annoiarvi così tanto?

Beh, da agonista avrai dovuto anche tu fare roadwork per "fare fiato", no? O ripetizioni (che al momento sembravano infinite) della stessa combinazione?

Ringrazio il Cielo che, da quando faccio taiccì, 'ste cose non le faccio più. Ho messo la pancetta, ma almeno attraverso l'ascolto interiore non m'annoio :P  ;)

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Offline Shashka

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #27 on: July 17, 2012, 10:50:20 am »
+1
Ma voi cosa praticate per annoiarvi così tanto?

Beh, da agonista avrai dovuto anche tu fare roadwork per "fare fiato", no? O ripetizioni (che al momento sembravano infinite) della stessa combinazione?

Per la parte della preparazione atletica non capisco come si possa trovarla noiosa, un'ora e 50' di esercizi ripetuti allo sfinimento, corsa, potenziamento muscolare ed altro potrà essere atroce ma il tempo di trovarla noiosa non dovresti nemmeno averlo.
Per ripetere le sequenze non capisco bene che intendi, gli esercizi a coppie (o in gruppo) hanno talmente tante variabili che ci si può giocare come si vuole.

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Offline 笨笨

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #28 on: July 17, 2012, 11:08:09 am »
0

Per la parte della preparazione atletica non capisco come si possa trovarla noiosa, un'ora e 50' di esercizi ripetuti allo sfinimento, corsa, potenziamento muscolare ed altro potrà essere atroce ma il tempo di trovarla noiosa non dovresti nemmeno averlo.
Per ripetere le sequenze non capisco bene che intendi, gli esercizi a coppie (o in gruppo) hanno talmente tante variabili che ci si può giocare come si vuole.

Può darsi che, cambiando con il tempo le metodiche di allenamento, si siano potuti eliminare gli esericizi che ti facevano venire la morte solo a pensarci - per esempio, nel karate, oltre all'ora e rotti di preparazione atletica (dalle scale al potenziamento ai pesi eccetera), due volte a settimana, oltre a 1-3 ore d'allenamento quotidiano, 5 gg a settimana, si inseriva una "corsetta per fare fondo" di 5-10 km. Che era LUNGA ed estenuante. Le combinazioni (p.e. jab-jab-diretto-gancio-front kick, nel FC; nel tradizionale il kihon) si praticavano, e c'era la possibilità di una certa variazione in palestra, ma poi, nell'allenamento individuale, si trattava di ritornare sulle basi, ripetere le combinazioni viste a lezione per vedere se e come farle proprie - o impadronirsene in vista dell'esame di grado, nel tradizionale appunto.

Nel TJQ oggi ci sono pur sempre gli esercizi di zhan zhuang, i movimenti singoli, le combinazioni, le ripetizioni della forma... che alla fine ti conducono allo scopo, ma il percorso per arrivarci è quel tantino...  :=)

...ma forse non ci intendiamo sulla definizione del termine "noia" - per me non è "l'avere sonno" (lo sbadiglio di empty cup), ma il sentirmi occupato in una cosa monotona, cioè sempre identica a se stessa. O forse lo scontrarsi con la monotonia dell'allenamento è tipico delle arti "tradizionali"/"orientali", mentre non si trova in quelle "occidentali"/"moderne" (p.e. scherma, o mma o pugilato o...)?

...per questo, infatti, avevo postato in questa sezione, e non in "interstile"...

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Offline empty cup

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Re:A che punto si può fare "sparring"?
« Reply #29 on: July 17, 2012, 13:54:58 pm »
0
La sua presenza arricchisce l'esercizo inducendo alla meditazione su di sè da cui trovo stimolo a continuare.


Oddio, io non sarei mai arrivato a questo!

hahaha... il sonno della ragione genera mostri! ^_^