Considerazione più che altro di tipo culturale:
1) Lo colpisco con un pugno in faccia bello forte-------------------e se non lo butti giù?
2) Afferro la mano armata con due mani----------------------------ok bene così
Interessante il fatto che l'eventualità di fallire con il pugno viene CORRETTISSIMAMENTE presa in esame, quella di fallire la presa invece no. Nessuno ne parla mai.
Perchè? E' quello che non so. Aggiungo alcune considerazioni random:
1) Quanta gente ci sarà stata, tra quelli che insegnano disarmi, ad averne fatto uno per davvero? Dico sul serio eh? Mica un coltello in mano a un ubriaco che non sta nemmeno in piedi. Diciamo una situazione vera del genere di quelle dei video, con un avversario serio. Secondo me un numero prossimo allo zero.
2) E coi pugni? Indovinate un po? Lo stesso numero di cui sopra.
Insomma secondo me si va su un terreno dove c'è un sacco di opinioni ma (per fortuna) pochissimissima esperienza. Meriterebbe davvero, al prox gathering, fare davvero un pò di prove libere. Sarebbe estremamente istruttivo fare degli allenamenti liberi diciamo così interstile.
Perplessità più che lecite
però prova a osservare le cose secondo una logica di praticità e tenendo conto anche di quelle che sono certe azioni istintive dell'essere umano
tutto può funzionare ma, per logica, NON puoi giocartela a morsi con un serpente a sonagli, perché lui ha il veleno e tu no
così come NON puoi fare a cazzotti con uno che ha il coltello proprio perché lui ha un coltello e tu no, e quindi a ogni colpo che tira lui può contare sul maggior allungo fornito dalla lama e sul fatto che ti spilla via sangue in continuazione
sul ring ne hai visti molti fermati con il primo paio di pugni? penso di no, e quindi ne deriva che coi soli pugni non avrai mai la certezza di fermare uno in tempo utile, vale a dire prima che ti abbia ammazzato
e invece quanti pugili in difficoltà hai visto chiudere la distanza e legare le braccia dell'avversario, e questo senza che l'avversario riuscisse nel frattempo ancora a colpirli? parecchi, direi
anzi, la si potrebbe definire una vera e propria regola strategica
ecco, il discorso di andare a cercare la presa è proprio questo: l'istinto di andare a bloccare ciò che ti sta causando danni
e penso sia giusto che ogni riflessione sulla difesa da coltello parta da questo.
ah, dimenticavo...
giusto ieri sera guardavo in tv la cronaca di una serata di SDC e i cronisti hanno riferito la notizia che Dimitri Monini, noto atleta e allenatore di K1 e thai, di recente ha disarmato un uomo armato di coltello.
su Internet non sono riuscito a trovare nessuna descrizione dettagliata del fatto, ma se qualcuno del forum ne sa qualcosa magari potrebbe illuminarci un po'
almeno si potrebbe sapere che genere di approccio al problema abbia avuto un puro striker,
anche soltanto in questa singola occasione