Se non erro nel 2011/2012 è stato anche in zona Genova/La spezia
Per l'anno accademico 2011/12, avevo visto pubblicizzata una data di Nardia in provincia di Torino, mi pare dalle parti di Settimo Torinese o San Mauro.
Non sono andato avendo preferito in un'eventuale occasione successiva partecipare a un evento a Genova da Morabito nella sua scuola affiliata.
Seguendo però il sito pubblico (non sono iscritto alla loro newsletter probabilmente disponibile) della scuola ligure non ho ancora capito con chiarezza quali eventuali seminari sarebbero stati tenuti dall'insegnante israeliano: nella pubblicità di alcuni eventi catalogati come di kapap non è specificato chiaramente chi sarebbero stato il relatore e quindi ho dato per scontato che fossero tenuti da Morabito.
Roroarro, non so esprimerti la mia opinione con cognizione di causa perchè di Kapap ho visto solo un paio d'ore di filmati di Nardia (da cui sono appunto nati la mia curiosità e interesse per vederlo muoversi dal vivo).
Per mia esperienza, quanto da te riportato lo associo al normale approccio filippino del kali, più o meno tradizionale che sia, un po' meno a quanto ho visto nel krav maga, dove invece ho riscontrato, per un ottica a breve e medio termine (a più lungo raggio e con progressione, da quanto ho capito io, il discorso cambia, fino a mettere in secondo piano la selezione tecnica didattica), una maggiore focalizzazione alla standardizzazione tecnica.
Pur tralasciando i sinawali e gli esercizi con gli olisi in coppia, un approccio apparentemente molto simile per me al kali l'avevo già notato nei video della scuola argentina, quelli che hai linkato nell'altra discussione.
In pratica direi che quasi un 80% circa di quanto mostrato nei filmati della palestra, io l'ho visto mostrare, e bene o male praticato, in normali allenamenti di kali. Quel che non ho visto, né provato io di persona nelle amf è in sostanza la pratica con le armi da fuoco, in palestra coi simulacri o in poligono con le armi vere, e gli aspetti che associo più facilmente alle discipline israeliane di provenienza militare, ossia la parte di programma più inerente all'antiterrorismo (non ho visto per intero gli ultimi due filmati che ne facevano più cenno ma considero questi aspetti come più identificativi per le am israeliane di origine militari, pur essendo comprensibilmente poco trattati nei normali corsi di palestra per civili).
Ho forti difficoltà però a distinguere quanto queste attinenze al kali possano essere imputabili all'iniziativa e personalizzazione della lezione da parte dell'insegnante e quanto legati al kapap stesso, non conoscendo nulla io di quest'ultimo.
Onestamente, seppur con qualche sfumatura o distinzione diversa dall'insegnante argentino, ho visto nello stesso Nardia un approccio e alcune movenze, soprattutto in assenza di armi da fuoco, per il programma in piedi e alcune transizioni, che a me sembrano simili, se non addirittura potenzialmente provenienti (per alcuni dettagli “stilistici” casualmente coincidenti) dal kali.
La mia espressione non vuole essere una critica, anzi per certi versi metto in conto che nei video Nardia mi possa essere piaciuto molto più di altri israeliani per inevitabile mia influenza campanilistica, per i molti aspetti
che mi sono apparsi da subito molto familiari.
Per esempio i filmati di Nardia mi sono piaciuti molto più di un paio altri che ho visto sul coltello, con protagonista Kanarek. Per i filmati che ho visto io di quest'ultimo mi è difficile non riscontrare le fortissime analogie col kali ma nonostante questo mi è piaciuto meno perchè a parità di dinamismo l'ho trovato un pizzico meno preciso nelle esecuzioni.
Ovviamente quanto scritto sopra sono solo mie sensazioni e punti di vista che quindi possono lasciare il tempo che trovano non essendo io affatto un esperto in materia.
Come tipo di approccio didattico io preferisco di gran lunga quello che hai descritto rispetto a quello di dover ricordarsi una procedura e soluzione da associare alle varie situazioni possibili.
Necessità di un pochino più di tempo per acquisire la forma mentis richiesta, non legata alle applicazioni o a scenari predeterminati, ma una volta appresa secondo me rende le cose molto più semplici e le scelte necessarie maledettamente semplificate. E' un po' difficile per me spiegarlo a parole ma trovo che con questa modalità, risulti molto più facile e veloce “ragionare” e nella pratica si riesca a “pensare meno” e reagire più in fretta.
Sui tempi di apprendimento siano abbastanza personali e per ora non ho avuto l'esigenza di prendere in esame un'ampia casistica per calcolarne il tempo medio necessario al praticante per acquisire questa modalità ma direi che in genere si parli di necessità di mesi, piuttosto che anni. Visto che ne hai fatto cenno come unità di tempo, per l'apprendimento e la metabolizzazione per il cervello di quest'approccio, 3 anni mi sembrano davvero un'eternità.
Per una completa “tabula rasa” in campo di am/sdc e con frequenza amatoriale di 2-3 sessioni a settimana, io metterei in conto una forbice di tempo che va dai 6 ai 18 mesi.
Ovviamente dai 6 ai 18 mesi non li metto in conto solo per imparare a fare e metabolizzare quello che hai visto ieri sera, ma proprio per fare in modo che anche l'apprendimento e l'affrontare argomenti e applicazioni nuove, in campo marziale analogo, risulti al praticante naturale e perfettamente consequenziale. In termini pratici dopo quel periodo, sicuramente da qualcuno considerabile lunghissimo e poco adatto a un corso che si prefigge scopi di dp, mi aspetto una reazione improvvisata e abbastanza sensata per qualsiasi scenario nuovo, a cui non è stata proposta soluzione codificata e lo considero un normale obiettivo raggiungibile e standard da consueto corso di am, tradizionale o meno che sia.