Quindi il problema è che in gara non riesci a ricreare le situazioni che provi in palestra?!
beh l'uchikomi non è ne randori ne shai, quindi è normale che le dinamiche siano diverse...
Il problema è che un certo judo che mi piace e che sarebbe possibile vedere in gara non si vede perché il regolamento lo impedisce.
Dinamiche diverse tra uchikomi e shiai non vogliono dire stravolgere una tecnica che deve avvenire in un modo e farla avvenire in tutt'altro modo, tanto è vero che si vedono tecniche, anche in gara senza makikomi (di questo parlavo io).
Per quanto riguarda il lavoro a terra, se in palestra studi delle situazioni che in gara non ti si presentano non puoi pretendere che il regolamento si adegui ai tuoi lavori... se vuoi fare competizioni saranno le situazioni studiate in palestra che si adegueranno alle competizioni! fermo restando che tu voglia fare secondo il regolamento federale...
Provo a esemplificare il mio esempio: in palestra posso anche studiare una situazion in cui da un lavoro a terra torno a lavorare in tachiwaza... però non posso lamentarmi se poi in gara mi danno il mate!
Posso anche studiarmi un'infinità di situazioni in cui tirare kami-basami e i più fantasiosi renraku di questo mondo ma, come prima, non posso lamentarmi se opi vengo squalificato in gara!
E' pure vero che Kami-basami è una tecnica di judo e quindi sono liberissimo di studiarla ma se il mio obiettivo è essere competitivo in gara devo sapere che è tempo buttato (in ottica gara)...
Mi scuso se non ho potuto intervenire prima.
Il problema è sicuramente quello di vedere in gara quello che si prova in palestra, ma soprattutto di vedere quello che si vuole.
Mi sembra scontato che sia il regolamento di uno sport a fare lo sport. E' il regolamento che dice cosa deve succedere e cosa no. Nel calcio potremmo fare una modifica che dice che si possono fare passaggi con le mani, la FIGC continuerebbe a chiamarlo "calcio", ma ovviamente non sarebbe più lo sport di prima.
Se il judo che si vede oggi soddisfa i praticanti e/o gli spettatori, non c'è ragione di modificarlo. Per me può essere modificato. Non voglio ricominciare la diatriba sulle proiezioni che finiscono al suolo per entrambi o con chi attacca chiuso a riccio, riassumo il mio pensiero dicendo che cambiando il regolamento, secondo me, si potrebbero ridurre notevolmente.
E' chiaro che bisognerebbe modificare il regolamento, ma è proprio di questo che sto parlando.
Siamo nel campo delle opinioni: trovo che permettere di assumere quella posizione porti il combattimento su una deriva sbagliata, con delle dinamiche che soddisfano poco gli atleti e il pubblico.
Se invece mi dici che non si può fare diversamente allora non siamo più nel campo delle opinioni, ma degli errori, perché è ovvio che se vieto di tenere quella posizione l'atleta la terrà in rari casi, comunque sanzionati, quindi è chiaro che si può ottenere qualcosa di diverso modificando il regolamento.
Non sto quindi parlando di u judo impossibile, ma di un "altro" judo di cui uno dei cambiamenti sarebbe quello di vietare la posizione a riccio o greca che dir si voglia.
Dopodiché, io non pretendo proprio nulla.
Se poi vogliamo trovare una ragione "anche" nella tradizione e nel senso dell'"arte" judo, lo si può fare, ma giustamente uno potrebbe dire che dell'arte, delle origini, dei principi del judo originario non gliene può importare di meno, perché lo vede come un qualunque sport e allora dobbiamo guardare nello stabilire le regole del judo, alla soddisfazione di chi lo pratica (e forse anche di chi lo guarda, perché se non piace a chi lo guarda non ci sarà diffusione).
Io trovo maggiormente stimolante un judo dove chi attacca non possa chiudersi a riccio dopo l'attacco e che se cade debba difendersi rivolto verso l'avversario, fianco a terra (parlo di posizioni che abitualmente si vedono praticare nelle palestre di judo e che quindi non costituirebbero delle novità fossero introdotte nelle competizioni attraverso una modifica del regolamento).