La Dura Realtà del Pecorino

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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #15 on: August 24, 2012, 14:15:19 pm »
0
Io il militare moderno che ha usato in combattimento il coltello sul campo lo devo ancora conoscere.
E ne ho intervistati abbastanza per avere un certo campione statistico. Ho conosciuto un sacco di ragazzi che hanno ammazzato a fucilate Talebani a sangue freddo, ma neanche uno che abbia fatto a coltellate con chicchessìa.
Che poi abbia avuto "esperienze in civile" causa criminalità, altro paio di maniche.
Se per quello ho un report, appunto, di un operatore che in civile ha lacerato l'addome di un malintenzionato con un chiudibile della CRKT.
Poi, legalmente, non mi ha spiegato bene com'è andata a finire. Quindi anche qui, mi puzza.
Perchè nel centro di una città italiana (Roma, in questo caso) non puoi esporre gli intestini di una persona, e poi allontanarti senza essere rintracciato.
Quindi vorrei far riflettere sul fatto che chi di solito racconta di certe cose, potrebbe metterci qualche licenza.

Su quanto il perdere la capacità di reazione in caso di taglio, la reazione è estremamente soggettiva.
E' nota nell'ambiente la disavventura di un notissimo pioniere del KM in Italia, residente nell'estremo nord della penisola, che ha disarmato un tizio col coltello, ma questo aveva un secondo coltello e glielo ha piantato nel petto. Non se ne è accorto, a suo dire, e ha proseguito a pestare l'aggressore. Il delinquente è finito ricoverato in maxillo-facciale. Il pioniere di KM, si è rimediato un'operazione in chirurgia toracica d'urgenza.
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Offline Il Tano

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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #16 on: August 24, 2012, 18:21:01 pm »
0
Interessante...
Se non ricordo male la persona di cui parlavo faceva riferimento all'ambito civile, di suo colleghi che erano stati feriti.
Peró é sempre opportuno il consiglio di prendere certe cose con le pinze.

Da comune mortale mi sembra una reazione plausibile, almeno per una persona non addestrata.

Secondo il vostro punto di vista é riscontrabile, almeno nei "non addetti ai lavori", una certa tendenza a sottovalutare la pericolositá di un attacco con coltello o di non mentalizzare i risultati sul corpo?

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Offline cooks71

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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #17 on: August 24, 2012, 18:27:36 pm »
+1
Direi che una lama, se mostrata in modo minaccioso, ha un naturale effetto deterrente.

Se invece parliamo di artisti marziali che sottovalutano la questione... Ci sono eccome. Io ero uno di quelli, una quindicina di anni fa.

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Offline gyria

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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #18 on: August 24, 2012, 19:02:07 pm »
+1
Mi viene in mente un aneddoto.Ero giovane, piccolo, per la verità.Mi ero procurato un chiudibile, che mio padre usava per lavoretti di potatura.Ci giocavo, intagliando tappi di sughero-Con la sinistra, tenevo il tappo, con la destra, il coltello, facendo pressione sul dorso della lama con il pollice.Dopo avre messo giù, e nuovamente raccolto il coltello, ricomincio a taliare, senza accorgermi che tenevo la lama al contrario.Mentre osservavo la scena, mi rendevo conto che qualcosa non andava, ma non capivo cosa, e continuavo a fare pressione.La lama, si è fermata sull osso.No dolore, poco sangue, ma una sensazione di "freddo".Come se soffiasse aria sulla ferita.

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Offline Il Tano

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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #19 on: August 24, 2012, 19:35:30 pm »
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kortobrakkio

Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #20 on: August 25, 2012, 00:27:04 am »
+1
Mi viene in mente un aneddoto.Ero giovane, piccolo, per la verità.Mi ero procurato un chiudibile, che mio padre usava per lavoretti di potatura.Ci giocavo, intagliando tappi di sughero-Con la sinistra, tenevo il tappo, con la destra, il coltello, facendo pressione sul dorso della lama con il pollice.Dopo avre messo giù, e nuovamente raccolto il coltello, ricomincio a taliare, senza accorgermi che tenevo la lama al contrario.Mentre osservavo la scena, mi rendevo conto che qualcosa non andava, ma non capivo cosa, e continuavo a fare pressione.La lama, si è fermata sull osso.No dolore, poco sangue, ma una sensazione di "freddo".Come se soffiasse aria sulla ferita.
Episodio che rispecchia altri di cui sono stato testimone.
Mi perdoni chi già lo ha letto,ma riporto per l'ennesima volta il caso del soggetto(un po sospetto per come raccontò la dinamica del fattaccio)che si presentò in pronto soccorso con un taglio larghissimo e piuttosto profondo(tessuti dello zigomo e radice superiore dell'orecchio pendevano in un unico taglio)causato dall'aggressione di un barman armato di coltello da pane.
L'individuò riferì di non aver sentito dolore,solo"freddo",e la sensazione "di aggressione",quindi era saltato addosso al barman e solo quando li avevano divisi aveva realizzato di essere ferito al viso e di sanguinare......episodio affine,per certi versi simile,sempre in PS si presenta un camionista aggredito durante un pisolo in area sosta in autostrada:sdraiato sul camion sente aprire la portiera ed un individuo armato di pistola gli intima di scendere;lui reagisce,sente lo sparo ed il malvivente poi si gira e scappa;lui avvia il mezzo,ma sente che un gonfiore sulla schiena gli impedisce di guidare comodo......viene quindi in ospedale dove riscontriamo che il proiettile esploso dall'aggressore lo ha evidentemente colpito in posizione distesa percorrendo in lungo trapezio e fermandosi nel gran dorsale,dove la raccolta di sangue ha "disturbato"il camionista.
C'è voluto del bello e del buono per convincerlo che dovevamo trattenerlo perchè la bozza altro non era che un enorme versamento ematico dato dal proiettile che aveva in corpo....lui non sentiva dolore e voleva ripartire per fare la sua consegna....infine ricordo le esperienze di mio fratello con un nordafricano che si è presentato nel suo studio per farsi coprire con un tatoo una ferita da coltello.Mio fratello pensava di dover coprire una cicatrice,invece si è trovato davanti uno sbrego fresco di coltello nella parte posteriore del collo.....abbastanza profondo da lasciare vedere "tessuto bianco(tendini?Osso?,Boh)."ma che hai fatto?"
"ho litigato coi coltelli con un mio paesano....oh,ma non è mica la prima volta...."ed il soggetto ha mostrato fiero altre ferite.
Il mio fratellino ha dovuto pazientemente spiegargli che la ferita era da far vedere in ospedale,medicare come necessario.......altro che tattuaggio.....

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Offline gyria

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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #21 on: August 25, 2012, 01:07:48 am »
0

 :o
Niente dolore???
No.Ma ci ha pensato mia mamma, una volta tornati dal pronto soccorso.... :-X
Ricordo anche che la lama fece un rumore.Una specie di "cik", nel momento incui si fermo contro l osso.Comunque il taglio era così netto e pulito, che non occorsero punti, e la cicatrice si vede appena.Ricordo però, che ci mise molto a guarire.I medici dissero che se avesse sanginato di più, sarebbe stato meglio.La ferita, era troppo asciutta, mi pare che dicevano così.

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Offline West Wind

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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #22 on: August 25, 2012, 10:30:01 am »
+1
Ma te li hanno puntati per minacciarti (stammi lontano o ti taglio) oppure ti son proprio saltati addosso per colpirti?

Entrambe le situazioni.
Ovviamente la prima ha un grado di pericolosità "relativo",mentre la seconda è ovviamente più problematica.
In ogni caso,la cosa migliore da fare è tenere il busto e la testa lontani.
Migliore in senso di meno rischiosa,la migliore sarebbe girare al largo finchè possibile...
In principio era la parola...e la parola era WAAAGH!!!

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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #23 on: August 25, 2012, 11:24:15 am »
0
La sensazione di dolore interviene solo quando sono coinvolte delle ossa o i muscoli entrano in spasmo, oppure i tessuti sono esposti a sostanze che stimolano il riflesso nervoso del dolore.
Altrimenti si sente poco o niente.
Il dolore da impatti, sono sempre dati dai tessuti che si "inca%%ano" perchè sono stati compressi contro qualcosa di duro (ad es. le ossa).
Un cacione nel sedere, se preso bene, fa un male cane perchè è lo spasmo di "rimbalzo" del musocolo che è stato compresso contro il bacino o la testa dell'anca.
Una lama che penetra, se non è sporca di chissà quale sostanza, sostanzialmente non si sente nei primi secondi. Poi intervengono altri meccanismi, anche di tipo psicologico.

L'unico organo interno che sfugge alla regola è lo stomaco. Se perforato dicono che faccia un male terribile.

Comunque, si, in linea di massima le coltellate non sono dolorose di per se stesse, ma possono procurare "guai enormi", per usare un eufemismo. Stessa cosa per i colpi di arma da fuoco, se non sbriciolano ossa. In quel caso sono dolorosissime.
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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #24 on: August 25, 2012, 17:06:25 pm »
+1
Parlete di ferite da coltello?

Ne ho diverrse e quasi  mai ho sentito la lama entrare,me ne sono accorto perché mi sono sentito bagnato ed una volta sono andato anche in crisi ma per fortuna che c'era gente e sono riuscito a controllarmi.

Un'altra persona che conosco é stata ferita dietro la schiena all'altezza dei muscoli lombari e se ne accorse neanche per il fatore di sentirsi bagnato ma perché si sentiva una fitta dolorante dietro la schiena.
Un'altra persona che conosco mi ha racontato che un suo ex commilitone in un assalto alla baionetta venne spanciato,morì ma fece fuori alcuni nemici parlo di una persona molto vecchia che aveva fatto la seconda guerra mondiale.
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre


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Offline Fabio Spencer

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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #25 on: August 29, 2012, 09:26:31 am »
0
Haha. Resta che quando si ha fatto l'esperienza della lama anche per una cosa da poco, delle volte si rivedono certe teorie.

Specie se non si tratta di uno che colpisce in modo dimostrativo e poi scappa ma di uno che ti volesse fare del male per davvero...
per me è stato sicuramente così.
Sia tagliandomi qualche volta in incidenti domestici, sia trovandomi in allenamento dei coltelli veri che semplicemnte appoggiati e mossi molto lentamente non mi tagliavano ma solo mi graffiavano il petto, il collo o altre zone.
Rimanere fermo a farmelo fare è stato decisamente disturbante.
Nulla di paragonabile alle esperienze fatte e raccontate da altri utenti, ma pur con quella sicurezza la sensazione di disagio è stata molto alta.
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."

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Offline Dieselnoi

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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #26 on: August 29, 2012, 09:31:17 am »
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Rivoltando il discorso, attacchereste più volentieri una ragazza con lo spray o una che stringe una lama? Io la prima delle due. Ho la sensazione che ad evitare il getto o disarmarla con una presa (la bomboletta non taglia) ci si possa anche riuscire.

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Offline West Wind

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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #27 on: August 29, 2012, 09:36:11 am »
0
Io sono dell'opinione che il coltello non sia un'arma da difesa.
In principio era la parola...e la parola era WAAAGH!!!

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Offline cooks71

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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #28 on: August 29, 2012, 09:37:24 am »
+3
Dieselnoi, ma che domande fai..?  ???

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Offline Ebony Girls Lover

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Re:La Dura Realtà del Pecorino
« Reply #29 on: August 29, 2012, 09:37:37 am »
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Rivoltando il discorso, attacchereste più volentieri una ragazza con lo spray o una che stringe una lama? Io la prima delle due. Ho la sensazione che ad evitare il getto o disarmarla con una presa (la bomboletta non taglia) ci si possa anche riuscire.

Una ragazza?
Scusa perché proprio una ragazza?
Se posso scappo in entrambi i casi.
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