Al tempo nessuno, ma proprio nessuno, era in grado solo di comprendere cosa stesse facendo Bruce Lee.
Solitamente, come sa chi mi conosce da tempo, mi faccio prendere dall'entusiasmo nel parlare di pugilato mentre rimango sempre molto abbottonato e restio a parlare di jkd.
Visto però come si sta sviluppando il 3D dico due o tre cosette in più, magari di spunto ulteriore di riflessione.
Nei parecchi anni passati seguendo Ted Wong, e avendo avuto tempo e fortuna di potergli parlare direttamente, sono riuscito anche a comprendere un po' più nel profondo sia la genesi di certe meccaniche, che soprattutto che razza di processo avesse compiuto ted per poter giungere a quello che è stato come divulgatore del jkd.
Tralasciando il fatto che lui fu l'unico, dal '67 al '73, assiduo sia nella scuola di los angeles (che comunque fu chiusa ben presto) che soprattutto nelle lezioni private e nelle sessioni di sparring con Bruce e i suoi altri allievi privati, contrariamente ad altri, dopo la morte di Lee si chiuse nel silenzio per una quindicina di anni.
Ci ha raccontato cos'ha fatto, dopo lo sgomento per la perdita di uno dei suoi più cari amici, nei confronti dell'arte del jkd.
Siccome bruce, specie nell'ultimo periodo a lezione faceva fare tanto lavoro ma dando ben poche spiegazioni, ted cercò di ricostruire il perché di certe meccaniche e certi concetti.
10 anni solo per mettere insieme gli appunti e le note a margine dei libri, compreso leggere i libri stessi.
Così piano piano è riuscito a comprendere da dove venivano certi concetti, certe idee, come mai avevano preso una certa forma piuttosto di un'altra, perché certe cose pur avendole studiate poi le ha abbandonate.
Il tutto ovviamente riferito comunque a tutta la mole di pratica che aveva fatto, e aveva visto insegnare a gente tipo Loe Lewis, Mike Stone, etc.
Ted lo ha detto anche nella sua intervista in appendice al libro "the straight lead", soltanto una volta compiuto questo percorso è riuscito a risalire per esempio alle radici schermistiche dell'arte, o dove aveva preso certi disegni (che bruce perlopiù copiava) di posizioni, attacchi e difese. Prima di ciò lui stesso, che aveva praticato con bruce più ore di tutti, non era in grado di dare una genesi a certe cose.
Tutto questo per dire che è vero quel che dice Cooks, nessuno al tempo di bruce era stato in grado di comprendere il suo lavoro. Che, come diceva bruce stesso però, non era nulla di nuovo o rivoluzionario (nel senso che non aveva inventato il calcio rotante invincibile o trovato il sistema di farsi crescere un altro braccio).