D'altro canto il problema si è già presentato con il tomoe nage e la difesa in ponte ed è stato deciso di dare wazari adesso non so come sia il regolamento, ma il regolamento si può modificare, l'importante è che abbia un senso.
Il problema non era il tomoe ma la difesa a ponte (fatta su qualsiasi tecnica) che comportava troppi infortuni.
Quindi per te le difese mostrate da zantaraia nell'incontro con Verde (giusto per citare un incotrno che chiunque sul forum abbia visto) non sono judo?!
Da quando il controllo di Uke nella fase di proiezione è un optional?!
E da quando sei tu che decidi in che momento e quale difesa attuare!
Comuqnue resto della mia idea: se un giorno un "combattente mi affrontasse e cercasse di uccidermi al meglio delle sue possibilità".. correrei e come se correrei! e se riuscissi a salvarmi la vita mi reputerei un ottimo judoka!
Ma allora lo fai apposta per contraddirmi, ma ti contraddici.
Se facendo una proiezione corretta in avanti, si ottenesse un ippon per il fatto che si riesce a far cadere uke sulla schiena non ci sarebbe alcun bisogno di buttarsi con lui al suolo proprio come dicevi di fare tu perché altrimenti uke sarebbe stato un idiota.
Invece, proprio perché hai ragione, uke può anche non cadere sulla schiena e cadere sul fianco (wazari o yuko) o addirittura andare in ponte o cadere piatto pancia a terra e per farlo compiere un'acrobazia (che non è quella dell'atleta da te ricordato), questo lo fa per evitare di dare punteggio all'avversario, ma non è uscito veramente dalla tecnica, diciamo che non ha fatto la caduta che doveva fare, ma ormai la proiezione l'ha presa.
Nessun controllo, ameno che non si finisca addosso ad uke andando con lui al suolo, può evitare che uke si giri in aria e cada malamente (di nuovo: non si cade pancia a terra perché occorre sempre essere pronti all'attacco avversario, il judo non è lotta greco romana)
Ben diverso è se quando entra l'attacco il difendente fa una ruota e facendolo addirittura riesce a ritornare in piedi, in questo caso l'attaccante non ha nessun controllo dell'avversario, che non si limita a non mettere il c.l. per terra, ma anticipa le intenzioni dell'attaccante, evita l'attacco ed pronto a contrattaccare come a volte può in continuità magari finendo in immobilizzazione.