Il più grosso timore che avevo (problema già menzionato nel corso) era quello che i ragazzi, abituati al lavoro "tradizionale" non fossero ben disposti al cambiamento.
Ma invece:
A) sembrano invece tutti soddisfatti e nessuno si sta lamentando.
B) alla fine del riscaldamento (specifico e calibrato cum granum salis) sono zuppi di sudore e ansimanti (gli faccio un po' schiattare con certi giochetti...) ma dopo qualche minuto di recupero sono pronti e carichissimi per fare tecnica.
C) Gli istruttori mi riferiscono che rispetto all'anno scorso, nell'arco della singola lezione vedono una curva di aprendimento molto più alta, sono tutti più carichi, reattivi, recepiscono meglio e più in fretta.
D) nei giorni di riposo, rispetto al solito indolenzimento con annessa voglia di morire, si sentono "insolitamente" bene, energici.
L'unico problema è che per diversi (neofiti e non) ci sono delle difficoltà anche su esercizi generali come le andature. Ovviamente prima di passare a un lavoro più specifico e mirato sulla qualità dovremo passare una bella fase di adattamento (sto facendo un passaggio graduale dal vecchio al nuovo).
Chiaramente essendo MMA, si dovrà successivamente andare a riprendere anche un discorso più quantitativo ma più in avanti e soprattutto nella giusta misura.
Come tecnica ieri con il gruppo " abbiamo studiato una difesa da jab, entrata, single leg, atterraggio in mezza, [da qui in avanti gragnuola di mazzate come contorno], passaggio in kesa gatame e poi in una cosa che è kesa gatame ma con le gambe switchate per completare il lavoro di G'n'P.
Tutto il tempo (a me piace soffermarmi su una singola tecnica).
Verso la fine dell'ora ho iniziato a far uscire qualcosa e a inibire i difetti nel takedown. Sul G'n'P mi trovo sempre a mio agio.