Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale

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Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« on: February 22, 2010, 21:03:19 pm »
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L’articolo credo dimostri in maniera molto semplice come il concetto di “palo fisso” sia presente pressocchè in qualsiasi arte marziale.
Molto affascinante il senso, alla fine semplice, di questo “allenamento” e davvero interessante il collegamento con Zazen che somiglia molto a Zhan Zhuang.
La commistione di ambiti marziale-religioso-esoterico-medico è davvero spettacolare.

Quote
Tratto da: http://lzanini.blogspot.com/search/label/Zhan%20Zhuang
Quando penso che ho imparato l'inglese traducendo articoli di Inside Kung Fu negli anni '70, mi viene un po' da ridere. Rileggendo oggi questi articoli, mi rendo conto di quanto sia necessario avere gli "occhiali" giusti per capire a fondo il significato delle parole, specie nelle arti marziali.

ZHAN ZHUANG, UN METODO D’ORDINAMENTO DELLE DINAMICHE INTERNE

(di Khan Foxx)

Cos'è il Gongfu "interno"? Per la maggior parte degli entusiasti degli esercizi marziali significa allenarsi regolarmente in una serie di movimenti formali, che si suppone sbocchino in uno "sviluppo interno". Da qui questi ricercatori dell'interno iniziano con certi sistemi di esercizi marziali come il Taijiquan Yang, il Taijiquan Wu, lo Xingyi di Sun Lu-tang, il Liuhebafa di Chen Hsi-i, o l'Aikido di Ueshiba.

Generalmente, dopo aver speso un certo tempo con uno di questi sistemi, la maggior parte degli studenti comincia a deviare verso un altro stile, perché sentono che hanno bisogno di qualcosa "di più". Non di rado finiscono con una specie di "zuppa" di Gongfu.

Il problema che la maggior parte degli studenti non si pone è questo: "Questi sono o no esercizi interni?". La risposta è no, non realmente, sono prima di tutto esercizi marziali. Effettivamente non sono altro che un sommario di tutte le applicazioni tecniche importanti di un tema più centrale di principi interni che sono stati coreografati dai signori Yang, Wu, Chen, Sun, Ueshiba, e altri, tagliati su misura per i loro tipi di corpo e di carattere che soddisfaceva personalmente e individualmente il loro proprio ego.

D'accordo, allora cosa manca? Semplicemente questi studenti "vaganti" non sono mai arrivati alla parte dello sviluppo interno. Lo scopo qui non è di contare quanti sono i sistemi interni (in realtà, uno solamente), o qual'è il migliore, il più antico, quello che possiede più variazioni tecniche, che è più letale (tutti lo sono) o quale deriva direttamente da un prete taoista di grande reputazione e fama. Tutti questi maestri di fama erano bravi nel fare la stessa cosa, a prescindere da cosa sembrasse superficialmente; tutti avevano sviluppato la stessa forza basata sull'interno.

Cosa significa "interno"? Solo questo: esistono certi tipi di movimento di risposta che voi avete fatto senza sapere nulla degli antichi, arcani esercizi o delle loro filosofie. Sono modi di risposta che sono inerenti alle forze e alla dinamica della vostra anatomia e fisiologia, modi che sono presenti alla nascita e che quindi esistono senza alcun altro studio. Meglio possono essere definiti "innati", aggiustamenti riflessi che funzionano costantemente per tenere ogni cosa in un ordine bilanciato. Tipiche manifestazioni di questo sono la respirazione, il battito delle ciglia, tossire, scrollare le spalle, indietreggiare, rabbrividire, portare l'attenzione su qualcosa che cambia improvvisamente, i riflessi correttori che mantengono la testa eretta, l'alternanza di mani e piedi nel camminare, e ritirarsi davanti al dolore (ricordate l'ultima volta che vi siete bruciati? Dov'era andato a finire tutto quel "Gongfu del Dragone che ascolta con orecchie d'argento" che avete praticato per gli ultimi cinque anni?)

Allora come si possono sviluppare queste risposte intrinseche? Coltivando le armonie reciproche. Armonia è una di quelle parole bisbigliate degli esercizi marziali che si sentono spesso, ma si capiscono poco. Possiamo sentire, per esempio, che questi e questi movimenti sono in armonia con il suo spirito, o che manca di armonia con la natura, o che i suoi movimenti sono in armonia con quelli di qualcun altro. La coltivazione dell'armonia ha a che fare con la coordinazione attiva dei rapporti delle cose, coordinandole nella maniera in cui stanno in accordo bene e lavorano bene insieme.
La potenza interna deriva dall’armonia accumulata di tutte le vostre parti e delle forze inerenti alle loro strutture, che sono capaci di lavorare insieme come un’unica entità unita. Essere colpiti da un blocco di ghiaccio, ad esempio, causerà un bel po' di danno in più che non essere colpiti da un sacco sciolto di gelatina, anche se entrambi sono fatti principalmente d'acqua. La differenza sta nel fatto che il ghiaccio è più consolidato.

Se appropriatamente allineato, l'intero corpo può essere fatto piegare come una unità singola (analogamente allo scoppio di una granata). Con la pratica potete imparare a rilasciare un largo "lancio" balistico attraverso il vostro intero corpo con una veloce flessione, iniziata da qualsiasi parte, ma recuperata dall'intero corpo, molto similmente ad un cavallo che trema e vibra per mandare via una mosca, o come fareste voi per respingere il freddo.

Quando le vostre azioni marziali possono essere compiute con la stessa facilità dei movimenti quotidiani come questi, allora la vostra abilità sarà senza metodo. E' quindi meglio che il vostro potenziale marziale non sia palleggiato attraverso tutto il vostro corpo, come tanta carne da mettere in mostra, ma rimanga naturalmente nascosta nella vostra anatomia e nei vostri riflessi, pronta quando ne avete bisogno. Imparare a muoversi come un’unità intera è la chiave per imparare questa specie di abilità.

Ma come fare in modo che tutte queste risposte intrinseche funzionino armonicamente a vostro vantaggio? Tutto quello di cui avete bisogno è di allenarvi regolarmente in una posizione eretta stabile, strutturalmente solida, anatomicamente corretta, dinamicamente bilanciata, mentre allo stesso tempo restate in uno stato di grande attenzione in modo da poter cogliere meglio le forze che cambiano e influenzano all'interno il vostro corpo e reagiscono ad esse armonicamente di conseguenza. Se ponete la vostra mente al posto giusto mentre state in piedi, il vostro corpo si prenderà cura di se stesso da solo.

Vedete, il corpo si è sviluppato per essere un sistema autoregolato, autopreservante e autodifeso che funziona meglio nella posizione in piedi, in alto. A causa della continua pressione di gravità, il corpo ha sviluppato il suo efficiente meccanismo anti-gravità, che si aggiusta controbilanciandosi con aggiustamenti riflessi. In altre parole, la posizione in piedi si mantiene da sola, e il corpo sa qual è l'estremità in alto. Per tutto il tempo in cui un individuo è in piedi, è richiesto un naturale livello di tensione per mantenerlo. C'è un continuo tendere e rilassare i muscoli antagonisti insieme contemporaneamente con lo scopo di mantenere il corpo in piedi e in una posizione di comando. Da qui, stare in piedi è un esercizio in se stesso.

Dal momento che tutto, dai sistemi alle strutture del corpo, è interrelato funzionalmente, stare in piedi mette insieme tutto questo per lavorare allo scopo comune: stare in piedi. Quanto più spesso lo fate, tanto migliori diventerete. Una mancanza di comunicazione fra una di queste parti trasferisce i suoi effetti sull'altra. Quindi la reciprocità funzionale, l'armonia reciproca delle parti del corpo scende lungo il "tubo". Sviluppare armonia all'interno vi permetterà di raggiungere armonia all'esterno (assomiglia al tema centrale della vita o no?).

Lo stare in piedi coordinato sviluppa il sistema nervoso centrale e periferico, modifica precedenti maniere di pensare e sentire, e, in cambio, un’alterata coscienza può alterare le funzioni interne e comportamentali.

Quando la posizione del corpo è strutturalmente in ordine, ciò aiuta, ma non interferisce con il miglior funzionamento dell'ordine fisiologico del corpo. Senza lo sviluppo di buoni rapporti fisiologici, non vi è né salute né il potenziale per un'arte marziale. Quando la cosa è perfezionata, questa posizione in piedi coordinata è facile da mantenere, perché la maggior parte del peso è supportato dalle ossa e non dai muscoli - che possono facilmente tenere il peso del corpo se sono correttamente allineate. I muscoli devono solo tendersi e rilassarsi ritmicamente per rendere stabile la posizione e correggere le deviazioni.

Come risultato, le ossa diventeranno più forti, mentre i muscoli, dal momento che sono sottoposti ad una tensione dinamica continua, diventeranno altamente elastici.
Senza lo sviluppo di una buona relazione cinematica, la vostra abilità marziale dovrà basarsi soltanto sulla forza brutale per arrivare agli scopi prefissi. Quindi, nel prosieguo della pratica, l'utilizzo di movimenti che necessitano di un’eccessiva forza muscolare, piuttosto che quelli che utilizzano la forza innata del disegno umano, svilupperà una mentalità che tende a rispondere nella vita con la stessa bruta forza fisica. Il modo in cui una persona pratica influenza le reazioni nella vita.
Andiamo alla connessione asiatica. Qualcuno, il cui nome non sapremo mai, e che comunque non abbiamo bisogno di sapere, ha capito quello che io ho analizzato qui e lo ha trasformato in esercizio: la forza innata, quando coordinata dallo sviluppo di questa sotto lo stress generale di una posizione in piedi che gli permetta di essere autoregolante, diventa più potente.

Più tardi, questo esercizio iniziò ad acquisire un certo quantitativo di formalità, come metodo di insegnamento. Wang Xiangzhai, il fondatore dello stile naturale di Xingyi, per esempio, ha basto un intero sistema marziale, con una modifica veramente minima, su questo concetto chiamato Ta Cheng, che significa "grande risultato". Il metodo di insegnamento arrivò ad includere il significato esoterico (quanto meno se ne sa, tanto meglio) e una serie di nomi in modo che, quando qualcuno chiedesse che cosa stava facendo, glielo si poteva dire. Il nome che sembra sia spuntato fuori è Zhan zhuang, che significa "stare in piedi saldamente" (letteralmente, "stare eretti come un palo che è stato conficcato nel suolo"). E' anche chiamato Zhan Li, che significa fondamento saldo. C'è anche chi l'ha chiamato "saldezza universale".

Virtualmente tutti i sistemi di lavoro marziale hanno una sorta di esercizi di introduzione e di condizionamento, che sono eseguiti da una posizione ferma, una di quelle che i principianti odiano fare è la cosiddetta posizione del cavaliere (tendo a credere che sia chiamata posizione del cavaliere non per il fatto che le gambe sono separate nella posizione di essere sulla schiena di un cavallo, ma a causa del continuo movimento di flessione dei muscoli delle gambe che è richiesto per sostenere la posizione, che porta il corpo a cavalcare su e giù, come sulla groppa di un cavallo). In ogni caso, la maggior parte degli studenti tende a non dare a quest’esercizio l'importanza che merita perché la maggior parte degli insegnanti passano rapidamente da questo a esercizi che gli studenti preferiscono, o ancora tendono a porre troppa enfasi sul fatto di sviluppare le gambe.

Come la costruzione di una casa solida, di una vita stabile, il buon Gongfu ha bisogno di una base forte, una base o una radice su cui crescere e a cui tornare per un riferimento di guida. Se manca questa fondazione, allora tutto sarà debole.

Zhan zhuang, o stare solidamente, è un esercizio che costruisce la fondazione necessaria in cui tutti gli interni sono carenti. Costruisce anche l'abilità intuitiva di distinguere fra una pratica benefica, che sviluppa le risposte della vita innata e la loro unione, dalla pratica vuota, che è praticamente solo gesto e mimo immaginario.

Zhan zhuang è in principio un metodo di ordinamento, di induzione alla relazionalità coordinata e ordinata fra la respirazione, la mente e le sue percezioni, e lo spirito per rispondere, mettendo in ordine la vostra posizione cosicché ogni movimento diventa semplicemente un’espressione consolidata della dinamica interna funzionante, piuttosto che solamente un guazzabuglio di segmenti del corpo disuniti e le loro energie.

Zhan zhuang è costruire la migliore posizione e di trovarla intuitivamente. La migliore è quella in cui i segmenti del corpo sono bilanciati in una posizione di massimo supporto con il minore sforzo. Idealmente, la vostra posizione deve essere fermamente supportata dalle ossa piuttosto che dai muscoli. Il vostro stare eretti deve essere così delicatamente bilanciato, che sarete capaci di muovervi con un minimo di aggiustamento quando disturbati, e ugualmente abili di ricostruire questo equilibrio da soli. Capaci di muovervi con il minimo degli sforzi significa il massimo dell'efficienza. Con le ossa che portano la maggior parte del peso, i vostri muscoli saranno liberi di concentrarsi sul come muovere più velocemente il corpo e sul come mettere più "effetto frusta" nel vostro "lancio di energia" marziale.

Zhan zhuang allo stesso modo coltiva uno stato di presenza che non impedisce né le funzioni fisiologiche normali né impone o impianta una manipolazione anormale dei normali processi di biofeedback.

Come lo Zazen (la meditazione Zen seduta), Zhan zhuang è, né più né meno, attenzione al presente; incontrarsi con le cose così come sono piuttosto che come voi pensate dovrebbero essere. Come lo Zazen, vi ponete in una posizione, il corpo eretto, semplicemente e saldamente bilanciato, con la vostra schiena diritta. Comunque, dal momento che il Zhan zhuang usa una posizione eretta coordinata, ne risulta una migliore integrazione fra tutte le parti del corpo, specialmente fra le gambe e le mani.

Zhan zhuang può essere accuratamente definito come un esercizio interno e naturale. E' interno, in quanto il suo metodo di movimento si origina dal controllo dinamico di un essere vivente. Può essere chiamato a pieno diritto naturale in quanto accetta e rimane nei principi del mutamento, le regole della natura che noi oggi chiamiamo fisica.
Enigmaticamente, Zhan zhuang può essere definito una forma dentro la forma e una forma senza forma, un’espressione di linguaggio spaziale universale.

Khan Foxx

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Iperbole

Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #1 on: February 22, 2010, 22:38:41 pm »
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ciao patch  ;)
eh si, tutto vero, lo zz e' un po' come la frutta fresca ... fa bene a tutti :)
pero' a mio modestissimo avviso e' una "pratica" talmente "essenziale" che non necessita di un filtro intellettuale o di un rasoio razionale , che ci indichi gli obiettivi da raggiungere,come ci si senta,come si diventa, come lo consiglia mastro tizio o caio etc etc.
Insomma sai che sono abbastanza "pastorale" nell'approccio marziale ... e quindi consiglierei di farsi seguire da un buon maestro, fare costantemente e fare bene.stop.
Tutti il resto viene da se, fluisce , noi non dobbiamo forzare niente  :)
« Last Edit: February 22, 2010, 22:45:35 pm by Iperbole »

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rockyjoe

Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #2 on: February 23, 2010, 00:09:45 am »
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ho fatto zazen per 10 anni,in modo pastorale e senza alcuna spiegazione,e non è servito a nulla.
oggi che lo capisco meglio,pur non studiandolo piu,non ne ho piu bisogno,perchè non devi cercare lo zazen in sè,ma quello che ti indica...

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Offline patch87

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Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #3 on: February 23, 2010, 00:11:27 am »
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Ragazzi, avete letto l'articolo, oppure solo il mio commento?  ???

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rockyjoe

Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #4 on: February 23, 2010, 00:19:20 am »
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Ragazzi, avete letto l'articolo, oppure solo il mio commento?  ???
si,ma non ne vedo lo sviluppo.
attendo che si apra il discorso..


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KYI~instinct fight

Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #5 on: February 23, 2010, 00:42:09 am »
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puoi stare in Zhan zhuang " immobile e rilassato " ascoltando  solo il corpo" per , 2 ore al giorno per 2-3 anni, e non percepire  " quasi nulla " o
meglio il minimo della reale forza che il corpo connesso puo' avere

se in Zhan zhuang non muovi "dentro " in parte stai sprecando tempo e fatica 
 

 

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kortobrakkio

Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #6 on: February 23, 2010, 00:51:57 am »
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puoi stare in Zhan zhuang " immobile e rilassato " ascoltando  solo il corpo" per , 2 ore al giorno per 2-3 anni, e non percepire  " quasi nulla " o
meglio il minimo della reale forza che il corpo connesso puo' avere

se in Zhan zhuang non muovi "dentro " in parte stai sprecando tempo e fatica 
 

 
ancora una volta non posso che quotarti.
Te lo dissi tempo fa:a dispetto di alcuni punti di vista sui tempi di pratica,abbiamo più punti in comune di quanto pensi(pensavi?).

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Offline patch87

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Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #7 on: February 23, 2010, 00:59:14 am »
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Bè penso che il zhan zhuang sia solo parte di un allenamento più complesso.
L'articolo, a mio modesto parere dimostra invece come la pratica del ZZ non sia limitata solo ad alcuni stili interni, ma anzi sia presente in pressocchè tutto il kung fu cinese.
Ma come afferma l'autore, spesso questa parte viene saltata perchè "noiosa".
Il principio cardine del nanquan che pratico (di base hung gar) è il radicamento. Il mio intento è semplicemente quello di far notare la comunanza di princìpi presenti tra le varie arti.

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MattiaBaldi

Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #8 on: February 23, 2010, 02:55:25 am »
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E' la! il segreto cinese!

Se io vi faccio fare lo ZZ senza spiegarlo non serve a nulla! un nulla totale!

Al contrario se spiegato ci mettete 15 minuti a capire quale e' il lavoro da fare, poi potete accettare di farlo oppure no, ma lo avete capito.


M.

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Offline RR

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Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #9 on: February 23, 2010, 03:38:34 am »
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http://wingchunkuen.wordpress.com/category/wing-chun-kuen-systems/page/2/

wing chun e ZZ.. un lineage che lo ha in programma, pare da tradizione e non da moda di ora..


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Offline baltoro 06

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Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #10 on: February 23, 2010, 09:54:17 am »
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E' la! il segreto cinese!

Se io vi faccio fare lo ZZ senza spiegarlo non serve a nulla! un nulla totale!

Al contrario se spiegato ci mettete 15 minuti a capire quale e' il lavoro da fare, poi potete accettare di farlo oppure no, ma lo avete capito.


M.

Quoto, e quoto anche Kyi.
Fare queste cose senza avere un'idea ben precisa di cosa fare, cosa ricercare e gli scopi che si prefigge si traduce in una perdita di tempo.
Già sono cose complesse, se poi non hai neanche idea di cosa si prefigge quell'esercizio davvero è come navigare a vista nella nebbia oppure affidarsi al caso.

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KYI~instinct fight

Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #11 on: February 23, 2010, 12:51:57 pm »
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puoi stare in Zhan zhuang " immobile e rilassato " ascoltando  solo il corpo" per , 2 ore al giorno per 2-3 anni, e non percepire  " quasi nulla " o
meglio il minimo della reale forza che il corpo connesso puo' avere

se in Zhan zhuang non muovi "dentro " in parte stai sprecando tempo e fatica 
 

 
ancora una volta non posso che quotarti.
Te lo dissi tempo fa:a dispetto di alcuni punti di vista sui tempi di pratica,abbiamo più punti in comune di quanto pensi(pensavi?).

infatti ciascuno ha un modo di vivere e praticare a seconda di come ha la possibilita' e' il tempo di praticare
solo attraverso un dialogo approfondito uno puo' colmare lacune e incomprensioni


 

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KYI~instinct fight

Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #12 on: February 23, 2010, 13:31:24 pm »
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Bè penso che il zhan zhuang sia solo parte di un allenamento più complesso.
L'articolo, a mio modesto parere dimostra invece come la pratica del ZZ non sia limitata solo ad alcuni stili interni, ma anzi sia presente in pressocchè tutto il kung fu cinese.
Ma come afferma l'autore, spesso questa parte viene saltata perchè "noiosa".
Il principio cardine del nanquan che pratico (di base hung gar) è il radicamento. Il mio intento è semplicemente quello di far notare la comunanza di princìpi presenti tra le varie arti.

Qualcuno si' e' mai addormentato o annoiato mettendo  a riposo lo Yi  durante uno sparring fighting ?  


 

 

« Last Edit: February 23, 2010, 13:34:33 pm by KYI~instinct fight »

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Offline RR

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Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #13 on: February 23, 2010, 14:14:05 pm »
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va anche detto che la posizione esterna può essere simile, ma la sua funzione, sopratutto all'nterno di un percorso di studi specifico, può essere diversa...o concepita in modi diversi nei vari stili
anche nello stile che pratico..esterno..lo stile della scimmia..ci sono esercizi simili di posture statiche, ma poi lasciano il posto ad altri ben più dinamici quando si ha confindenza con l'allineamento osseo, la giusta tensione, il rilassamento interno e con gli impulsi...e non richiedono visualizzazioni, ma lasciare che il corpo scopra invece impulsi al movimento..avendo ben piene le radici, la vita e la parte bassa del corpo..

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Offline patch87

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Re: Zhan Zhuang, non solo yi quan ma arti marziali in generale
« Reply #14 on: February 23, 2010, 14:44:02 pm »
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Sì ma qui non si mette in dubbio che ci possano essere differenze tanto quanto comunanze.
Sinceramente poi la discussione sta prendendo una piega surreale, mi sembra che ognuno stia parlando da solo  :o
Il testo a mio parere rende bene l'idea di cosa sia il zhan zhuang e di come la sua pratica sia presente in tutti gli stili. In particolare però ne dimostra l'importanza. E' ovvio che poi in ogni stile alcuni dettagli cambieranno.
Io pratico wing chun e nanquan tradizionale, come già detto, ed in entrambi esistono due posizioni prìncipi, l'IRAS e la mabu.
Nel wing la prima forma, la siu nim tau costituisce un grande lavoro di chi kung e la posizione dei piedi è fissa, molto simile poi ad alcune posture dell'yi quan (la rumen zhuang per dirne una), e la fissità di tale posizione è ben motivata, oltre che per il radicamento anche per i concetti espressi da questo foxx. Invece nel nanquan che pratico la mabu è utilizzata per un esercizio di "chikung esterno", nonchè si allena, anche qui, per sviluppare il radicamento, tant'è che nel programma è prevista come "prova di esame". Anche qui il collegamento con le affermazioni di foxx è grande.
Il mio intento era questo, condividere con voi queste mie riflessioni, non affermare che chiunque possa divenire esperto praticante di yi quan attraverso un articolo.  :)