Ho visto fare il bozzolo di seta in molti modi diversi, ma tutti corretti.
La mobilità delle anche permette di creare praticamente qualunque traiettoria delle braccia.
L'importante è che vengano rispettati i principi dinamici del tao riguardo distribuzione del peso, trasformazione dello yin-yang, ecc...
Dietro questo esercizio si può costruire un mondo non solo tecnico, ma filosofico.
Personalmente, fermo restando il rispetto dei principi, la mia esecuzione è orientata verso un aspetto più marziale dove la rotondità del movimento diminuisce al crescere della "marzialità".
C'è un concetto, secondo me fuorviante, legato alla pratica del taiji che è praticare con in testa l'idea "piano-veloce".
Non che non sia vero, ma l'atteggiamento corretto nell'esecuzione, secondo me, deve essere il "leggero come una foglia, pesante come una montagna".
Non è una differenza da poco perché spesso con l'atteggiamento "piano-veloce" si finisce per roteare si le mani velocemente, ma senza controllo e per inerzia con il risultato di eseguire tecniche prive di sostanza cioè di potenza che significa fare un esercizio ginnico e non un esercizio tecnico per combattere.
Il motivo della pratica del ZZ è fondamentale perché il "leggero-pesante" si applica solo con il controllo del movimento che a sua volta si ottiene solo con l'unicità posturale.
Per esempio nel bozzolo la mano non scende per la forza di gravità, ma perché le coste si chiudono guidandone il movimento. Senza il supporto del tronco, cioè se il tronco rimane dritto, la discesa sarà senza potenza e la risalita della mano sarà supportata solo dal deltoide. Invece la risalita, che è la parte più difficile del bozzolo, deve essere guidata dai muscoli dallo spostamento delle anche che andranno a riportare il tronco in posizione eretta dando potenza alla risalita della mano. Una buon allenamento a questo movimento potrebbe essere lo swing con il KB a una mano. Per capire come le anche danno potenza alla risalita del braccio.
C'è comunque un aspetto filosofico, indipendente da quello marziale, legato a questo esercizio tale per cui un taoista che pratica il taiji non si chiede solo cosa il taiji possa fare per lui, ma cosa può fare lui per il taiji.
Perché la pratica di questo esercizio nel contribuire all'equilibrio personale contribuisce a quello universale cioè a quel dinamismo di yin-yang in cui i taoisti credono.
Per quanto riguarda l'uso dei bastoni, secondo me, l'arma che più si adatta alla pratica del bozzolo di seta è la spada.
Naturalmente si possono usare anche i bastoni. Il bozzolo rimane comunque un esercizio utile ad allenare un principio che è strettamente legato al tao.
Partendo da questo presupposto, anche se per il systema dovresti chiedere a wolvie, ritengo che ci siano esercizi di systema col bastone più indicati a esercitare i principi del systema.
Per esempio uno degli esercizi base prevede la rotazione contemporanea di un bastone davanti al tronco e uno dietro la schiena. Ritmicamente il dorsale e il trapezio si contraggono prima da un lato e poi dall'altro.
Creando un movimento ad onda della catena muscolare che poi si vede anche nei push up, ecc...
Sicuramente il movimento elicoidale delle anche allanato nel bozzolo può tornare utile anche per il systema, ma in generale per tutte le pratiche marziali.
Poi però per familiazzare con i principi specifici praticherei sopratutto gli esercizi nati per il systema.
Per altro l'esercizio di cui sopra è, per me, uno dei migliori esercizi in assoluto per sciogliere le articolazioni prima di iniziare la pratica.
Io lo faccio anche prima di un lavoro coi carichi.