Tre concetti semplici:
1) Se uno è squattrinato e vuole insegnare degnamente parte male: per formarsi adeguatamente servono soldi. Magari anche solo per viaggiare all'estero per andare in posti seri, periodicamente, per avere una formazione degna. Ma chi lo fa? Chi può permetterselo? 9 volte su 10 gli insegnanti improvvisati non hanno i soldi manco per il cappuccino al mattino, ma nonostante tutto, cocciutamente, vogliono campare di AM, quando potrebbero fare i manovali edili con grande dignità. Ultima frase detta senza sarcasmo. Chi invece parte già col concetto di "arrotondare", è spesso un insegnante di AM ben diverso. Spesso più bravo di chi è un "full time".
2) L'Italia, paese senza tradizione di vera proliferazione e vera promozione delle Arti Marziali (non fatemi dire di cosa penso delle Federazioni di AM Giapponesi che si sono formate ormai 50 anni fa qui in Italia, come non fatemi dire di cosa penso del CONI), è normale che "nuove" AM vengano introdotte e gestite "ad minchiam".
3) Chi lucra sull'entusiasmo altrui spesso non lo fa con dolo, credo. Chi pensa di campare di Arti Marziali (e campare bene) in Italia penso che abbia un distorto concetto di "soglia di povertà" e "capacità di comprensione della domanda/offerta del mercato".