Ciao Tenchu,
la mia non è una provocazione ma ti chiedo:
vai tranquillo, siamo su un forum, se non scambiamo opinioni cosa ci siamo iscritti a fare?
quali sono gli scopi dell'Aikido secondo te?
ad averlo pienamente capito lo starei ancora praticando
Se vogliamo seguire quello che diceva Ueshiba l'Aikido è una via per l'armonia tra tutti gli esseri viventi, dove si "guida" l'avversario verso la riconciliazione, non per niente nell'Aikido si deve parlare di annientamento dell'attacco e non dell'avversario ma allora mi chiedo: perchè studiare delle tecniche che sono di difesa?
perché viene studiato come una forza irruenta possa essere incanalata, rigirata contro e controllata mantenendo il proprio centro, il proprio controllo, ottima metafora per la vita di tutti i giorni
La difesa non comporta tutti i possibili attacchi?
praticavi Wing Chun in passato, l'ho fatto anche io, lì studiavi difese da tutti i possibili attacchi? eppure non ho mai trovato un corso di Wing Chun che non si pubblicizzasse come ottimo per la difesa personale.
l'Aikido teoricamente non dovrebbe avere la pretesa di "vendersi" come sistema di difesa personale, semplicemente dovrebbe essere visto come un percorso di ricerca interiore e al massimo un metodo educativo
faccio un altro esempio: le scuole occidentali di scherma medievale o rinascimentale, contemplano anche una parte in cui chi si difende è disarmato e chi attacca è armato magari di daga, utilizzano tecniche militari quindi, ma lo scopo è la difesa personale? eppure si studiano attacchi e difese, proiezioni, sbilanciamenti e colpi
O l'Aikido era inteso solo per esistere sul tatami e quando usciamo fuori risse e birra a gogo?
continuo con gli esempi del tiro con l'arco perché mi vengono naturali, soprattutto perché mi rendo conto ogni giorno di più che ritrovo in tale pratica ciò che cercavano di spiegarmi parole lette su testi di arti marziali orientali e sentite ripetere da diversi maestri di stili sia cinesi che giapponesi.
nel tiro istintivo si scoccano frecce contro sagome di animali: io sono contrario alla caccia, ma è un piacere quando la freccia colpisce la sagoma, se pratico tiro istintivo devo necessariamente andare a caccia o posso decidere che cosa fare indipendentemente dalle capacità che acquisisco?
E' qua che dico che secondo me si è sbagliato, come fai a portare fuori dal tatami una cosa finta? Se lo scopo era grande e profondo lo sperimentare le tecniche fuori magari in una competizione poteva sicuramente servire agli allievi stessi e pure agli altri, per far capire l'efficacia e l'effettiva potenza di quella "via".
se non sbaglio la spiegazione era che le gare accrescono l'ego e comunque si cerca la supremazia, il dimostrare di essere migliori, evidentemente Ueshiba non mirava a questo
L'aikido può fare molto male (io con una tecnica semplice semplice, per errore, ho dislocato una spalla a una mia compagna di allenamento con un uso minimale di forza) per questo tori è importante tanto quanto uke.
le tecniche usate sono comunque di un'arte marziale e al momento giusto possono sempre servire, io ho sempre trovato interessante lo studio delle leve ma bisogna rendersi conto che per farle entrare non basta eseguirle, comunque alla fine a me è capitato di uscire da un paio di situazioni con movimenti che istintivamente mi erano rimasti della pratica, anzi, una volta avevo addirittura bloccato sul nascere un diverbio, se qualcuno vuole vedere però l'Aikido come metodo atto al combattere allora si dovrebbe rivoluzionare il sistema di allenamento, ma come dicevo le alternative ci sono (so che sei d'accordo con me, ci tenevo a sottolineare questa cosa però)