Se andiamo su le tattiche di fanteria moderna "dalla WWII in poi", ovvero una delle branche della scienza militare meno applicate, causa "caos sul campo di battaglia", al mondo... Si può dire che l'obiettivo è mantenere il focus su settori di responsabilità, sempre e comunque. Sia che sia un'attività in attacco, sia che sia un'attività in difesa. Se si smembra il concetto di "settore di responsabilità", ovvero ognuno fa "accazzo come vuole", sicuramente l'azione ne risente pesantemente.
Il concetto è scalabile: che stiano manovrando 4 o 5 plotoni di Rangers in un assalto pesante sulle montagne afghane, o che si tratti anche solo di una squadra formata da due coppie di fanti, il concetto è sempre identico. Settori di responsabilità da tenere sotto pressione, da non abbandonare, e non interferire o disperdersi sugli altri. In teoria è il comandante sul campo che decide come redirezionare le risorse se un settore rimane scoperto.
E poi alla fine i casini succedono coi cambi di settore di responsabilità.
Non ci sono molti esempi recentissimi di applicazioni di queste tattiche (gli scontri tra fanteria significa sempre perdite...), se non la battaglia di Tora Bora di ormai dieci anni fa. Forse una delle ultime volte dove c'è stato un consistente scontro frontale tra milizie talebani e soldati della Coalizione, sul campo.
In scala più ridotta lo scontro in urbano, coinvolti anche le nostre Forze Speciali, del 3 novembre scorso ad Herat. In CQB urbano il rispetto dei settori di responsabilità è vitale.
Opps... mi sa di aver saltato di colpo qualche secolo...