Kudo in un week-end!

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Offline Manlio Sorba

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #60 on: September 16, 2012, 22:36:00 pm »
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Piccola curiosità innocente e leggermente OT: come è nato il kyokushin in Italia? Nessun gruppo di studio? Nessuna persona che faceva altro e si è poi formata presso Wakiuchi? Tutti nati imparati?  :P :halo:
Franco Rosso è uno che ha sputato sangue per anni , uno che i corsi istruttore li ha frequentati per anni ed infine uno che si sobbarcato tutti gli esami di verifica. Mi pare evidente che non ci sia nulla di paragonabile fra le due situazioni.

Avevo fatto una domanda generale e mi hai risposto difendendo Franco Rosso... difendendolo da un attacco che nessuno aveva fatto.  :)

Franco Rosso ha sputato sangue per anni, ha frequentato corsi istruttori per anni e si è sobbarcato gli esami di verifica? Bene, ma non è e non sarà l'unico. E tuttavia, anche con la sua dedizione e serità, ha incominciato facendo un seminario una volta ogni tre mesi (come diceva sopra un altro utente) e probabilmente guidando un gruppo di studio...
...vogliamo cavillare su quale sia il nome più adatto per chi guida un gruppo di studio? Sempai, aspirante allenatore, aspirante istruttore, istruttore, etc etc?

I corsi di formazione della Kudo Italia possono destare qualche sospetto? Sì. Verranno fuori istruttori poco preparati? Talvolta accadrà, forse più spesso di quel che si spera.

Il punto però è un altro. Torniamo indietro di qualche anno, quando il kyokushin non era nato. Deluso dalla mia pratica di karate, kickboxing o quant'altro, decido di imparare il kyokushin. Vado una settimana in Sicilia da Wakiuchi, mi faccio il culo quadrato. Dopodiché torno al mio gruppo di studio e mi metto a mostrare, senza alcuna pretesa di insegnare, quanto mi ha mostrato Shihan. Dopo uno-due mesi me ne ritorno in Sicilia e via così, passano i mesi, faccio qualche gara, prendo i gradi, dopo un po' potrò aprire un corso "ufficiale": se sono determinato e forte continuo, sennò mollo.
Ovviamente in questo periodo "di formazione", chi vuole fare kyokushin verrà ad allenarsi da me, visto che il mio è l'unico gruppo di studio che esiste in zona... che mi chiami allenatore, aspirante tecnico o istruttore cosa cambia? Io vendo sempre e so quel che so, né di più nè di meno.

Questa è la prassi ed è giusto che sia così.

Altra curiosità: ma quando un marzialista serio con un curriculum non farlocco inizia il percorso per diventare istruttore, dopo la prima settimana di corso, cosa insegnerà tornato al suo gruppo di studio? Il nuovo stile o un mix del vecchio e del nuovo?  :)
Vedi Raven il tuo piccolo off-topic,ci dà la possibilità di confrontare due percorsi BEN DIVERSI :=) :=) :=)...infatti nella Scuola del Maestro Wakiuchi,quelli che arrivano da altre discipline vengono"visionati" per diversi mesi e autorizzati a incominciare a ripassare le tecniche apprese nelle settimane da uchideshi in Sicilia,con i propri allievi,se hanno già una palestra,da una persona che(Shihan Wakiuchi)ha 40 anni di pratica nella sua disciplina e quindi,si presume TUTTA LA COMPETENZA per valutare le singole persone!!!
I resp.naz. del Kudo invece praticano questa disciplina da soli 4 anni,non da 40,tra l'altro provenendo da altra scuola di Karatedo che col contatto pieno non ha niente a che vedere...cioè sono,nel contatto pieno, due principianti ai quali è stato regalato rispettivamente un 2° e un 3°Dan dopo un paio di fine settimana e che dopo soli 2 anni erano già stati promossi rispettivamente 3° e 4°Dan :( :( :(
Ora ti chiedo,com'è possibile che due principianti con soli 4 anni di pratica in una disciplina molto difficile come il Kudo,si improvvisino organizzatori di corsi istruttori in 8 ore??? ??? ??? ???
Piccolo off-topic nell'off-topic...il Maestro Wakiuchi da quest'anno ha deciso di inserire durante il consueto stage per istruttori e resp di Dojo,un esame teorico-pratico per valutare anno per anno le competenze dei singoli insegnanti ;) ;) ;)
OSU,Manlio :) :) :)

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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #61 on: September 16, 2012, 22:55:36 pm »
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E si finisce sempre a rosicare sui dan altrui  ;D ;D ;D 

 Perchè: "la cintura non serve", "i dan non li vuole nessuno", "il valore si prova sul tatami", ma gira e rigira sempre da una parte si va a parare, pure quando  non si sta nella stessa federazione e si fanno in pratica cose diverse  ;D ;D ;D

Cmq a quanto si capisce non si impara  a colpire a contatto pieno neanche dopo 4 anni X°°D

Curiosità, ma tutti i super maestri cazzuti che meritano i dan e potrebbero trascinare il movimento e diffonderlo come si deve, quando si è trattato di diffondere il kudo in italia, dov'erano?

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Offline happosai lucifero

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #62 on: September 16, 2012, 23:04:14 pm »
+4
io vorrei porre - vi prego, senza alcun intento polemico - una domanda a chi non apprezza le iniziative di cui si parla in questo thread: se voi voleste diffondere il kudo in italia, da dove iniziereste? cosa fareste? e come? perché sicuramente le scelte di cui stiamo discutendo non sono esenti da pecche: ci si muove su un terreno tutt'altro che omogeneo, poco ortodosso, con alti rischi di fregature e di bassa qualità. però mi sembra lapalissiano che se esistesse una possibilità concreta di avere per il kudo in italia una realtà paragonabile a quella del kyokushin, o della kick boxing, o del pugilato, sarebbe sicuramente molto meglio per tutti. ma non ha senso confrontare delle scelte mirate alla diffusione con l'etica di fererazioni presenti sul territorio da svariati decenni, e di discipline che ormai hanno anche qui una loro tradizione solida e dinamiche già collaudate e ben oliate. per il kudo questa sarà forse la realtà di domani. ma per arrivarci, qual è la cosa migliore da fare oggi? non dimentichiamoci ad esempio come è nata la kickboxing in italia, e che oggi sul territorio nazionale ci sono veramente dei centri d'eccellenza da far impallidire altre realtà sportive molto più stagionate. infine, secondo me un parallelismo interessante potrebbe essere quello con la 'neonata' realtà italiana del sandà, disciplina cui peraltro il kudo è ragionevolmente assimilabile per la caratteristica di combinare striking e lotta
« Last Edit: September 16, 2012, 23:07:12 pm by happosai »
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Offline Manlio Sorba

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #63 on: September 16, 2012, 23:36:47 pm »
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E si finisce sempre a rosicare sui dan altrui  ;D ;D ;D 

 Perchè: "la cintura non serve", "i dan non li vuole nessuno", "il valore si prova sul tatami", ma gira e rigira sempre da una parte si va a parare, pure quando  non si sta nella stessa federazione e si fanno in pratica cose diverse  ;D ;D ;D

Cmq a quanto si capisce non si impara  a colpire a contatto pieno neanche dopo 4 anni X°°D

Curiosità, ma tutti i super maestri cazzuti che meritano i dan e potrebbero trascinare il movimento e diffonderlo come si deve, quando si è trattato di diffondere il kudo in italia, dov'erano?
Mah vedi Kit,il problema non sta tanto nel rosicare sui gradi degli altri,quanto nel far notare che se si decide di praticare una disciplina bisogna cercare quanto meno di rispettarne almeno le regole principali :=) :=) :=)
Nelle A.M. Giapponesi,dai tempi di Jigoro Kano si è deciso di utilizzare una progressione di gradi e competenze divise prima in Kyu e poi in Dan...con dei tempi di pratica tra un grado e l'altro abbastanza precisi e abbastanza comuni a tutte le discipline del Budo Giapponese,tra le quali anche il Kudo che,per volontà del suo Fondatore,ha richiesto di essere ammesso!!!
Bè in nessuna disciplina del Budo Giapponese,nemmeno nel Kudo(almeno in Giappone) bastano 4 anni di pratica per essere promossi Sensei(3° o 4° Dan),figuriamoci per diventare resp di Dojo o peggio ancora resp.naz,autorizzati a organizzare corsi istruttori e sessioni di esami Dan...questo a maggior ragione se hai passati i 30 anni precedenti della tua pratica a studiare uno stile di combattimento senza contatto :( :( :(
Questo non significa che in 4 anni uno non possa imparare a tirare colpi a contatto pieno o a lottare a terra,ma da lì ad avere le competenze per insegnarlo ad altri e addirittura ad organizzare corsi istruttori affinchè questi altri lo vadano ad insegnare ad altri ancora,ce ne passa :thsit: :thsit: :thsit:
Un maestro abbastanza competente, a mio avviso l'unico col curriculum giusto per insegnare il Kudo in Italia c'è stato ma guarda caso strano dopo un paio di anni di promozione della disciplina ha dato le dimissioni da resp.naz. per divergenze col Fondatore...lo stesso Fondatore che nel giro di poco tempo lo ha rimpiazzato con due maestri di Wado ryu senza alcuna competenza in materia,ma stranamente elevati immediatamente al grado di Sensei,cioè di esperto in materia :( :( :(
Abbastanza strano, non trovi? :dis: :dis: :dis:

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Offline n.loy nonno bassotto

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #64 on: September 16, 2012, 23:49:01 pm »
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E si finisce sempre a rosicare sui dan altrui  ;D ;D ;D 

 Perchè: "la cintura non serve", "i dan non li vuole nessuno", "il valore si prova sul tatami", ma gira e rigira sempre da una parte si va a parare, pure quando  non si sta nella stessa federazione e si fanno in pratica cose diverse  ;D ;D ;D

Cmq a quanto si capisce non si impara  a colpire a contatto pieno neanche dopo 4 anni X°°D

Curiosità, ma tutti i super maestri cazzuti che meritano i dan e potrebbero trascinare il movimento e diffonderlo come si deve, quando si è trattato di diffondere il kudo in italia, dov'erano?
In quattro anni magari si impara, quello che è difficile è nascere "imparati" e se conosci la breve storia del Kudo in Italia sembra proprio questo il caso.
Se poi ricordo bene, ma qui ti saprà rispondere meglio Andrea Stoppa, uno dei motivi per cui Lui, primo rappresentante del Kudo in Italia, rassegnò le dimissioni dalla federazione internazionale, fu proprio perchè Azuma premeva per uno sviluppo accelerato della disciplina.
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Offline Manlio Sorba

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #65 on: September 16, 2012, 23:53:03 pm »
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io vorrei porre - vi prego, senza alcun intento polemico - una domanda a chi non apprezza le iniziative di cui si parla in questo thread: se voi voleste diffondere il kudo in italia, da dove iniziereste? cosa fareste? e come? perché sicuramente le scelte di cui stiamo discutendo non sono esenti da pecche: ci si muove su un terreno tutt'altro che omogeneo, poco ortodosso, con alti rischi di fregature e di bassa qualità. però mi sembra lapalissiano che se esistesse una possibilità concreta di avere per il kudo in italia una realtà paragonabile a quella del kyokushin, o della kick boxing, o del pugilato, sarebbe sicuramente molto meglio per tutti. ma non ha senso confrontare delle scelte mirate alla diffusione con l'etica di fererazioni presenti sul territorio da svariati decenni, e di discipline che ormai hanno anche qui una loro tradizione solida e dinamiche già collaudate e ben oliate. per il kudo questa sarà forse la realtà di domani. ma per arrivarci, qual è la cosa migliore da fare oggi? non dimentichiamoci ad esempio come è nata la kickboxing in italia, e che oggi sul territorio nazionale ci sono veramente dei centri d'eccellenza da far impallidire altre realtà sportive molto più stagionate. infine, secondo me un parallelismo interessante potrebbe essere quello con la 'neonata' realtà italiana del sandà, disciplina cui peraltro il kudo è ragionevolmente assimilabile per la caratteristica di combinare striking e lotta
A mio avviso l'unica modalità possibile per crescere prima di tutto in qualità,piuttosto che in quantità,sarebbe quella di restituire agli attuali resp.naz. la loro giusta collocazione tra le file degli allievi,magari visti comunque i 4 anni di pratica anche con un ottimo 1°kyu!!! E far venire dal Giappone un vero Sensei (3°-4°Dan),che possa prendere in mano le redini della tecnica e della didattica con la giusta esperienza e competenza!!!
Io credo che se si seguisse questa linea,in una città con un enorme bacino di utenza,posizionata al centro del Paese,come Roma,nel giro di una decina d'anni si assisterebbe ad una vera e propria esplosione della scuola!!!
OSU,Manlio :) :) :)

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Offline Andy

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #66 on: September 16, 2012, 23:54:53 pm »
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Cosa decisamente fattibilissima e di una semplicità disarmante, no?  XD

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Offline happosai lucifero

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #67 on: September 17, 2012, 00:00:32 am »
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A mio avviso l'unica modalità possibile per crescere prima di tutto in qualità,piuttosto che in quantità,sarebbe quella di restituire agli attuali resp.naz. la loro giusta collocazione tra le file degli allievi,magari visti comunque i 4 anni di pratica anche con un ottimo 1°kyu!!! E far venire dal Giappone un vero Sensei (3°-4°Dan),che possa prendere in mano le redini della tecnica e della didattica con la giusta esperienza e competenza!!!
Io credo che se si seguisse questa linea,in una città con un enorme bacino di utenza,posizionata al centro del Paese,come Roma,nel giro di una decina d'anni si assisterebbe ad una vera e propria esplosione della scuola!!!
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innanzitutto grazie mille per avermi risposto e per il modo in cui l'hai fatto

mi vengono in mente due considerazioni:

- per sostenere economicamente un sensei che dal giappone prenda baracche e burattini e si venga a trasferire qua per insegnare il kudo in una nazione in cui questo sport è quasi sconosciuto, non servono un po' di soldi? e per tirare su questi soldi, non serve già un bacino di utenza un minimo allargato rispetto a quello attuale?

- per alzare la qualità in uno sdc servono anche, forse soprattutto, larghe possibilità di confronto, e quindi tante persone con cui confrontarsi e un circuito sportivo ricco di eventi.. in pratica si parla già di un momento successivo. il livello medio si alza quando una eccellenza apre una sua scuola valida, e statisticamente la probabilità di trovare un atleta eccellente è maggiore con numeri di praticanti più elevati
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Offline n.loy nonno bassotto

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #68 on: September 17, 2012, 00:06:56 am »
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io vorrei porre - vi prego, senza alcun intento polemico - una domanda a chi non apprezza le iniziative di cui si parla in questo thread: se voi voleste diffondere il kudo in italia, da dove iniziereste? cosa fareste? e come? perché sicuramente le scelte di cui stiamo discutendo non sono esenti da pecche: ci si muove su un terreno tutt'altro che omogeneo, poco ortodosso, con alti rischi di fregature e di bassa qualità. però mi sembra lapalissiano che se esistesse una possibilità concreta di avere per il kudo in italia una realtà paragonabile a quella del kyokushin, o della kick boxing, o del pugilato, sarebbe sicuramente molto meglio per tutti. ma non ha senso confrontare delle scelte mirate alla diffusione con l'etica di fererazioni presenti sul territorio da svariati decenni, e di discipline che ormai hanno anche qui una loro tradizione solida e dinamiche già collaudate e ben oliate. per il kudo questa sarà forse la realtà di domani. ma per arrivarci, qual è la cosa migliore da fare oggi? non dimentichiamoci ad esempio come è nata la kickboxing in italia, e che oggi sul territorio nazionale ci sono veramente dei centri d'eccellenza da far impallidire altre realtà sportive molto più stagionate. infine, secondo me un parallelismo interessante potrebbe essere quello con la 'neonata' realtà italiana del sandà, disciplina cui peraltro il kudo è ragionevolmente assimilabile per la caratteristica di combinare striking e lotta
La realtà è che oggi in Italia il panorama marziale/sdc è affollatissimo, c'è un'abbondanza di offerta inimmaginabile rispetto anche solo a dieci anni fa, per cui pensare di fare grandi numeri con un prodotto semi nuovo come il kudo è impossibile. L'unica strada da percorrere, a mio parere, è quella della qualità! Aprire un Mc Dojo, perchè di questo si tratta con solo 8 (otto) ore di corso, potrebbe risultare controproducente. Metti il caso che uno di noi con precedenti esperienze in qualche sdc, incuriosito da questa disciplina vada a provare in un dojo simile, dove trova gente che non sa neanche dove ha i piedi, che opinione si formerebbe???
Presentare e "vendere" un prodotto nuovo oggigiorno è difficilissimo, se poi si parte anche con il piede sbagliato addio è finita, si rischia di non risollevarsi più. Per questo dico che, anche dal punto di vista metodologico, si stanno muovendo male.
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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #69 on: September 17, 2012, 00:09:45 am »
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Va bhe puoi pure fare nome e cognome del maestro che tanto ce l'abbiamo qua XD

Quindi andando al fatto concreto, siccome il precedente responsabile tecnico ha litigato con il fondatore e si è dimesso, il fondatore (che non è libero di fare quello che vuole a casa sua) per ripicca ha nominato due persone che non dovevano essere nominate. E da quel momento si lancia merda su qualsiasi iniziativa della federazione, così, tanto per passare qualche ora in allegria.

Il discorso mi pare logicissimo 


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Offline n.loy nonno bassotto

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #70 on: September 17, 2012, 00:13:16 am »
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Cosa decisamente fattibilissima e di una semplicità disarmante, no?  XD
La federazione internazionale che gode di buone capacità economiche, potrebbe dare una mano per esempio.
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Offline n.loy nonno bassotto

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #71 on: September 17, 2012, 00:20:58 am »
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Va bhe puoi pure fare nome e cognome del maestro che tanto ce l'abbiamo qua XD

Quindi andando al fatto concreto, siccome il precedente responsabile tecnico ha litigato con il fondatore e si è dimesso, il fondatore (che non è libero di fare quello che vuole a casa sua) per ripicca ha nominato due persone che non dovevano essere nominate. E da quel momento si lancia merda su qualsiasi iniziativa della federazione, così, tanto per passare qualche ora in allegria.

Il discorso mi pare logicissimo
Ah perbacco!! Ognuno a casa propria fa ciò che vuole, ci mancherebbe altro. D'altra parte anche attribuire prima qualifiche e gradi e poi attendere  che si sviluppino le necessarie competenze tecniche mi sembra encomiabile ed estremamente logico ;D ;D Chissà, se ne potrebbe trarre un idea di riforma del sistema di istruzione, prima ti do la laurea, oppure che ne so la patente di guida e poi attendo che dia gli esami o che impari a guidare. Fantastico!!!
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Offline happosai lucifero

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #72 on: September 17, 2012, 00:25:27 am »
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tu hai perfettamente ragione, ma è altrettanto vero che prima sono state messe in commercio le macchine, e solo dopo è stato introdotto l'obbligo di avere una patente di guida..
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Offline Aliena

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #73 on: September 17, 2012, 00:35:30 am »
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Imho, la via per poter diventare un Maestro come si deve è prendersi ed andare a studiare dai migliori.
Sottolineo il plurale.
Poi ci possono anche essere i corsi-ripasso rapidi che sfociano in una verifica e rilascio di un titolo da parte, si spera, di gente competente, ma per diventare Maestri il grosso del lavoro (e sacrificio) è ANDARE autonomamente ad imparare il più possibile da chi ne sa già (che non è uno solo al mondo, di solito) e che già fa molta attività.


Poi si fa fare tanta attività ai propri allievi per la prova del nove e non ci vorrà molto a capire chi è diventato un buon maestro che può divulgare l'arte.

 
« Last Edit: September 17, 2012, 00:38:23 am by Aliena »
High-functioning sociopath. With your number.


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Offline The Doctor Sherlockit

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Re:Kudo in un week-end!
« Reply #74 on: September 17, 2012, 00:52:44 am »
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Quindi tutta la questione non è neanche politica ma di politiche di diffusione.

Da una parte quella che vuole che si crei prima la base e che poi si punti alla qualità.

Dall'altra quella che vuole subito la qualità.

Happo ha già dimostrato che la linea di condotta più logica è la prima.

Per il resto il discorso dan ecc non lo prendo troppo in considerazione, è uno sport da combattimento alla fin fine, dan o non dan se uno vale è subito verificabile, e pure se non vale ma fa delle politiche di diffusione approvate dal grande capo il posto da responsabile se lo merita.