Io ancora devo arrivare a certe risposte... Diciamo che non é che necessariamente tuuuuutto deve avere coerenza con tutto.
Il combattimento, in un arte marziale, per come la vedo io, dovrebbe essere "semplicemente" uno strumento per migliorarti come combattente. Ma non é l'unico strumento.
Se nella vita possiamo essere esposti a differenti situazioni, nel dojo o in palestra ugualmente dovremmo praticare diversi tipi di combattimenti.
Il combattimento libero, dove entrambi siamo in guardia, entrambi sappiamo che uno dei due attaccherá, dove si fanno finte etc, (che potrebbe corrispondere allle dinamiche di una "rissa" da strada) va bene... peró ci sono anche altre situazioni e dunque altri strumenti per studiare il combattimento.
Il combattimento prestabilito ad esempio per me é uno strumento molto interessante.
Un combattimento prestabilito dove tu sei in posizione eratta, neutrale, con braccia stese lungo il corpo e devi "risolvere" l'attacco di un aggressore, (ippon kihon kumite?) é un esercizio valido secondo me. In quel contesto puoi provare "roba" diversa,che difficilmente potresti provare in un combattimento libero.
Se non funziona in combattimento libero non é che necessariamente non funziona... Non tutti ti attaccano con la scherma di un pugile per fortuna, facendo finte di corpo, con combo di diretto, cross, gancio etc... Un aggressore ti si puó tirare addosso "senza se e senza ma" con un gran cazzotto (o una gran coltellata) senza finte, senza stile, peró prendentoti alla sprovvista.
In quel contesto si possono provare le tecniche che si studiano nel kihon e ci butterei dentro anche i kata.
Il problema é che nella parte dei dojo, includendo il mio, queste cose si studiano ad un livello "base"
Chi ti attacca lo fa da una posizione di kihon, magari zenkutsu dachi "formale", e con un attacco che vedi solo nel dojo, tipo "oi tsuki".
Se tu quell'esercizio lo fai a diversi livelli di complessitá, con uno che ti attacca in modo informale, rispondendo in modo informale, usando protezioni e cattiveria ... Puoi provare tecniche presenti nei kihon e pure nei kata... arrivando ad una situazione di combattimento quasi libero o libero..
Peró fare le cose in questo modo é piú difficile che studiare il kihon a vasche, il kata che nessuno ti spiega (perché quasi nessuno sa perché é stato fatto), il bunkai improbabile, il combattimento a uno, due o tre passi cristallizzato e statico, il combattimento abbozzato e super light contact etc.