Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)

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Offline Bellerofönte

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Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« on: September 10, 2012, 10:50:47 am »
+4
IL JITSUKA SARDO CHE SFIDO' e VINSE i GRACIE: OSWALDO FADDA

Sapete, amici lettori, la storia sulla ri-nascita del Jiu Jitsu in Occidente è un'ininterrotta scoperta di preziose gemme aneddotiche, molte delle quali ho pubblicato a modo mio su questo sito. La comprensione di un fenomeno è intrinsecamente legata alla dimensione storica del suddetto, senza sapere la storia di qualcuno o qualcosa non si sa davvero molto di questi.


Di recente mi sono imbattuto in un capitolo dimenticato della saga dell'arte suave,e per caso. Sorbendomi dei video sul campeon Rodolfo Vieira, ho compreso che la sua accademia, la GXT, non deriva dal lignaggio Gracie. Incuriosito, sono andato a scavare e ho scoperto la portentosa avventura del tamburino sardo che mise pizzo M° Helio e tutti i suoi arrogantelli scherani: Oswaldo Fadda.


Un giovane figlio di poveri emigranti, in quell' epoca recluta nei marines brasiliani, Fadda s'imbatté in Luis França, allievo diretto di Mitsuyo Maeda e insegnante a Rio de Janeiro. Dopo molti anni di apprendistato, il giovine prese su di sé la missione di portare la scienza del Jiu Jitsu negli strati poveri della popolazione carioca, e cioè il contrario esatto della politica upper-class portata avanti dalla rinomata concorrenza nell'epoca intorno alla II Guerra Mondiale.


Fadda si rese famoso per insegnare a tutti, spesso gratis sui pratoni, mandando su tutte le furie i titolari delle costose et elitarie accademie della zona sud di Rio in mano alla "gang" Gracie. Il figlio degli isolani in particolare si impegnò anche a usare la scienza solare del Jiu Jitsu per aiutare ragazzi disabili e con problemi d'inserimento sociale, collezionando successi strabilianti. Era un idealista e un guerriero, mistura che unita alla titanica fermezza dei suoi antenati ne fecero un colosso della sua epoca.


Tanto da irritare i cugini. Eh si, finì che a furia di sentirsi parlare dietro e rifiutare come "non originale" il buon Oswaldo -che se tanto mi dà tanto da sardo doveva essere uno con un bassissimo livello di sopportazione dei cagacazzi- nel 1954 sfidò pubblicamente i Gracie con un annuncio fatto uscire sui giornali O Globo e Diario da noite dicendo che li rispettava (stiloso) ma che non li temeva e aveva pronti 20 lottatori.

Kaboom, the show is on!

L'accademia del sardo vinse alla grande, Oswaldo direttamente prevalendo su Helio, tutti in generale avvantaggiandosi della maestria nelle leve alle gambe, colpevolmente snobbate a casa di Helio&c.

Fadda restò un signore anche nel trionfo e rese pubblica dichiarazione del fatto che la sua vittoria non doveva in nessuna maniera diminuira il rispetto per la famiglia avversaria e la loro eredità. Gracie si limitò ad affermare. "Fadda dimostra che il Jiu Jitsu non è nostra esclusiva".


L'anno successivo, 1955, la rivincita, che però fu una riperdita per i Gracie. Fadda chiosò: "Volevo solo dimostrare la falsità del mito secondo il quale chi studia dai Gracie è invincibile".

Oggi alcune delle più vincenti accademie del mondo, come la Nova Uniao, fanno risalire il loro lignaggio a questo semisconosciuto filantropo sardo-brasiliano, che bacchettò i Gracie e adesso riposa nel Valhalla. Mestre Oswaldo morì a Rio de Janeiro il 1° Aprile 2005, aveva 84 anni.

http://team-centurion.blogspot.it/
"Costantemente mantenersi presenti dentro la propria pelle, esercitarsi, avere una condotta particolare, disprezzare il facile comodo, disprezzare l’inutile lusso, essere uomini raffinati, ma essere uomini fermi. Mantenere la fedeltà della parola. E nel fisico esercitarci a combattere."

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Offline happosai lucifero

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Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #1 on: September 10, 2012, 14:05:05 pm »
0
per seguire
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In quanto a educazione vado in culo a tanti

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Offline Bellerofönte

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Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #2 on: September 10, 2012, 14:48:11 pm »
0
... avvantaggiandosi della maestria nelle leve alle gambe, colpevolmente snobbate a casa di Helio&c....


Trovo molto interessante questo passaggio.
"Costantemente mantenersi presenti dentro la propria pelle, esercitarsi, avere una condotta particolare, disprezzare il facile comodo, disprezzare l’inutile lusso, essere uomini raffinati, ma essere uomini fermi. Mantenere la fedeltà della parola. E nel fisico esercitarci a combattere."

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kortobrakkio

Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #3 on: September 11, 2012, 11:13:23 am »
+1
... avvantaggiandosi della maestria nelle leve alle gambe, colpevolmente snobbate a casa di Helio&c....


Trovo molto interessante questo passaggio.
Concordo.Le leve alle gambe per anni sono state snobbate da  parecchie correnti del BJJ.In tempi recenti (forse complici l'interesse crescente del sambo,shotoo e catchwrestling)stanno venendo (lentamente)rivalutate.

Però trovo ancorpiù interessante un altra cosa;che un italiano abbia fatto qualcosa che normalmente viene ritenuta impossibile:battere un mostro sacro e formare una squadra-campione.
Siamo ammalati di estero-filia.
Non ci si rende conto che il problema,da noi,è la mancanza di una base solida di gente che si dedichi in maniera professionale a "fare solo quello".
In Brasile e in altri paesi c'è un gran numero di persone che si allena in maniera professionale(anche se magari non in maniera dichiarata).
Il materiale umano,i talenti,da noi non mancherebbero;quel che non c'è è la base culturale....da noi si va avanti per passione,ergo:pochi personaggi e tanta buona volontà e sacrifici;come si fa a far testo,sulla scena internazionale?
Tante potenzialità e poco sviluppo.....
Peccato.

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Wa No Seishin

Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #4 on: September 11, 2012, 11:29:34 am »
0
Concordo.Le leve alle gambe per anni sono state snobbate da  parecchie correnti del BJJ.In tempi recenti (forse complici l'interesse crescente del sambo,shotoo e catchwrestling)stanno venendo (lentamente)rivalutate.

Però trovo ancorpiù interessante un altra cosa;che un italiano abbia fatto qualcosa che normalmente viene ritenuta impossibile:battere un mostro sacro e formare una squadra-campione.
Siamo ammalati di estero-filia.
Non ci si rende conto che il problema,da noi,è la mancanza di una base solida di gente che si dedichi in maniera professionale a "fare solo quello".
In Brasile e in altri paesi c'è un gran numero di persone che si allena in maniera professionale(anche se magari non in maniera dichiarata).
Il materiale umano,i talenti,da noi non mancherebbero;quel che non c'è è la base culturale....da noi si va avanti per passione,ergo:pochi personaggi e tanta buona volontà e sacrifici;come si fa a far testo,sulla scena internazionale?
Tante potenzialità e poco sviluppo.....
Peccato.

Sono d'accordo col discorso, ma bisogna capire cosa si intende per esterofilia.

I brasiliani hanno attinto dal Giappone e poi hanno personalizzato.

Ci sono campi dove gli istruttori migliori comunque vengono "da fuori"...


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Offline Takuanzen

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Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #5 on: September 11, 2012, 11:47:30 am »
0
Una bella storia, a me sconosciuta. Grazie Bellerofonte!! Seguo. :sur:

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kortobrakkio

Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #6 on: September 12, 2012, 00:02:13 am »
+3
Concordo.Le leve alle gambe per anni sono state snobbate da  parecchie correnti del BJJ.In tempi recenti (forse complici l'interesse crescente del sambo,shotoo e catchwrestling)stanno venendo (lentamente)rivalutate.

Però trovo ancorpiù interessante un altra cosa;che un italiano abbia fatto qualcosa che normalmente viene ritenuta impossibile:battere un mostro sacro e formare una squadra-campione.
Siamo ammalati di estero-filia.
Non ci si rende conto che il problema,da noi,è la mancanza di una base solida di gente che si dedichi in maniera professionale a "fare solo quello".
In Brasile e in altri paesi c'è un gran numero di persone che si allena in maniera professionale(anche se magari non in maniera dichiarata).
Il materiale umano,i talenti,da noi non mancherebbero;quel che non c'è è la base culturale....da noi si va avanti per passione,ergo:pochi personaggi e tanta buona volontà e sacrifici;come si fa a far testo,sulla scena internazionale?
Tante potenzialità e poco sviluppo.....
Peccato.

Sono d'accordo col discorso, ma bisogna capire cosa si intende per esterofilia.

I brasiliani hanno attinto dal Giappone e poi hanno personalizzato.

Ci sono campi dove gli istruttori migliori comunque vengono "da fuori"...
Cos'e l'esterofilia?
Te lo spiego subito:è la mentalità tutta italiana di pensare che,culinaria a parte,tutto il meglio venga dall'estero.

Tutti prendono da fuori,poi personalizzano.
E lo rivendono.
A noi.

Come se noi non avessimo ottimi tecnici,ottimi atleti,e le potenzialità per fare un lavoro nostro.

Parlo di italian Ju Jitsu,oppure lotta libera(lucha libre) italiana,o prendi come puoi(catch as catch can) versione italiana.
Roba adatta alla nostra mentalità,alle nostre strutture fisiche e psicologiche,con la nostra inventiva e creatività.

Sacrilegio?
Direi di no,per essere incisi direi anzi:un bel par di balle.

I brasiliani imparano il ju jitsu(judo?) dai giapponesi.....ecco sparire i termini giapponesi,e si creano un loro modo di allenarsi,una loro terminologia;raspado,omoplata,mataleon,mano de vaca.......vanno in america,vendono il JJ agli americani,che sono nazionalisti;ed ecco che,senza manco aspettare il recupero del CACC praticano si il JJ,ma loro tirano di arm-bar,figure four arm lock,toe hold,sweep......per darsi un tono ed americanizzare integrano con le loro metodiche di allenamento atletico,spesso rubate a culture antiche(sacca bulgara,clubbels indiani,etc)che rivendono all'estero.Con nomenclatura americana(non bulgara od Hindi).

Arrivano in italia insegnanti esteri.Consiglierei quindi prima un bel corso di lingue.
Perche se pratiche con un giapponese avrai Kata Guruma(ho sparato a caso),la stessa roba la chiamerai Kimura od omoplata  in brasiliano,e figure four wrist lock se l'istruttore è statunitense.....poi se si ripassa in palestra si ha solo da scegliere,pescando nomi quà e la.....creare una nomenclatura italiana,no,vero?

Tralascio poi l'importanza che si da ai sistemi yankee di preparazione atletica,che va a mode,lune,gusti degli "esperti"di oltreoceano,che con toni drammatici consigliano di evitare la tal cosa per vendere la loro novità rivoluzionaria.

Che pena.


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Offline Andy

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Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #7 on: September 12, 2012, 00:19:00 am »
+1
E' che "facciamo una Grande Ruota" o un "Ancatone" ed "fagli un Ammazzaleone" fanno un po' cagare, ecco.  XD
Modalità Ironia spicciola OFF.

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kortobrakkio

Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #8 on: September 12, 2012, 00:40:18 am »
+3
E' che "facciamo una Grande Ruota" o un "Ancatone" ed "fagli un Ammazzaleone" fanno un po' cagare, ecco.  XD
Modalità Ironia spicciola OFF.
Ah,beh,vero è che usare terminologia estera presa paro paro fa tristezza.Infatti(bada)nessuno lo fa.
Quindi un blocca-braccio(arm lock)magari suona male,anche se i brasiliani non si fanno problemi ad usare la "mano di vacca".
Tutto stà ad essere creativi e non tradurre pari pari il nome.

Una chiusura a quattro inferiore(kimura)e la sua variante superiore(americana)suonano forse meno esotiche,ma funzionano.
Perchè non italianizzare nomi,metodiche,etc.?

E poi,chi si scandalizza per un "gancio a badile"pugilistico?
Basta in realtà farci l'orecchio e creare buone associazioni mentali.

Il problema in realtà è quello di cui prima:siamo esterofili,e fa figo fare un mataleon o una mano de vaca,ma in brasiliano effettivamente il significato è colorito.
Preferisci un linguaggio tecnico?
Allora applica uno "straziacollo posteriore" o un "polso dominante".....

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #9 on: September 12, 2012, 00:45:32 am »
0
Io, onestamente, sono d'accordo on corto braccio,  cmq per dire grande ruota esterna non significa un cazzo manco in giapponese credo X°°D


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Offline sanchin

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Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #10 on: September 14, 2012, 17:27:56 pm »
+1
E perchè allora non creiamo come iniziativa del forum una disciplina italiana? La butto lì non infamate alla fine tutti abbiamo un po' di esperienza e invece di parlare ci mettiamo d'impegno e creiamo qualcosa di nuovo.
OSU

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Offline xjej

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Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #11 on: September 14, 2012, 18:49:49 pm »
+1
il miglioramento si ottiene con la coesione, non con la frammentazione...c'è bisogno di tutto tranne che del "nuovo"..
www.isao-okano.com - Gracie Bergamo

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Offline GiBi

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Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #12 on: September 14, 2012, 18:59:26 pm »
0
... avvantaggiandosi della maestria nelle leve alle gambe, colpevolmente snobbate a casa di Helio&c....


Trovo molto interessante questo passaggio.
Concordo.Le leve alle gambe per anni sono state snobbate da  parecchie correnti del BJJ.In tempi recenti (forse complici l'interesse crescente del sambo,shotoo e catchwrestling)stanno venendo (lentamente)rivalutate.

Nel bjj vengono malviste in quanto per poter fare una leva alla gamba finisci per lasciare la posizione dominante...e siccome il bjj ha una "gerarchia posizionale" come strategia le cose vanno in contrasto..

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Offline Andy

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Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #13 on: September 14, 2012, 22:14:05 pm »
0
E perchè allora non creiamo come iniziativa del forum una disciplina italiana? La butto lì non infamate alla fine tutti abbiamo un po' di esperienza e invece di parlare ci mettiamo d'impegno e creiamo qualcosa di nuovo.

A che pro..? Cosa mancherebbe..?

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kortobrakkio

Re:Sardegna 2 - Brasile 0 (un articolo interessante)
« Reply #14 on: September 15, 2012, 15:48:27 pm »
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E perchè allora non creiamo come iniziativa del forum una disciplina italiana? La butto lì non infamate alla fine tutti abbiamo un po' di esperienza e invece di parlare ci mettiamo d'impegno e creiamo qualcosa di nuovo.
Il mio maestro indiano mi diceva "nulla si inventa,tutto si riscopre"facendomi notare somiglianze nelle lotte etniche,rilancio di metodiche antiche come fossero novità,"segreti"svelati che in altre realtà sono cosa comune.

Non c'è da creare nulla di nuovo,ma come hanno sempre fatto tutti i popoli,cogliere elementi ed adattarne la pratica alla propria mentalità,costituzione,struttura fisica "etnica".
E magari,giusto per battere il chiodo,usare terminologia nostrana.