Sulle posizioni

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Offline Marco C.

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Re:Sulle posizioni
« Reply #30 on: September 26, 2012, 10:46:15 am »
0
No: la spiegazione che mi fu data è che "stimola il meridiano dei reni".

 :nono:

Non ho fatto errori di ortografia mica? :gh:

No, ma sentire parlare di meridiani mi fa venire l'orticaria! ;)

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Sulle posizioni
« Reply #31 on: September 26, 2012, 10:46:57 am »
0
Ok che te la faccia venire ma non qui please   ;)
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Marco C.

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Re:Sulle posizioni
« Reply #32 on: September 26, 2012, 10:50:21 am »
+2
Ok che te la faccia venire ma non qui please   ;)

No, cerco di trattenermi! ;)

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Offline DJ scanner

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Re:Sulle posizioni
« Reply #33 on: September 26, 2012, 12:05:55 pm »
0
credo che nella lotta le posizioni siano importanti (se uno ti spinge, ti afferra la testa in una morsa ecc. delle posizioni le prendi), mentre nello striking no.
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Offline Darth Dorgius

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Re:Sulle posizioni
« Reply #34 on: September 26, 2012, 12:17:49 pm »
+1
credo che nella lotta le posizioni siano importanti (se uno ti spinge, ti afferra la testa in una morsa ecc. delle posizioni le prendi), mentre nello striking no.

Pensa solo all'importanza data dalla posizione del pugilato: serve sia per trasmettere più energia ai colpi, che per evitarli favorendo gli spostamenti. :)
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.


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Offline Clode

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Re:Sulle posizioni
« Reply #35 on: September 26, 2012, 12:21:37 pm »
+1
credo che nella lotta le posizioni siano importanti (se uno ti spinge, ti afferra la testa in una morsa ecc. delle posizioni le prendi), mentre nello striking no.
assolutamente no avere una buona posizione di guardia è fondamentale perchè favorisce un corretto equilibrio e quindi aumneta la reattivitàe la potenza dei colpi.

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Offline DJ scanner

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Re:Sulle posizioni
« Reply #36 on: September 26, 2012, 12:56:22 pm »
0
credo che nella lotta le posizioni siano importanti (se uno ti spinge, ti afferra la testa in una morsa ecc. delle posizioni le prendi), mentre nello striking no.
assolutamente no avere una buona posizione di guardia è fondamentale perchè favorisce un corretto equilibrio e quindi aumneta la reattivitàe la potenza dei colpi.
scusate, sono stato generico, è ovvio che nello striking è fondamentale avere una buona posizione, io nel post precedente mi riferivo a tutte le posture diciamo "esotiche".

in questo video sia l'aggredito che l'aggressore prendono delle precise posture

Simple Krav Maga: Side Head Lock Defense

presa al collo
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Offline Takuanzen

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Re:Sulle posizioni
« Reply #37 on: September 26, 2012, 13:16:52 pm »
0
Per quel che riguarda il passaggio, assai problematico e su cui ho i miei dubbi, dall'allenamento posturale alla sua applicazione, ci stiamo tentando di ragionare qui:

https://www.artistimarziali.org/forum/index.php?topic=13428.0

Per quella che è stata la mia esperienza, l'allenamento del ZZ mi ha dato molto ed è stato in certi periodi una parte fondamentale del mio allenamento. Adesso continuo ad allenarle e non le ho mai abbandonate, anche se in maniera più blanda e per meno tempo, visto che sto provando anche altre cose. Le ritengo utili per la priopercezione, l'integrazione delle catene cinetiche nel movimento e lo sviluppo della sensazione di una struttura corporea globale e unitaria, il rilassamento psico-fisico (e qui entra in gioco il rapporto con la meditazione: in giapponese sono infatti chiamate "Ritsu Zen", zen in piedi) e allenamento dell'intenzione, con connessa attivazione neuromuscolare. Non le ritengo direttamente applicabili in combattimento, ma un utile complemento per una visione più ampia della propria pratica e un miglioramento della qualità del nostro "fare marziale". ;)
 

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Offline Takuanzen

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Re:Sulle posizioni
« Reply #38 on: September 26, 2012, 13:33:11 pm »
+2
Ci sono poi posizioni simmetriche e posizioni asimmetriche. Le prime sono considerate di tipo terapeutico, le seconde invece sono indicate per chi è interessato al combattimento, all'aspetto marziale. L'idea alla base è sempre quella di imparare a trovarsi "comodi" e rilassati anche in posizioni difficili.Mi sono state spiegate così e il mio modo di spiegazione sarebbe simile:

http://www.movimentopercezione.org/extra/posture-zhan-zhuang/

Non farei allenare molte posture (in molti stili di kung fu sono davvero troppe!!), ma partirei dalle posizioni simmetriche:

Chen bao zhuan:

o Ti bao Zhuan:

Non farei stare delle ore in ZZ le persone, come fanno molti maestri cinesi e anche il mio maestro ogni tanto. Sono critico verso questo tipo di approccio per i principianti, che fa disamorare subito le persone e non fa apprezzare questo lavoro. Organizzerei l'allenamento per delle brevi sedute, iniziando anche con lo stare pochi minuti (persino uno) e alternando questo tipo di esercizi ad altri più dinamici. Assolutamente non prioritari all'inizio e nemmeno in palestra. Utilissimi come defaticamento o attivazione neuromuscolare, è una pratica di coltivazione che va allenata a casa, da soli, quotidianamente, in un percorso di conoscenza di se stessi, che è squisitamente personale. Non ha senso stare ore in palestra quando ci sono gli altri, con cui invece ci si potrebbe allenare, imparando in maniera relazionale e comunicativa.

Chi inizia non deve pensare al lavoro sulle sei direzioni di forza e il passaggio contrazione/rilassamento, ma deve solo mantenere la postura e rilassarsi. Un'immagine molto utile che mi diede il mio maestro quando iniziai ad allenarmi con lui (provenivo dal Karate Shotokan e lo continuavo a praticare in quel periodo) e che voglio condividere con voi è quella di immaginare di stare sotto una doccia calda, con l'acqua che scorre sul corpo partendo dalla testa e scendendo giù per ogni parte, portando via le tensioni. :thsit:

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Sulle posizioni
« Reply #39 on: September 26, 2012, 21:32:09 pm »
0
Riflessione generale, mi sembra che l'iter più o meno condiviso per insegnare le posizioni possa essere:

- le faccio vedere  (magari dando indicazioni su come disporre i vari pezzi)
- l'allievo per imitazione cerca di replicarla
- correzione degli errori maggiori

Nella mia testa di allieva l'ideale sarebbe vedere delle applicazioni delle suddette entro poco tempo e magari capire il senso di ognuna di essa.

Voi che ne pensate? Vi ritrovate nelle mie stesse aspettative?
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Offline Tenchu

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Re:Sulle posizioni
« Reply #40 on: September 26, 2012, 22:14:46 pm »
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Così dovrebbe essere infatti, non si era capito dai miei precedenti messaggi? :-X

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Sulle posizioni
« Reply #41 on: September 26, 2012, 22:28:34 pm »
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Non so, tipo quelli di dorje direi di no... diciamo che sulle AM "interne" mi sembra ci sia un "percorso" diverso
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Offline Tenchu

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Re:Sulle posizioni
« Reply #42 on: September 26, 2012, 22:48:12 pm »
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Io di stili interni so qualcosa per sentito dire e ho pochissime ore di pratica con un insegnante che teneva molto alle applicazioni essendo anche istruttore di Sanda e adorando il confronto, ma negli stili esterni cinesi, tranne in un caso, mi sono sempre state spiegate e fatte applicare le posizioni, per questo dicevo che se vengono fatte posizioni su posizioni fino allo sfinimento e poi non viene insegnato a cosa servono, meglio farsi delle domande e cambiare strada a meno che ovviamente non si pratichi per il solo piacere e senza pretese :)

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Offline triku

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Re:Sulle posizioni
« Reply #43 on: September 26, 2012, 22:58:47 pm »
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Non so, tipo quelli di dorje direi di no... diciamo che sulle AM "interne" mi sembra ci sia un "percorso" diverso

Per la mia esperienza in quelle interne il metodo è al contrario eseguire lentamente ma senza mai fermarsi in una posizione statica. Generalmente il movimento e più complesso quindi è necessario studiarlo fin da subito nei dettagli e nella sua evoluzione, senza schematizzare troppo.

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Offline Tenchu

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Re:Sulle posizioni
« Reply #44 on: September 27, 2012, 20:03:28 pm »
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Vorrei portare una mia piccolissima esperienza in questa discussione che riguarda un parallelo tra lo stile giapponese che ho ripreso a praticare dopo anni e gli stili cinesi esterni che ho praticato:

- stili cinesi esterni: dalla prima lezione sempre importanza data allo stare in posizione, a mantenerla il più a lungo possibile, anche con oggetti appoggiati sulle gambe per non alzarsi troppo, importanza del radicamento, alcuni insegnanti amano farsi spingere per dimostrare tale capacità, il problema è che magari si "perde tempo" a fare questo anziché altro e purtroppo non tutti poi spiegano e fanno allenare il perché delle posizioni;

- stile giapponese attualmente praticato: le posizioni si fanno lo stesso ma senza farci caso perché sono già comprese nelle tecniche sia a solo che a coppia, per questo motivo ci si ritrova fin da subito ad applicarle e forse a farsele venire più istintive, perché hai davanti un compagno di allenamento che ti abitua ad usarle in situazioni di attacco e difesa, il tempo che si risparmia nel non farle si può dedicare quindi ad altro ed è quindi praticamente impossibile trovare qualcuno che non sappia dare un perché, ad esempio, ad una Kibadachi