Io il militare moderno che ha usato in combattimento il coltello sul campo lo devo ancora conoscere.
E ne ho intervistati abbastanza per avere un certo campione statistico. Ho conosciuto un sacco di ragazzi che hanno ammazzato a fucilate Talebani a sangue freddo, ma neanche uno che abbia fatto a coltellate con chicchessìa.
Che poi abbia avuto "esperienze in civile" causa criminalità, altro paio di maniche.
Se per quello ho un report, appunto, di un operatore che in civile ha lacerato l'addome di un malintenzionato con un chiudibile della CRKT.
Poi, legalmente, non mi ha spiegato bene com'è andata a finire. Quindi anche qui, mi puzza.
Perchè nel centro di una città italiana (Roma, in questo caso) non puoi esporre gli intestini di una persona, e poi allontanarti senza essere rintracciato.
Quindi vorrei far riflettere sul fatto che chi di solito racconta di certe cose, potrebbe metterci qualche licenza.
Su quanto il perdere la capacità di reazione in caso di taglio, la reazione è estremamente soggettiva.
E' nota nell'ambiente la disavventura di un notissimo pioniere del KM in Italia, residente nell'estremo nord della penisola, che ha disarmato un tizio col coltello, ma questo aveva un secondo coltello e glielo ha piantato nel petto. Non se ne è accorto, a suo dire, e ha proseguito a pestare l'aggressore. Il delinquente è finito ricoverato in maxillo-facciale. Il pioniere di KM, si è rimediato un'operazione in chirurgia toracica d'urgenza.