ah, dimenticavo...
C'è un'altra questione che secondo me condiziona questi discorsi, ed è la metodologia di approccio. Se voglio fare atletica leggera, entro in un campo di atletica e la probabilità che io ci trovi un cialtrone ad insegnare, da mia personale esperienza, è più bassa che non se decidessi di dedicarmi a una disciplina marziale ed entrassi in una palestra.
INoltre c'è un altro punto comune a molti sport, meno comunq nelle am: io sono bravo 50 nell'insegnare la pallavolo, arriva da me un ragazzo che ne sa 0. Se va bene lo porto fino a 50, se sono molto bravo anche di più, poi però se vedo che non lo faccio più crescere ma lui ha potenzialità superiori, senza alcun problema lo mando da uno più in gamba di me. Questo è uno dei percorsi tipici che fa chi poi può arrivare a diventare un campione. Nelle am vi risulta così usuale che accada ciò? Oh, per carità, sono contento se mi smentite eh.
Il fatto che certe discipline abbiano continuamente subìto una selezione di efficacia e risultati su una base scientifica, ha tracciato una stradaabbastanza precisa.
La stessa cosa più o meno vale se entro in una piscina o in un palazzetto per fare basket.
Vero è che non per tutte le discipline sportive le cose stanno nello stesso modo.