ciao carissimi, vi spiego ora come è andata.
vicino casa dei miei suoceri, ho scoperto esistere un dojo di kyokushin gestito da un insegnante molto simpatico che peraltro insegna gratis!!!
presentato da un nonsochedan di nome tanaka, anche lui molto cortese (e peraltro mi sono chiesto come XXXXX mai mia suocera, in 14 - QUATTORDICI!!! - anni che ci conosciamo non mi abbia mai parlato di questo dojo...
), ho partecipato alle lezioni presso la palestra della scuola media locale, ove si svolgono i corsi di karate all'interno... del dojo di judo!!!
la prima difficoltà incontrata è stata il tatami, al quale non sono più abituato, allenandomi sempre sul parquet. ma pazienza.
ambiente simpatico, praticanti di ogni età e livello, tutti molto cortesi e ospitali. peraltro il degeiko non si paga!!!
la lezione tipica: junan taiso, junbi undo, tachiwaza kihon in un sanchin dachi esagerato per i miei gusti (praticamente equilibrio zero... almeno per me, avvezzo alle posizioni naturali del goju). tachiwaza alto in sanchin, medio in zenkutsudachi e basso in kibadachi.
poi si passa a brevi "vasche" per i calci. parliamo di un kihon ido indirizzato prevalentemente alle tecniche di gambe. alcune di queste tecniche, come anche le posizioni (specie le parate, gli zenkutsu lunghi, gli yokogeri, gli ushiro geri, gli shuto uke in modo specifico...) fanno molto shotokan.
al termine (e già la prima ora è passata), katageiko. ripasso dei taikyoku (a me familiari nell'enbusen grazie al goju di yamaguchi), dei kata heian (che io so eseguire al modo shito: quelli kyokushin fanno molto shiotokan in effetti e ho avuto qualche difficoltà a seguire specialmente nei caricamenti delle parate) e basta. non ho avuto modo, durante la pratica, di sperimentare sanchin e tensho al modo kyokushin, e questo mi è dispiaciuto un pochino.
dopo mezz'ora così, si passa al kumite: prima yakusoku kumite, con colpi al volto (e questo mi è piaciuto molto) e grande scioltezza, e poi jiyu kumite purtroppo con impostazione da gara (non per i piccolini, però, che combattono col super safe e con i pugni al volto... cosa che mi ha molto colpito!!!).
questa era una lezione tipica.
la prima volta che ci siamo conosciuti, il maestro mi ha dato uno strappo in macchina fino al suo dojo regolare, piccolo ma ben fornito. siamo rimasti lì per un po' a chiacchierare e mi ha spiegato come si prapara per le lezioni, che testi consulta, come gestisce la continua emorragia di allievi (tipica anche in giappone). mi ha anche detto che vorrebbe praticare i bunkai ma che non se ne fanno, a causa della tendenza, specie da parte dei giovani, ad allenarsi solo per le gare.
tutto molto carino, ma...
1) non mi piace l'impostazione shotokanistica nei kihon
2) non mi piace l'assenza di allenamento dei colpi al volto nel jiyu kumite
3) non mi piace il modo in cui si eseguono i kata, per me troppo duro
4) non mi piacciono, ovvero non mi ci ritrovo, le posizioni larghe e basse, nel kihon, e le tecniche di kihon troppo scisse da quelle di kumite
5) non trovo orrendo il modo di eseguire lo yoi, e il ricorrere continuo a OSS, ma questi sono gusti personali
6) non mi piace l'assenza di bunkai
7) non mi piace l'insistenza sulle competizioni
invece:
1) mi piace la passione che ho trovato nei praticanti, più che in altre scuole
2) mi piace il ritmo dell'allenamento, serrato ma con pause di recupero ben calibrate (stupore: durante le pause fanno bere!!!)+
3) mi piace l'impostazione della lezione, che scopiazzerò volentieri
4) mi piace il modo di eseguire lo yakusoku kumite, come se fosse jissen karate ma senza o con poco contatto
nel complesso, quindi, mi sono divertito ma non mi iscriverei a un corso simile. mancano troppe cose, a mio dire. bello se si vuole combattere in gare con quel regolamento, ma nulla più. di certo ripeterò l'esperienza la prossima volta che starò dai miei suoceri, in ogni caso. qualche lezione aggratise non va mai rifiutata!!!