Trovo l'argomento interessantissimo anche se mi fa rimpiangere di non esser ancora riuscito ad accompagnare alcuni miei amici nelle loro regolari sessioni al poligono, per imparare e provare a sparare qualche colpo. :'(
In un secondo tempo, dopo aver preso una minima familiarità con le pistole (per aver qualche probabilità di comprensione in più rispetto ad ora), mi piacerebbe poi farmi un'idea abbastanza pratica delle basiche soluzioni più indicate al contesto, per l'equilibrio tra calibro e tipo di munizioni da usare, calibro e potere d'arresto, tipologie di meccaniche delle armi, come cercare di limitare il trauma ai timpani in caso di tiro in spazio ristretto come quello domestico e i possibili rimbalzi in relazione al tipo di munizioni utilizzate.
Comprendo poi che i filmati siano introduttivi all'argomento e indirizzati a esprimere soprattutto alcuni concetti iniziali, ma ho notato che nella rappresentazione degli scenari era mostrato sempre un singolo intruso, mentre che io sappia dalle mie parti nelle intrusioni domestiche, anche i semplici furti, gli intrusi sono nella maggior parte dei casi almeno tre.
Tralasciando la possibile detenzione di armi da fuoco e delle torce, per ignoranza mia, proprio per il fatto di ipotizzare io almeno tre intrusi non reputo ideale per il contesto l'impiego di coltelli per il poco potere d'arresto che in genere hanno.
Metto da parte per ora le plausibili ipotesi di non capire cosa sta succedendo (il passaggio da codice bianco alla eventuale necessità di attuazione immediata del codice inferno), di freeze e di rilascio involontario degli sfinteri, in senso metaforico ma non solo e blablabla.
Nell'ipotizzare di riuscire a superare brillantemente lo shock psicologico iniziale dell'avvenimento in corso vedo più di buon occhio rispetto al coltello, strumenti che garantiscano per caratteristiche un maggior potere d'arresto rispetto alle lame medie da coltelleria o da uso domestico quotidiano.
Spontaneamente mi vengono subito in mente il machete, strumenti da chopping più o meno analoghi (accette oppure, scusatemi per il piemontese locale “ramoz” o “puaren”, ossia attrezzi agricoli per la potatura o per le escursioni boschive simili a mannaie o roncole/falcetti delle dimensioni dei bowie più grandi), oppure attizzatoi da camino. I bastoni posso trovarli indicati ma non ho in mente quelli da passeggio o gli olisi in rattan, sono più favorevole come misure a quelle dei manganelli come anche per il machete, ho in mente dimensioni relativamente limitate.
Sarà che io vivo in una casa con disposizione dei locali abbastanza standard/media ma lame o oggetti contundenti troppo lunghi rischierebbero di essere difficilmente impiegati o potenzialmente trovare troppi ostacoli nel loro utilizzo. Non essendo un collezionista e riuscendo a “gestire abbastanza bene” le mie paranoie marziali di fatto non ho neppure un arsenale vero e proprio in casa.
Guardandomi intorno in compenso vedo ovunque potenziali armi improprie e una marea di spigoli e superfici dure per attuare la primordiale tipologia di tecniche, estremamente villana e rozza, che denomino dell'”orango che apre i cocchi”.
La mia mente bacata, irrimediabilmente contagiata da alcuni concetti della pratica in palestra, ha poi partorito alcune idee sull'uso dei suppellettili domestici o sul “come potenzialmente neutralizzare un cristiano usando le normalissime cornici per quadri o poster dell'Ikea od oggetti analoghi”.