Qualche anno fa, più o meno intorno al 2000, c'era stato un furto in cui avevano addormentato sia i coniugi derubati sia i cani (dei quali si diceva fossero davvero ben addestrati alla guardia e alla difesa).
Secondo la vox populi, c'era una probabile e possibile “talpa” ad aver aiutato i ladri ed elargito il sonnifero (non so come e perchè ma dubito della bomboletta dell'immaginario collettivo) a tutti gli occupanti della casa.
Si ipotizzava pure che i furfanti fossero anche abbastanza professionali o che avessero agito su commissione perchè il bottino sarebbe stato di diverse decine di milioni di lire, compresi oggetti di valore la cui ricettazione non sarebbe stata per nulla semplice a persone inesperte. Avevano eluso facilmente pure buoni sistemi di sicurezza “incrociati” ed è l'unico caso di cui ho sentito nella mia zona di un furto del genere con l'uso di sonniferi (da quanto ho capito negli altri furti a scapito di famiglie facoltose, seppur con lauti bottini, le modalità sono state diverse e quasi mai gli abitanti erano in casa durante il “lavoro”).
So di almeno due casi nelle aree dove ho abitato in cui l'invasione domestica pare non fosse volta al furto ma a colpire i proprietari. Uno a 300 mt da dove abitavo era finito su tutti i giornali e telegiornalli nazionali perchè conclusosi con un omicidio e nell'altro caso invece non è trapelato nulla sulle cronache. In entrambi i casi però si potevano ipotizzare motivazioni particolari e anomale per frequentazioni, lavoro e caratteristiche delle vittime rispetto alla persona/famiglia media.
Tornando ai furti, non ho statistiche su cui basarmi ma esprimo solo pensieri che mi sono elaborato da solo.
In condominio, nella mia zona, è un po' più frequente che i ladri entrino durante il giorno, orari diciamo lavorativi e centrali delle mezze giornate, relativamente poco viavai nelle aree comuni della proprietà, ma nei quali si può passare più inosservati, sia all'ingresso e nel passaggio nelle aree condivise, sia durante il “lavoro”.
Il vicino può magari pure sentire qualche rumore ma pensa che stai mettendo un quadro alla parete, cambiando un elettrodomestico o cose del genere e per di più camuffato dai rumori stradali.
Le case isolate, in campagna o quasi, sono uno dei bersagli quasi ottimali sia per le perlustrazioni preventive (il tipo che si è perso in macchina, il turista o l'ospite di un residente che stranamente non conosci e fa una passeggiata in campagna) che per il “lavoro” vero e proprio.
Le case indipendenti in mezzo alle altre sono invece una via di mezzo, il contesto è un po' più articolato e rivestono un ruolo più determinante aspetti che non ho menzionato in precedenza sulle conformazioni del quartiere e dell'agglomerato circostante di abitazioni.
La scorsa primavera per esempio nottetempo hanno “lavorato” nel mio isolato, hanno girato 4 su 6 delle case indipendenti vicino a me, mi pare che ne abbiano saltate 3 (2 più la mia).
Negli ultimi 30 anni non era mai successo un episodio del genere così vicino a casa mia. Mi è stato detto che erano “lavoratori” alle prime armi.
Ovviamente ho poi cercato di analizzare nel mio piccolo la situazione e perchè non è stata scelta anche la mia di casa. In effetti ho trovato delle possibili motivazioni, indipendentemente dal fatto che quella notte avevamo gironzolato, insonni per casa e ignari di quanto stava succedendo intorno, in momenti diversi sia mio padre sia io (in piena notte per combinazione mi ero alzato a svaligiare il mio frigo e accendendo la tv).
Negli anni sono convenuto che la talpa o comunque il perlustratore ci sia praticamente sempre.
Ricordo la scena di un romanzo in cui dopo un briefing di corpi speciali su un'operazione da pianificare, gli operatori sono preoccupati sul fatto che abbiano troppe poche informazioni sull'ambiente in cui andranno a intervenire.
Capisco che sia solo un romanzo ma se hanno timori e preoccupazioni gente esperta e con attributi già fortemente concimati dall'esperienza, non riesco a immaginare ladruncoli che non ne abbiano e che non cerchino informazioni prima di “lavorare” in un futuro ambiente ignoto.