Semplicemente uno stile si evolve per rispondere ad uno scopo.
Scopi simili determinano l'evoluzine verso stili simili.
La difficoltà spesso però per alcuni stili è appunto determinarne lo scopo perchè a volte semplicemente non c'è.
Uno sport ha uno scopo semplice e lo stile si modifica a seconda dei risultati che si ottengono.
Chiaramente regolamenti molto diversi come ad esempio judo muay thai e tkd generano stili molto diversi.
Fino a qui credo che nessuno abbia nulla da eccepire.
La cosa difficile è quando lo scopo dello stile non ha campo di applicazione o se lo ha è molto diverso da quello che si prefigge lo stile stesso.
Mi spiego meglio.
Se l'obbiettivo del mio stile è combattere contro uomini a 4 braccia non saprò mai se è davvero efficace e 100 maestri possono inventarsi 100 stili improvvisando degli approcci.
Oppure uno stile in cui l'obbiettivo è uccidere a mani nude l'avversario poi all'atto pratico le uniche applicazioni che hanno sono tornei di punto stop....tenderà a ottimizzarsi per il punto stop...
Parole sante. Nel passato non globalizzato tanti ambienti, tante abitudini e pochi scambi hanno portato ad una miriade di stili. Oggi che gli scopi sono essenzialmente la DP e lo sport, e che ci si confronta molto di più a livello globale, tutti tendono ad uniformarsi su un modo di combattere abbastanza uniforme. Le maggiori differenze infatti compaiono la dove ci sono regolamenti molto specifici e diversi fra loro.
Per le AMT il difficile è capire lo scopo per cui vengono portate avanti.