Che cosa vi "verrebbe" d'istinto?
Ti rispondo con le prime parole che ho imparato in inglese per il contesto marziale “Headbutts, elbows, knees”.
A parte la battuta con un fondo di verità un mix di pugni a martello, ganci da strada o manate (non nel senso un po' stereotipato di caricati eccessivamente e molto ampi ma per le linee d'offesa tipo zampata), gomitate e testate.
Pugni a martello e gomitate miscelati tra loro mi vengono abbastanza da soli perchè sono meccaniche/coordinazioni dei movimenti del kali sia per l'impostazione armata che quella disarmata. A vuoto o coi colpitori le sequenze che faccio anche in palestra sono libere e improvvisazioni mie, non seguono un ordine preordinato, in sparring con i guantoni sono un po' più frenato a questo tipo di azione per l'impostazione diversa data dalla protezione, il loro ingombro, e comunque per la necessità di controllarsi un minimo coi gomiti, cosa quest'ultima che vale pure nello sparring con i guantini dove i pugni a martello (a mio parere apripista ideale per le gomitate) riescono invece a imperare.
Poi vabbeh i vari pugni a martello secondo me aiutano e sono alla base per la gestione della maggior parte degli oggetti contundenti da usare in maniera offensiva, riuscendo a fare usare moltissime linee d'offesa, a partire dai sassi per i nostri antenati di più di 10.000 anni fa fino al calcio dell'ultimo modello di pistola semiautomatica.
A differenza di chi sostiene la naturalezza della lotta, personalmente non ho mai cercato la lotta neppure nelle scazzottate da bambino con l'intenzione di “far male” a qualcuno. Al massimo ho in mente l'afferrare (trachea, orecchie, genitali, capelli, pelle) per colpire con altra appendice.
In effetti è una vita anche per me (da quand'ero ragazzino) che non passo ai fatti nella modalità “divertiamoci a vedere chi picchia/offende fisicamente per ultimo e riesce a fare più male al prossimo ”.
La mia risposta come ovvio presuppone una reazione offensiva, che nel caso di essere davvero shockati, traumatizzati non è neppure scontato che esca fuori. Il rovescio della medaglia è probabilmente da mettere in conto comunque.