In generale però non condivido neanche i telefilm/film/giochi in cui, laddove dovrebbe, non muore mai nessuno un esempio su tutti il telefim di A-Team.
Nell'intera serie dell'A-team mi risulta che figurino in tutto 3 morti ammazzati, ma mai in effetti per mano dei quattro protagonisti. Era uno shot televisivo per famiglie di quelli vecchia scuola, quindi ovviamente violenza ridotta al minimo ed un bel chissenefotte circa la verosimiglianza del tutto, che l'obiettivo era divertire, e la parola "realismo" non era di casa.
Immagino quindi che non ti piacciano nemmeno le scazzottate dei vecchi film con Bud Spencer e Terence Hill, visto che, in palese violazione della realtà, non volano via denti, non si rompono nasi, non schizza sangue e non si spezzano ossa e nessuno, in generale da mai l'impressione di farsi male SUL SERIO.
Se fai passare il messaggio che sparando decine di caricatori nessuno muore e quindi non c'è il male si fa più danno che a mostrar loro il D-Day di Salvate il Soldato Ryan.
L' A- team, proprio per come è realizzato, è uno show che va bene anche per i bambini delle elementari, mentre lo stesso non si può dire di "Saving Private Ryan" che necessita di diversi anni in più prima di essere "metabolizzato" a dovere.
Non sono assolutamente (sic) daccordo a mettere le due cose sullo stesso piano.
Spesso la playstation è un modo per parcheggiare il bimbo e poter stare un po in pace.
I nostri figli vengono, fin da piccoli, già parcheggiati per ore al giorno a scuola, poi magari a nuoto, a tennis o all'oratorio, poi magari da qualche amico, e quando rientrano a casa non si meritano di trovare almeno un genitore che gli presti attenzione?
A quello che ha da dire, a quello che ha fatto, al videogioco che ha per le mani?
Fare bene il genitore è fatico da sempre, e "parcheggiare" i pargoli davanti alla TV/PC/console è una cosa che dovrebbe accadere il meno possibile.