Da quel poco che so(sono un totale ignorante in materia)in oriente si é dato più attenzione non al singlo uomo ma più alla colletività,tutto il contrario che in occidentedove si da più importanza al singolo elemento e spesso ci si dimentica che il singolo elemento se é riuscito a fare qualcosa non é solo merito suo ma é anche merito di altre persone.
Da quello che affermate in oriente si è data più attenzione non al singolo uomo ma alla collettività.
L'argomento è immenso e complicato, potremmo iniziare parlando della nascita della democrazia ateniese, del diritto romano, delle opere pubbliche per la salute delle genti.
Forse è bene delimitare il campo, siamo in un sito di arti marziali analizziamo questo argomento; in occidente nascono le Olimpiadi antiche un regolamento unico per tutti, nessun maestro che genera stili o sotto stili con veti o cavilli, nessun albero genealogico di pura discendenza, o paventate mosse segrete, vera competizione aperta a tutti (collettività) perché il soggetto è: il Pugilato, la Lotta, il Pancrazio non il maestro con i suoi piccoli regni e interessi da tutelare.
Mille anni di evoluzione tecnica sportiva, non esiste il pugilato del maestro Sempronio, neanche il pancrazio di Tizio e Caio quindi in questo specifico caso (le arti marziali) è difficile affermare che si è data una importanza al singolo in occidente, viceversa può sembrare che in oriente anticamente si tuteli più il singolo.
Però esiste il famoso rovescio della medaglia: una grande competizione con codesto prestigio, dedicata alle Divinità, con un elevato numero di partecipanti, porta l'esaltazione del valore e quindi del vincitore (singolo) che è riconoscibile e accettato sopra tutti, da tutti i popoli.
Dalla esaltazione di un grande rito collettivo emerge il singolo, siffatto da tanti piccoli interessi e regni personali non si genera un singolo vittorioso perché manca lo strumento in questo caso l'Olimpiade, quel metro usato da tutto il mondo antico occidentale per misurare è perciò legge, non c'è un trofeo universalmente riconosciuto da vincere si è sullo stesso piano, sulla carta al massimo posso aver studiato con diversi maestri famosi, vinto qualche gara, ma quanti possono averlo già fatto ed evidenziare questo non è una singolarità, già solo per questo faccio parte di una collettività che mi ingloba.
Vorrei far presente che oggi e dico oggi tutto non è così scontato esistono le Olimpiadi moderne, non è che l'orientale è esente dalla esaltazione dell'eroe, quando combatte o assiste ad un evento sportivo secondo voi pensa alla collettività, o forse si preoccupa se il vicino è triste, certo il giovamento per la propria collettività (nazione) sarà automatico dopo la vittoria del singolo o dei singoli che ci accomunano.....ma questo avveniva anche nelle Olimpiadi antiche.
Dipende sempre da che punto di osservazione analizzate gli argomenti che trattate, tutto può essere il contrario di tutto.
Un evento “collettivo” porta alla esaltazione del “singolo” che automaticamente nutre la propria “collettività”, incomincio a perdermi, chi era più attento? A cosa? interiore... esteriore... non potete scegliere argomenti meno complicati.